Galleria d'Arte Moderna - GAM
Torino
via Magenta, 31
011 4429518, 011 4429595 FAX 011 4429550
WEB
Tre mostre
dal 13/4/2015 al 6/6/2015
mar-dom 10-19.30

Segnalato da

Tanja Gentilini




 
calendario eventi  :: 




13/4/2015

Tre mostre

Galleria d'Arte Moderna - GAM, Torino

Per Vitrine Francesco Gennari presenta un'opera con cui riassume una dichiarazione d'identita'. Nell'opera di Jim Dine l'oggetto comune e' veicolo di emozioni e di racconti. Il grande Concetto spaziale di Lucio Fontana del 1952 viene esposto dopo un recente restauro insieme ad alcune sue opere della collezione del museo.


comunicato stampa

Francesco Gennari

Possibilità a cura di Anna Musini

14 aprile - 7 giugno 2015

Prosegue alla GAM di Torino Vitrine, il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l’edizione 2015 intitolata Possibilità, pone l’attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l’arte ricalca la natura mutevole e fluida.

Il secondo appuntamento con Francesco Gennari è reso possibile grazie al supporto del Consiglio regionale del Piemonte - Comitato Resistenza e Costituzione nell’ambito di Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sua settima edizione che il Consiglio regionale realizza ogni anno in concomitanza con la Festa della Liberazione.

Per Vitrine Francesco Gennari presenta “Autoritratto come notte”, 2013, un’opera con cui l’artista riassume un’affermazione esistenziale carica di poesia e ambiguità, una dichiarazione d’identità, una presa di coscienza di sé e della consapevolezza di essere parte dell’universo.

Senza una collocazione spazio – temporale definita, “Autoritratto come notte” suscita nell’osservatore una sensazione enigmatica e un atteggiamento contemplativo invitando a immergersi in una dimensione universale, in un’immagine al contempo sia personale e misteriosa sia comune e familiare.

Nella fotografia dotata di forza scultorea e pittorica confluiscono suggestioni delle luci e ombre tipiche dei dipinti seicenteschi e, allo stesso tempo, riferimenti al minimalismo e concettualismo più contemporanei, elementi della ritrattistica classica così come dell’autoritratto romantico.

L’immagine silenziosa racchiude sentimenti di mistero e sensazioni di realismo, nell’utopia del mantello stellato di un mago così come nella quotidianità del loden blu.
Vitrine News

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Jim Dine

SURPRISE | Edizione 2015
a cura di Gregorio Mazzonis e Maria Teresa Roberto

14 aprile - 7 giugno 2015

Con il secondo appuntamento del 2015 il ciclo espositivo Surprise, che la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta, si concentra per la prima volta l’attenzione su un artista americano, protagonista di spicco della stagione Pop: Jim Dine (Cincinnati, USA, 1935).

Le opere di Dine furono presentate a Torino in due importanti personali tenutesi alla Galleria Sperone nel 1965 e nel 1973. Proprio da questa seconda mostra, ospitata negli ampi spazi della galleria in corso San Maurizio, proviene Betty, un dipinto del 1969 che costituiva il fulcro visivo di quella esposizione e che si rivela ancora oggi di eccezionale importanza sia per la qualità della pittura sia per le dimensioni. Poterlo vedere a fianco di Fred Astaire e Ginger Rogers del 1961, un’altra opera di Dine anch’essa di collezione privata, consente di rivisitare le aperture internazionali frequenti a Torino in quegli anni grazie al contributo di galleristi, critici, artisti e collezionisti.

Oltre a quella di Dine, nel 1965 Gian Enzo Sperone ospitò personali di Rauschenberg e Warhol, da cui proviene Orange Car Crash delle collezioni GAM. Grazie a Surprise sarà quindi possibile tornare a confrontare declinazioni diverse dei linguaggi Pop, osservando in particolare l’interesse di Dine per gli oggetti di uso comune, che aveva caratterizzato già gli happening con cui egli aveva esordito a New York tra il 1959 e il 1960, e che da allora ritornano costantemente nelle sue tele, direttamente presenti e spesso moltiplicati dalla traccia mobile del disegno.

L’oggetto comune diviene nella sua opera il veicolo di emozioni e di racconti, sullo sfondo di tessiture cromatiche che in Betty appaiono così ricche e vibranti da confermare il ruolo di Dine non solo come esponente Pop, ma anche come antesignano del ritorno alla pittura che avrebbe segnato internazionalmente il passaggio verso gli anni Ottanta.

