Acqua. Un progetto site-specific composto da installazioni, sculture e giochi di luce sul tema dell'acqua. Elemento essenziale per il mondo, sviluppato a Venezia in occasione di Expo Milano 2015.
Siamo sempre trasportati dall'originalità, la particolarità e l'innovazione del percorso pittorico di Lilya Pavlovic Dear, e d'altra parte da questa saggezza di insistere sulla fattura, la scrittura grafica che la caratterizzano.
Ad esser franchi, per quanto riguarda i suoi percorsi, scoperti in viaggi pittorici anteriori, mi pare che
sia stato difficile per Lilya di non ritrovarsi tra cielo e terra nel cuore della Città dei Dogi, nello
specifico, se si considera il suo riferimento a Marc
o Polo, avventuriero, marinaio, scopritore per
eccellenza.
Così, trasportati da un ragionamento logico è del tutto naturale ritrovare la nostra artista plastica nel
cuore di Venezia.
Senza dubbio, c'è nelle sue opere un colore veneziano, fluido, vibrante, scintillante, che passa a
tonalità di rosso ocra, marrone ocra, giallo ocra, rosso carminio e verde veronese.
Questa città, miraggio dalla nebbia enigmatica, porta i colori tenui degli affreschi e delle stampe in
semi toni.
Tutto è gioco di riflessi, giochi di specchio, di riflessi prismatici luminosi.
Il blu, il bianco, sotto i giochi di trasparenza, contengono una nota di intimità.
Qui, Lilya era compenetrata dall'acqua e dai suoi frementi colori effimeri, dai tempi di una
composizione, che si colloca nell'atemporalità.
Artista dalla cultura poliedrica, sensibile così come recettiva, si lascia trasportare dai suoi dormiveglia,
ella evolve attraverso dei paesaggi acquatici, dei riflessi, delle turbolenze, delle onde luminose.
Nelle sue opere anti-conformiste dedicate a Venezia, l'acqua si mescola all'architettura, alla pietra levigata dal tempo, alla poesia onirica travestita dai sogni di movenze fluide.
Abbiamo a volte l'impressione di vedere apparire un arco nel cielo in vetro di Murano impreziosito da qualche lama d'oro.
Le tracce della memoria sono ovunque presentate nell'opera veneziana di Lilya.
L’arte prende con lei l'apparenza di una sorta di pellegrinaggio interiore.
Artista attaccato agli elementi, la sua opera passata o presente, gravita sempre attorno al cielo, terra e acqua.
Il fuoco arriverà più tardi.
Ma l'elemento madre Venezia, è veramente suo amico o suo nemico? La città millenaria sarà inghiottita dalle sue acque «amniotiche» o al contrario rinascerà sotto il buon senso dei nuovi cos
truttori e restauratori di beni?
Una cosa al momento è certa e più che inconfondibile, sarà con artisti come Lilya, vera conservatrice,
che l'umanità avrà il diritto di sperare al di là del sogno.
Ma l'arte è un lungo cammino di silenzio in
cui il nostro artista deve ritrovare il porto che la collega alla memoria della sua infanzia. E Venezia,
non è lo spazio ideale?
Innegabilmente Lilya si rivela rivestita di una creatività complice con questa città fatata.
Text by Michel Benard, Lauréat de l’Académie Française
Press Contact for further inquiries:
ADKYNOS GALLERY
Alexandra Star – Director
aktinosgallery@aol.com
www.aktinosgallery.com
T: +336 60 69 27 47
Inaugurazione 5 maggio ore 10-12
Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa, Castello 5252 Venezia
Martedì-domenica 10-18
ingresso libero