Opere proposte come testimonianza del loro stesso essere artisti. Espongono Claudia Cei, Renato Spagnoli, Bruno Sullo, Antonio Vinciguerra.
Settant’anni esatti sono trascorsi da quel fatidico 25 aprile 1945 in cui, come per un secondo Risorgimento, il nostro Paese fu liberato da una ventennale dittatura e poté riprendere il suo cammino di civiltà. Una data che è legittimo, anzi necessario, ricordare e celebrare.
Da una rapida ricerca in Rete non risultano essere molti i luoghi in Italia in cui le celebrazioni includano una esposizione d’arte: cosa che ha voluto fare Livorno, in accordo con una sua ben radicata e diffusa tradizione di sensibilità artistica.
Con questa esposizione gli artisti hanno inteso esprimere la loro partecipazione all’evento, al di là di ogni retorica, presentando opere non eseguite ad hoc, ma proposte come testimonianza del loro stesso essere artisti, ciascuno con il proprio lavoro, i propri temi, il proprio linguaggio.
Gli artisti non temono il binomio arte-politica, essendo convinti che la (buona) politica sia un metodo legittimo e importante di gestire la comunità dei cittadini, e che gli artisti non siano personaggi super partes bensì cittadini essi stessi, coinvolti con i valori e i problemi del vivere. Sono felici di proporre il proprio lavoro in un’occasione forte, in cui il senso politico si sublima nel riferimento ad un evento che, effettivamente, ha rifondato l’Italia.
Per questo senso di partecipazione alla mostra è stato dato il titolo Artisti e il 25 aprile, in cui la congiunzione introduce un’idea di libera accettazione e di complicità che un titolo più “logico”, ad esempio Artisti per il 25 aprile avrebbe suggerito.
Inaugurazione 18 aprile ore 17
Granai di Villa Mimbelli
via San Jacopo in Acquaviva Livorno
dom 19 aprile 10-12 e 16-19, Gio 23 e Ven 24 aprile 16-19, sab 25 e dom 26 aprile 10-12 e 16-19
ingresso libero