Il faut bien manger. Ricreando il set di una seduta psicanalitica, l'artista si ispira a una conversazione tra filosofi per interpretare insieme al pubblico la relazione dell'essere umano con il cibo.
Mangiare è un universale e l’universale, si sa, piace alla filosofia. Ma allo stesso tempo ha a che fare con il corpo, che piace meno alla filosofia, se non come corpo pensato, astratto, che però non mangia.
Così come la sessualità, altro universale incorporato che non a caso gli si accosta di frequente, il mangiare oltrepassa la questione biologica e si apre alla dimensione del senso. È un gesto carico di significati e il cibo è la materia di questo gesto.
In questo senso la filosofia, da Platone a Nietzsche, ha sempre fatto i conti con il cibo, inteso sia come bisogno primario del corpo, sia come metafora di ciò che nutre l’umano. Queste le premesse di Il faut bien manger, ora tocca a voi fare il resto.
Per un'intera settimana, dal 23 al 29 marzo, l'artista Valerio Rocco Orlando trasferisce il proprio studio nel cuore della città, all'interno dello Spazio Garibaldi di Expo Gate, per un laboratorio che si costruisce ogni giorno, dalle 10 alle 20, grazie alla partecipazione attiva dei visitatori.
Ricreando con una poltrona, un divano e un tavolino il set proprio di una seduta psicanalitica, l'artista milanese si ispira a una conversazione tra i filosofi Jacques Derrida e Jean-Luc Nancy per interpretare la relazione dell'essere umano con il cibo.
La performance è gratuita, aperta a tutti, per un solo partecipante alla volta, di modo da preservare la dimensione intimista propria della ricerca dell'artista, attualmente protagonista di una mostra personale al Museo Marino Marini di Firenze.
Expo Gate
via Beltrami, Milano
ore 10-20