Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Castel San Pietro Terme (BO)
via Matteotti, 79
051 6954124

Il Silenzio sul Mare
dal 2/4/2004 al 2/5/2004
051 940320 FAX 051 940320

Segnalato da

Associazione culturale Pneuma




 
calendario eventi  :: 




2/4/2004

Il Silenzio sul Mare

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme (BO)

Critica in Opera 30; attitudini, a cura di Lorenzo Bruni. Una sequenza di tre mostre all'interno del progetto piu' che ventennale di 'Critica in Opera' ideato e seguito con grande passione e perseveranza da Mauro Manara, recentemente scomparso. 'attitudini' si basa su un ciclo di tre mostre curate dallo stesso critico che, prendendo in esame un aspetto dell'attualita', ne propone tre sfumature di risposte o manifestazione. La prima mostra prende in considerazione quella situazione non ben distinta tra il riso ed il pianto. Partecipano: Margherita Morgantin, Monika Stemmer, Italo Zuffi


comunicato stampa

Critica in Opera 30; attitudini, a cura di Lorenzo Bruni

Margherita Morgantin, Monika Stemmer, Italo Zuffi

– critica in opera – 30 . 31 . 32

attitudini è una sequenza di tre mostre all'interno del progetto più che ventennale di ''Critica in Opera'' ideato e seguito con grande passione e perseveranza da Mauro Manara, recentemente scomparso.

La modalità del progetto attitudini si basa su un ciclo di tre mostre curate dallo stesso critico (in questo caso Lorenzo Bruni) che prendendo in esame un aspetto dell'attualità ne propone tre sfumature di risposte o manifestazione. Ogni mostra collettiva che si svolgerà nella sede del centro d'arte di Castel S.Pietro Terme, costituita da 4/5 artisti a volta, non si baserà su un tema ma su una sensazione che scaturisce dal rapportarsi del singolo con il presente attuale. Sono così stati individuati tre approcci, o comunque attitudini che gli artisti prendono in considerazione con i loro processi artistici e che ripropongono in senso attivo con le loro opere. Queste attitudini, o lo stato d'animo di partenza, sono: quello dell'isteria, della tensione o comunque della reazione; quello della rilassatezza, del voler smussare gli angoli, del voler unire invece di dividere guidati da una dimensione romantica del rapporto tra io e paesaggio; e la dimensione del praticare e comprendere contemporaneamente due territori o stati d'animo antitetici come quello del sogno o quello dell'incubo, della delicatezza e terribilità. Questi tre aspetti del presente, queste tre attitudini del singolo di rapportarsi con l'attorno, oltre ad essere concretizzati dalle opere degli artisti presenti sarà approfondito dal contributo di un critico, ogni volta diverso, con un dialogo in catalogo con il curatore e la presenza di un artista proposto da lui (da presentare nello stesso spazio o nel fienile o nel cassero). Questa modalità di progetto breve (ciclo di tre mostre guidate dallo stesso curatore che assieme ad un altro critico diverso ogni volta) all'interno del progetto Critica in Opera è da una parte l'amplificazione dell'idea che ha portato avanti per tutti questi anni Mauro Manara, e in qualche modo una sua riproposizione, una nuova partenza dopo la scomparsa di Mauro; il quale era non solo il mediatore tra l'arte e Castel San Pietro, e il supervisore delle scelte, ma il filo d'unione di tutte le attività svoltesi in questi anni.

attitudini è da intendersi come l'atteggiamento tenuto dall'artista verso il mondo presente e l'aspetto guida delle sensazioni e riflessioni che la sua opera propone al fruitore. La mostra a settembre/ottobre, porrà l'attenzione sull'isteria, la tensione, come attitudine con cui i giovani artisti rispondono alla schizofrenia a cui è sottoposto il soggetto uomo nella sua pratica giornaliera del presente: scisso tra una valutazione temporale delle comunicazioni con cui è in contatto con tutti e con tutto, e la condizione di dover in effetti occupare uno spazio fisico ben preciso ma che non corrisponde mai con la progettualità che lo guida o predispone.
La seconda collettiva che si terrà a giugno utilizzerà come sensazione guida quella della rilassatezza, un'immagine di uno spazio specifico che tramuta il tempo in spazio, e cercando l'orizzonte, la profondità comprende tutto il sentimento delle cose del mondo.

La prima mostra, che si terrà il 3 di aprile, prende in considerazione quella situazione non ben distinta tra il riso ed il pianto. Gli artisti invitati procedono rispetto al mondo su una linea di confine tra due territori mentali antitetici, come quello del sogno e quello dell'incubo, due modi di vedere e trattare le cose come la delicatezza e la terribilità. Nel loro caso però si ha un risultato strano visto che non è un mischiare una parte di quello e un po’ di quell'altro, ma percorrono quella sottile linea di confine tra questi due elementi e invece di sottolineare la cesura li comprendono entrambi. L'effetto più evidente è l'uso di stereotipi concretizzati in immagini, più segreti della società, che si rivelano per lo spettatore più come un sentimento profondo del reale, proprio per effetto dell'esperienza a cui ci fanno assistere. Queste immagini, vaghe, vaporizzate proprio perchè circondate dal non poter verbalizzare tutto quello che ci sarebbe da raccontare e dire, in sospensione sulla realtà, mettono il fruitore nello stato di sospensione, nella condizione di dover sostenere quell'attesa, quel tempo di accadimenti, in cui non c'è mai un prima ed un dopo, bensì un'esperienza che rincorre l'idea e viceversa e che per fortuna non si sclerotizza mai in ricordo.

Immagine: Margherita Morgantin

Inaugurazione Sabato 3 Aprile 2004 ore 21.00

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Via Matteotti 79, Castel San Pietro Terme (Bo)
orario d’apertura feriali 16>19 festivi 10>12 e 16>19

A termine mostra sarà pubblicato un catalogo con testo
di Lorenzo Bruni e un dialogo con Roberto Pinto
[ricordando Mauro Manara 1955 - 2004]

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