Ufficio Stampa Arti Visive della Biennale di Venezia
Jumana Emil Abboud
Adel Abdessemed
Mathieu Kleyebe Abonnenc
Abounaddara
Boris Achour
Terry Adkins
SaAdane Afif
Chantal Akerman
John Akomfrah
Karo Akpokiere
MeriC AlgUn Ringborg
Jennifer Allora
Guillermo Calzadilla
KutluG Ataman
Maja Bajevic
Ernesto Ballesteros
Sammy Baloji
Rosa Barba
Georg Baselitz
Eduardo Basualdo
Petra Bauer
Walead Beshty
Huma Bhabha
Christian Boltanski
Monica Bonvicini
Sonia Boyce
Daniel Boyd
Ricardo Brey
Marcel Broodthaers
Tania Bruguera
Teresa Burga
Keith Calhoun
Chandra McCormick
Cao Fei
Nidhal Chamekh
Olga Chernysheva
Tiffany Chung
Cooperativa CrAter Invertido
Creative Time Summit
Elena Damiani
Jeremy Deller
Thea Djordajdze
MarlEne Dumas
e-flux Journal
Melvin Edwards
Inji Efflatoun
Antje Ehmann
Harun Farocki
Maria Eichhorn
Walker Evans
Harun Farocki
Emily Floyd
Peter Friedl
Coco Fusco
Marco Fusinato
Charles Gaines
Ellen Gallagher
Ana Gallardo
Dora GarcIa
Theaster Gates
Isa Genzken
Gluklya
Sonia Gomes
Katharina Grosse
Gulf Labor
Andreas Gursky
Hans Haacke
Joana Hadjithomas
Khalil Joreige
Newell Harry
Kay Hassan
Thomas Hirschhorn
Carsten Holler
Nancy Holt & Robert Smithson
IM Heung Soon
Invisible Borders: Trans-African Photographers
Tetsuya Ishida
Ji Dachun
Isaac Julien
Hiwa K.
Samson Kambalu
Ayoung Kim
Alexander Kluge
Emily Kame Kngwarreye
Runo Lagomarsino
Sonia Leber
David Chesworth
Glenn Ligon
Goncalo Mabunda
Madhusudhanan
Ibrahim Mahama
David Maljkovic
Victor Man
Abu Bakarr Mansaray
Chris Marker
Kerry James Marshall
Helen Marten
Fabio Mauri
Steve McQueen
Naeem Mohaiemen
Jason Moran
Ivana Muller
Lavar Munroe
Oscar Murillo
Wangechi Mutu
Hwayeon Nam
Bruce Nauman
Cheikh Ndiaye
Olaf Nicolai
Chris Ofili
Emeka Ogboh
Philippe Parreno
Pino Pascali
Adrian Piper
Lemi Ponifasio
Qiu Zhijie
Raha Raissnia
Raqs Media Collective
Lili Reynaud-Dewar
Mykola Ridnyi
Liisa Roberts
Mika Rottenberg
Joachim Schonfeldt
Massinissa Selmani
Fatou Kande Senghor
Prasad Shetty
Rupali Gupte
Gedi Sibony
Gary Simmons
Taryn Simon
Lorna Simpson
Robert Smithson
Mounira Al Solh
Mikhael Subotzky
Mariam Suhail
Sarah Sze
The Propeller Group
The Tomorrow
Rirkrit Tiravanija
Barthelemy Toguo
Xu Bing
Ala Younis
Okwui Enwezor
La Biennale di Venezia 56ma Esposizione Internazionale d'Arte a cura di Okwui Enwezor. La mostra e' affiancata da 89 Partecipazioni nazionali nei Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico. Sono 44 gli Eventi Collaterali ufficiali promossi da enti ed istituzioni internazionali in vari luoghi della citta'.
a cura di Okwui Enwezor
Sarà aperta al pubblico da
sabato
9 maggio
a
domenica
22 novembre 2015,
ai Giardini della Biennale e all’Arsenale, la
56. Esposizione Internazionale d’Arte
dal titolo
All the
World’s Futures
, diretta da
Okwui Enwezor
e organizzata dalla
Biennale di Venezia
presieduta
da
Paolo Baratta. La
vernice
avrà luogo nei giorni
6, 7 e 8 maggio, la cerimonia di premiazione e di
inaugurazione si svolgerà sabato 9 maggio 2015.
La Mostra sarà affiancata da
89
Partecipazioni nazionali
negli storici Padiglioni ai Giardini,
all’Arsenale e nel centro
storico di Venezia.
Sono 5
i paesi presenti per la prima volta
:
Grenada,
Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles.
Altri paesi
partecipano quest’anno dopo una lunga assenza:
Ecuador
(1966, poi con l’IILA),
Filippine
(1964),
Guatemala
(1954, poi con l’IILA).
Anche quest’anno la
Santa Sede
parteciperà con una mostra allestita nelle
Sale d’Armi, in quegli
spazi che la Biennale
ha restaurato
per essere destinati a padiglioni durevoli.
