Underwear theatre. Unfinished Anticristo. Personale
Un buco nero, una stella che muore, un addensamento dal quale nulla puo' sottrarsi, dove lo spazio ritira, collassa e precipita in un ignoto. Questo soggetto, dal valore fortemente simbolico, utilizzato dal grande pensatore tedesco a fine '800 per armare un arguto saggio di contestazione, resta oggi, intonso nel suo potere evocativo. Indubbiamente F.Nietzsche e' mezzo e risultato dell'evoluzione del pensiero moderno, e L'Anticristo e' uno dei suoi meccanismi piu' efficaci. La questione che il filosofo monta senza risparmi, pagina dopo pagina, scavando e vorticando sopra dogmi e concetti di chiesa e di clero, non riesce a lasciare indifferenti. Fissando nella distruzione di un Moloch religioso che altro non ha fatto nei secoli che indebolire lo spirito dell'uomo, lo scrittore demolisce e trita, liberando la vicenda umana da ogni speculazione metafisica. Un vero e proprio vortice d'aria che spinge lontano dal giudizio di Dio e da ogni altro buco nero creato dalla fantasia. Facendo appello con una rinnovata spinta alla materia organica che soggiace alla vita, corto circuitando, ristabilisce i presupposti per un ri-eccitamento dell'anima 'defunta in un cimitero di parole'. Il tempo. Come uomini isolati nei millenni, incontaminati dall'egemonia della forma, la pittura di Alessandro Azzario diviene l'elemento scenico primordiale, un big-bang contro cui la parola si rifrange, s'aggrappa, si perde, una sterminata nebulosa colma di infiniti conflitti. Inaugurazione venerdi' 27 marzo ore 21.