Mutofono. Nell'ambito di WAM, l'artista propone una rivisitazione dell'installazione che presento' nel 1994 presso "Ex O.P. Paolo Pini". Sono esposte due serie fotografiche che mostrano la differenza tra allora e oggi.
WAM è un programma espositivo di Farmacia Wurmkos
a cura di Pasquale Campanella e Simona Bordone.
WAM
chiama gli artisti con
cui
nel corso degli anni Wurmkos ha intrecciato
relazioni e propone di ricostruire incontri tra
le persone, i loro lavori e lo spazio, offrendo così
agli artisti
–
con e senza disagio psichico
–
che frequentano il laboratorio all'interno dello
spazio espositivo stimoli e occasioni di confronto.
Antonio Maniscalco
Mutofono
In occasione di WAM, Antonio Maniscalco propone una rivisitazione del lavoro
che presentò nel 1994 nell’ambito di “Ex O.P. Paolo Pini”.
Allora installò lungo le mura di cinta dell’Ospedale decine di Mutofoni
“apparecchi dal funzionam
ento prevalentemente acustico per l’amplificazione di
quel che non viene mai detto”, come lui stesso li definì.
Ora la mostra vedrà due riproduzioni fotografiche
–
scattate dall’artista
–
che
mostrano i
venti
anni che separano il momento dell’installazione
da oggi, o
meglio alla scorsa estate, quando andò a perlustrare quel giardino, ormai
trasformato in selva, per vedere cosa rimaneva dell’installazione.
Un solo esemplare di Mutofono è sopravvissuto al tempo, ai vandalismi e alla
natura. Ritrovato con la
bocca non più rivolta al muro ma verso l’interno del
parco. Perché il tempo trasforma le cose, cambia le direzioni.
È quest’ultimo Mutofono ad essere esposto. Sradicato dal contesto originale e
ripiantato nello spazio espositivo, volutamente lontano dai m
uri, finalmente
libero di comunicare.
Il giorno dell’inaugurazione lo spazio sarà invaso/avvolto dall’installazione
sonora del compositore Angelo Petronella. Anch’egli partecipò al progetto “Ex
O.P. Paolo Pini”. Su invito di Antonio Maniscalco ha cercato
di predisporre una
dimensione sonora che fosse una sorta di voce per il Mutofono, ispirandosi
nella sua ricerca alle intenzioni che ne avevano motivato l’installazione nel
1994.
In occasione della
chiusura
della mostra, i danzatori della compagnia
Linea d’Aria proporranno una per
formance creata appositamente e
ispirata al
concetto originale dell’opera di Maniscalco. Attraverso il movimento
reinterpreteranno quelle urla trattenute, parole rimangiate, discorsi in sospeso,
frasi sottintese, censurate, silenziose, mute o ammutolite.
Antonio Maniscalco,
fotografo. Nasce e vive a Milano ma lavora in tutto il
mondo. Studia architettura ma si accorge presto che il suo vero obiettivo è
l’obiettivo. Specializzandosi in foto d’arte e di architettura, mette a
fuoco ciò
che lo appassiona.
Angelo Petronella,
compositore e sound artist, realizza brani di musica
acusmatica
–
che esegue con un sistema di altoparlanti appositamente
assemblato
–
e installazioni sonore, interattive e non.
Linea d’Aria,
compagnia di
danza contemporanea con sede a Parigi, nasce nel
2011 dall’incontro dei danzatori Luciana Dariano, Alex Sander Dos Santos,
Danila Massara. Si propone come collettivo, con l’obiettivo di creare progetti
artistici e pedagogici multidisciplinari (danza, teatro, musica, arte visiva) grazie
alla collaborazione con artisti con cui condividono la medesima visione
dell’arte.
WAM Special Guest
Linea d’Aria, Compagnia di danza contemporanea, Parigi
22 aprile ore 18,30 Performance Mots Suspendus
Inaugurazione 26 marzo 2015 ore 18,30
Farmacia Wurmkos
via Puccini, 60 Sesto San Giovanni (MM 1 Sesto FS)
martedì e giovedì dalle 16 alle 19 e su appuntamento