Intrecci Nodali. Eielson presenta 'Nodi', lavori influenzati dalla cultura sudamericana da cui l'artista proviene. Marrocco espone opere realizzate con materiali 'poveri'.
a cura di Angela Madesani
Il 24 febbraio 2015 alle 18,30 inaugura alla galleria Il Castello Modern and Contemporary Art in Via Brera 16 a Milano la mostra Intrecci nodali, a cura di Angela Madesani, che propone 15 opere sui toni del bianco di Jorge Eielson (1924-2006) e di Armando Marrocco (1939). Non si tratta di una collettiva o di una doppia personale, bensì di uno stimolante dialogo tra due importanti artisti che, pur non avendo mai collaborato, hanno parecchi punti di contatto.
La mostra, ideata da Adriano Conte e Marcello Conte, è inserita nei suggestivi spazi della galleria Il Castello Modern and Contemporary Art, cornice ideale di un percorso espositivo inedito in grado di valorizzare la proposta curatoriale della storica dell’arte Angela Madesani.
Il testo in catalogo pone in evidenza l’interessante legame che entrambi gli artisti hanno avuto con uno dei più significativi critici d’arte della seconda parte del XX secolo, il francese Pierre Restany. Per i due autori la sua figura, i suoi scritti, hanno costituito un imprescindibile punto di riferimento.
Del peruviano Eielson, che ha passato buona parte della sua vita nel nostro paese, sono in mostra i Nodi: un lavoro complesso e semplice al tempo stesso, vigoroso ed essenziale, in grado di sottolineare le due componenti culturali dell’artista, una occidentale e l’altra orientale. Eielson aveva infatti studiato approfonditamente il buddhismo Zen.
Di Armando Marrocco è in mostra un lavoro realizzato attraverso materiali poveri: gli Intrecci degli anni Sessanta, un lavoro particolarmente amato da Lucio Fontana, al quale l’artista deve il consiglio di trasferirsi dalla Puglia a Milano, trasferimento che avrebbe profondamente modificato le sue scelte e l’andamento della sua carriera. Un lavoro questo di Marrocco, che lo colloca, a pieno titolo, nell’atmosfera artistica e culturale della quale si è trovato a fare parte.
Il dialogo che viene, così, a crearsi tra i due artisti non mancherà di suscitare sorprese per aprire affascinanti orizzonti e nuove prospettive di lettura.
Il Maestro Armando Marrocco sarà presente all’inaugurazione
Il Castello Modern and Contemporary Art
Nasce nel 1964 a Milano e si occupa da subito dei più noti artisti italiani e internazionali del '900.
Dopo essersi trasferita nel 1968 nell'attuale sede storica di via Brera 16, la galleria promuove la sua attività concentrandosi maggiormente sui periodi storici di "Corrente" e delle Avanguardie degli anni '60, intessendo con gli artisti relazioni che vanno al di là degli interessi professionali, per trasformarsi spesso in rapporti di sincera amicizia con personaggi quali Brindisi, Crippa, Dova, Guttuso, Lazzaro, Migneco, Morlotti, Peverelli, Scanavino e molti altri protagonisti del panorama artistico italiano, abituali frequentatori del quartiere di Brera. Nel corso degli anni la galleria organizza mostre tra le quali si ricordano quelle dedicate a Ottone Rosai (1968 e 1973), Filippo De Pisis (1968), Felice Carena (1969), Felice Casorati (1970), Victor Vasarely (1973), Ardengo Soffici (1979), Mario Sironi (1980) e Walter Lazzaro (1991). In seguito a queste esposizioni, per la promozione degli artisti, vengono pubblicati dalla galleria numerosi cataloghi, tra cui spiccano la monografia di Ottone Rosai, uscita nel 1973, e il primo volume del catalogo generale delle opere di Giuseppe Migneco del 1975. Alla fine degli anni '80 Adriano e Marcello Conte, attuali titolari della galleria, iniziano a occuparsi dell'attività e nel 1993 costituiscono la società Il Castello Arte Moderna e Contemporanea.
Tenendo fede alle scelte e all'attività originari, la galleria ospita negli anni a seguire una serie di mostre monografiche di grande interesse dedicate a maestri quali Mark Kostabi (1995), Emilio Tadini (1996), Gianni Dova (1997), Giulio Turcato (1999), Roberto Crippa (2000), Ennio Morlotti (2002), Piero Dorazio (2003), Piero Gilardi (2004), Agostino Ferrari (2005), Joan Mirò (2006), Lucio Fontana (2007), Gianni Dova (2008), Giuseppe Capogrossi (2008), Victor Vasarely (2009), Walter Valentini (2010), Mario Schifano (2010), Andy Warhol (2011) e Keith Haring (2011) Piero Dorazio (2012), Damien Hirst (2013) Armando Marrocco (2014) e ampliando nel contempo l'interesse su alcuni artisti contemporanei del livello di Paolo De Cuarto, Alfonso Bonavita, Willy Verginer, Matteo Pugliese, Carla Bedini, Sergio Fermariello, Agostino Ferrari, Piero Gilardi e Francesco Vitali. La galleria ha un proprio archivio di opere degli artisti del '900 maggiormente trattati: in particolare, del maestro Gianni Dova esegue stime di collezioni private, acquista e vende opere anche per conto terzi.
Inaugurazione 24 febbraio alle 18.30
Galleria Il Castello
via Brera, 16 - Milano Lombardia Italia
Orario: mart-sab 11-13,30 e 15-19, lunedi 15-19
Ingresso libero