GAMeC CentroArteModerna di Pisa
Stefano Ballantini
Aantonio Barberi
Piero Bernardini
Ada Bertasi
Alberto Berti
Luciano Borin
Cinzia Capece
Mimmo Corrado
Paolo Dell'Aiuto
Marco Dolfi
Sergio Frascari
Selene Frosini
Renzo Galardini
Renato Guttuso
Carlo Lapucci
Italo Lotti
Alberto Martini
Uliano Martini
Renzo Mezzacapo
Guido Morelli
Paolo Fidanzi
Piergiorgio Pistelli
Ferruccio Pizzanelli
Aldo Righetti
Anna Maria Ruggi
Renato Santini
Alessandro Volpi
Massimiliano Sbrana
Ieri ed oggi. In esposizione opere dedicate al tema realizzate da Stefano Ballantini, Aantonio Barberi, Piero Bernardini, Ada Bertasi, Alberto Berti, Luciano Borin, Cinzia Capece...
a cura di Massimiliano Sbrana
Si inaugura Sabato 14 febbraio 2015 alle ore 17,30 presso il GAMeC CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo n.26) curata da Massimiliano Sbrana, la mostra "La Natura Morta : ieri ed oggi".
Il termine "natura morta" coniato nel tardo Rinascimento, è presente con traduzioni sostanzialmente affini nel significato in molte lingue europee, per gli inglesi si dice "still-life" (vita ferma) , in Germania "stil leben", in Spagna "naturaliza muerta", per gli antichi greci le nature morte si definivano "xenia", letteralmente "doni ospitali", dal vocabolo xenos, ospite.
Sul piano concettuale, rappresentare una natura morta ha un significato fortemente innovativo, vuol dire passare dal primitivo rapporto dell'uomo con le cose viste secondo la funzione che l'uomo stesso ha loro convenzionalmente attribuito, subordinandole a sé in quanto oggetti inanimati, ad una considerazione delle cose di per sé stesse portatrici di significati e di valori estetici autonomi ed in un certo senso poste sullo stesso piano della figura umana.
L’arrivo della modernità vede l’ascesa della natura morta dall’ultimo gradino della gerarchia accademica. Il genere, proprio per il fatto di mostrare oggetti inanimati, è poco considerato dalla critica ufficiale, mentre diventa una specie di bandiera per i realisti di fine Ottocento, convinti che sarebbe venuto il giorno in cui una carota avrebbe significato una rivoluzione.
Il Cubismo, influenzato da Cezanne, sceglie la rappresentazione degli oggetti come luogo ideale per le proprie sperimentazioni pittoriche. Il genere si presta infatti alle indagini su spazi e volumi perché, come sostiene Braque, la natura morta offre uno “spazio tattile”, una realtà che può essere manipolata.
Un altro tipo di scomposizione dell’immagine è quella praticata dal Futurismo, in cui la disgregazione della realtà è resa nella sua componente dinamica e non in quella statica tipica del cubismo. Completa il quadro complesso delle vicende artistiche del secondo dopoguerra la convivenza di correnti figurative e non figurative, le prime rappresentate, tra gli altri, da Giorgio Morandi, che sceglie di muoversi su un terreno al confine tra rappresentazione di oggetti reali e istanze simboliche.
A partire poi dagli anni ‘50 del Novecento nascono le contaminazioni, le integrazioni. Le iconografie, di solito separate, per esempio il nudo e la natura morta, si uniscono. Andy Warhol, negli anni del boom economico, prende ispirazione dallo sterminato inventario di immagini dei mass media, trasformando gli stilemi con cui l’artista si è sempre rivolto alla rappresentazione dell’oggetto.
Pop Art, Azionismo e Arte Povera ridefiniscono le possibilità della natura morta, filtrando i riferimenti al passato attraverso una sperimentazione tecnica spesso estrema e testimoniando inequivocabilmente che la natura morta, nell’arte moderna e contemporanea, pur avendo subito una metamorfosi, è tutt’altro che scomparsa.
Ecco gli artisti presenti a questa edizione:
Stefano Ballantini, Aantonio Barberi, Piero Bernardini, Ada Bertasi, Alberto Berti, Luciano Borin, Cinzia Capece, Mimmo Corrado, Paolo Dell'Aiuto, Marco Dolfi, Sergio Frascari, Selene Frosini, Renzo Galardini, Renato Guttuso, Carlo Lapucci, Italo Lotti, Alberto Martini, Uliano Martini, Renzo Mezzacapo, Guido Morelli, Paolo Fidanzi, Piergiorgio Pistelli, Ferruccio Pizzanelli, Aldo Righetti, Anna Maria Ruggi, Renato Santini, Alessandro Volpi
Ufficio stampa:
Massimiliano Sbrana
mobile +39 3393961536
e-mail mostre@centroartemoderna.com
Inagurazione Sabato 14 Febbraio 2015 ore 17,30
GAMeC CentroArteModerna
Lungarno Mediceo, 26 Pisa
Orari: 10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 15 Febbraio 2015 17,00-19,30 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì.
Ingresso libero