Scritto, letto, installato, proiettato, diffuso, ideato. Opere di 6 artisti
E cessi la luce! Che la penombra di Altamira e Lascaux possa finalmente calare sulle nostre vite ordinate. A lungo l'idea di luce ha coinciso con la visione trascendente del cielo riscaldato dagli astri. Poi, a fine Ottocento, lampade a filamento incandescente esaltarono le citta'. Oggi, l'occhio di Alex, allargato dai dilatatori in Arancia meccanica, e' l'allegoria di questo tempo in cui la sovraesposizione multipla ha soppiantato il Vedere e il Guardare. Nel dogma dell'illuminazione permanente, l'individuo, sottoposto alla dissezione mediatica, viene ripartorito sotto forma di frattaglie. Il cripto-totalitarismo consumistico ha sancito l'affermazione del consumatore/consumato. Questi non ha memoria che della luce artificiale, deviata sul desiderio piu' che sul pensiero. Nei non-luoghi, il suggestivo eccesso luminoso promette l'elevazione a Soggetto in una Oggettivita' che cristallizza i confini di classe. Che il potente 'W.C.' cessi di scaricare oggetti, fuochi pirotecnici, spot pubblicitari, format televisivi complici della schizofrenia ottica e dell'involgarimento. Imponiamoci come emittenti attivi rinunciando alla solitudine resa glamour da una messa in scena ingannevole. Condividiamo la deflagrazione della nostra vitalita'. La Luce e' vera e bella solo quando noi splendiamo. (Claudia Placanica). Inaugurazione 25 aprile ore 20.