Surprise è un ciclo di appuntamenti che la GAM dedica ad aspetti specifici della ricerca artistica tra anni Sessanta e Settanta. Il tema è costituito di volta in volta da opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dalla tensione sperimentale e dalla intensificazione delle energie vitali tipiche di quegli anni.

L’edizione 2015 di Surprise, la terza della serie, è curata da Maria Teresa Roberto e Gregorio Mazzonis.

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Lucio Fontana
Concetti spaziali

a cura di Danilo Eccher

14 aprile - 30 agosto 2015

Torna visibile al pubblico, dopo il recente restauro generosamente sostenuto dall’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei, il grande Concetto spaziale di Lucio Fontana del 1952: il progetto Wunderkammer di GAM, curato da Virginia Bertone, dedica infatti all’artista italo-argentino una mostra che riunisce, dopo molti anni, alcune delle sue opere più significative presenti nelle collezioni del museo.

L’impegno a realizzare esposizioni che siano di stimolo alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio in generale e del Gabinetto Disegni e Stampe GAM in particolare trova conferma in questo nuovo appuntamento curato da Danilo Eccher, convinto sostenitore del progetto Wunderkammer avviato nel 2009.

Con il grande disco giallo di Concetto spaziale, Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé 1899 - Comabbio 1968) ha rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l’opera si sviluppa su una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte dell’artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un prato, con i fili d’erba che sbucavano dalle forature. Il recente restauro ha permesso la partecipazione di Concetto Spaziale alla mostra parigina Lucio Fontana. Rétrospective al Musée d’Art Moderne de la Ville (25 aprile – 24 agosto 2014).

Vera e propria icona delle collezioni della GAM, l’opera è posta in dialogo con i due Concetto spaziale Teatrini, con Attese e con 30 preziosi disegni, da tempo non esposti, donati da Teresita Rasini Fontana in occasione della prima grande retrospettiva dell’artista, tenutasi proprio in GAM nel 1970. Attraverso i fogli in mostra, compresi fra il 1946 e i primi anni Sessanta, è possibile entrare nel vivo del laboratorio creativo di Fontana, che sperimenta nel disegno motivi da riprodurre su tela o in scultura.

Senza essere studi preparatori, questi disegni sono un promemoria di idee trovate lasciando la mano libera di scorrere sul foglio, segni che diventeranno poi graffiti, tagli, buchi, o sagome di varia forma e consistenza.

Da un foglio all’altro, l’artista dà vita a una costellazione di tracce che rimandano all’immagine dello spazio cosmico (da cui il nome di “Spazialismo” dato al movimento cui diede vita nel secondo dopoguerra): a volte sono serie di punti che ricostruiscono reticoli geometrici, altre volte tracce lineari che lasciano alla mano libertà di movimento nel condurre la penna, la matita o il pennello sul foglio, creando sagome o vortici o spirali. Come tutta l’opera di Fontana, essi sono, come egli stesso scriveva nel Manifiesto Blanco del 1947, pura “immagine aerea, universale, sospesa".

Wunderkammer di GAM rappresenta un’occasione straordinaria per avvicinare uno dei periodi più fecondi della ricerca di Lucio Fontana, in cui l’artista sperimenta con materiali diversi la possibilità di andare oltre il diaframma della superficie (della tela, della carta, del metallo) per coinvolgere lo spettatore in un’esperienza che supera il limite fisico dell’opera spalancando orizzonti nuovi.

Una vertiginosa fuga in avanti in cui si riflette la fascinazione per gli spazi siderali delle galassie, le prime esplorazioni spaziali e una modernità anche tecnologica capace di nutrire con i suoi stimoli lo straordinario laboratorio di idee, teorizzazioni e realizzazioni artistiche di cui Fontana fu artefice.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Virginia Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della GAM e di Luca Pietro Nicoletti, storico dell’arte.

Ufficio stampa Fondazione Torino Musei
Daniela Matteu - Tanja Gentilini t. 011 4429523 ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it

con la collaborazione di
adicorbetta t. 02 89053149 press@adicorbetta.org

Inaugurazione 14 aprile ore 18

Galleria d'Arte Moderna - GAM
via Magenta, 31 Torino
Orario:
martedì - domenica 10-19.30
chiuso lunedì.
La biglietteria chiude un’ora prima.
Ingresso libero a Vitrine
Ingresso alle collezioni:
intero € 10,
ridotto € 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni

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Luigi Ontani
dal 14/12/2015 al 14/12/2015

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