E' riproposta la performance "In principio era il verbo"
Per l'appuntamento di domenica 22 marzo con la serie Performaces, Franz Paludetto tira fuori dal cappello una nuova proposta che si colloca orgogliosamente al di fuori del "cartellone artistico" torinese: ancora un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni '60 e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Gianni Milano, classe 1938, torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolera' quindi, come a suggellare la responsabilita', il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. (Diletta Benedetto)