Il
Padiglione Italia
in Arsenale,
organizzato dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
con la
PaBAAC
-
Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee
-
sarà curato quest’anno da
Vincenzo Trione.
Saranno 44
gli Eventi Collaterali
ufficiali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni
internazionali, che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città.
La Mostra Internazionale
La Mostra
All the World’s Future
s
formerà un unico percorso espositi
vo che si articolerà dal
Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo
136
artisti
dei quali
89
presenti per la
prima volta, provenienti da
53 paesi.
159
sono le nuove produzioni realizzate per questa edizione.
“La Biennale che compie 120 anni
procede,
e anno dopo anno continua a costruire anche la
propria storia, che è fatta di molti ricordi, ma in particolare di un lungo susseguirsi di diversi punti
di osservazione del fenomeno
della creazione artistica nel contemporaneo.”
Così
Paolo Baratta
introduce l’edizione di quest’anno, ricordando
che “Bice Curiger ci portò il
tema della percezione e Massimiliano Gioni fu interessato al fenomeno della creazione artistica
dall’interno, alle forze interiori che spingono l’artista a creare.”
“Oggi il mondo ci appare attraversato da gravi fratture e lacerazioni, da forti asimmetrie e
da incertezze sulle prospettive. Nonostante i colossali progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie,
viviamo una sorta di "age of anxiety". E la Biennale torna a osservare il rapporto tra l'arte e lo
sviluppo della realtà umana, sociale, politica, nell'incalzare dell
e forze e dei fenomeni esterni.
Si
vuole quindi indagare in che modo le tensioni del mondo esterno sollecitano le sensibilità, le
energie vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i moti dell’animo (il loro
inner song). La Biennale ha chiamato
Okwui Enwezor
-
spiega
Baratta
-
anche per la sua particolar
e sensibilità a
questi aspetti.”
“Curiger, Gioni, Enwezor: quasi una trilogia
–
sintetizza
il
Presidente
-
tre capitoli di una
ricerca della Biennale di Venezia sui riferimenti utili per formulare giudizi estetici sull’arte
contemporanea, questione ‘critica’ dopo la fine delle avanguardie e dell’arte ‘non arte’.”
“Okwui non pretende di dare giudizi o esprimere una predizione, ma vuole convocare le
arti e gli artisti da tutte le parti del mondo e da diverse discipline: un Parlamento delle Forme.
Una
mostra globale dove noi possiamo interrogare, o quanto meno ascoltare gli artisti
pro
venienti da
53
paesi,
e molti da varie aree geografiche che ci ostiniamo a chiamare periferiche. Questo ci
aiuterà anche ad aggiornarci sulla geografia e sui percorsi degli artisti di oggi, materia questa che
sarà oggetto di un progetto speciale: quello relativo ai
Curric
ula
degli artisti operanti nel mondo.
Un Parlamento dunque per una Biennale di varia e intensa vitalità.”
“Quello che si espone in Biennale ha come fondale 120 anni di storia delle arti, i cui
frammenti sono in ogni angolo e di varia natura, visto che l’i
stituzione opera nell'Arte,
nell'Architettura, nella Danza, nel Teatro, nella Musica e nel Cinema. (...) È il luogo delle
"immagini dialettiche", per usare l'espressione di Walter Benjamin.”
“E sono ancora una volta lieto
–
conclude
Baratta
-
di non aver ascoltato le tristi
considerazioni di chi nel 1998 mi diceva che la mostra con padiglioni stranieri era
outmoded
e che
andava eliminata, magari mettendo al suo posto un cubo bianco, uno spazio asettico nel quale
esercitare la nostra astratta pr
esunzione, o per dare ospitalità alla dittatura del mercato. Proprio la
nostra articolata e complessa realtà ci aiuta a evitare questi pericoli. La grande montagna dei
frammenti della nostra storia cresce ogni anno. A fronte sta la ancor maggiore montagna
di quel
che non fu mostrato nelle Biennali del passato.”
Dopo aver presentato
lo scorso
ottobre i temi principali di
All the World’s Futures,
Okwui Enwezor
ha spiegato il suo progetto come segue:
L’ARENA
“Nel 1974 la Biennale di Venezia, a seguito di un’importante riforma dell’istituzione e di
una revisione dello Statuto e delle proprie direttive, lanciò un progetto ambizioso senza
precedenti,
un piano quadriennale di eventi e attività. Una parte dei programmi del 1974 fu
dedicata al Cile; la Biennale si espose quindi attivamente con un gesto di solidarietà verso quel
paese nel periodo immediatamente seguente il violento colpo di stato con cui,
nel 1973, il governo
di Salvador Allende era stato rovesciato dal generale Augusto Pinochet. Gli eventi della Biennale
Arte del 1974, che coinvolsero artisti di ambiti diversi
–
arti visive, cinema, musica, teatro, danza,
performance
–
furono dislocati in
tutta la città di Venezia.
Questo capitolo significativo che ha
modificato la storia della Biennale è oggi quasi dimenticato.”
“Quel programma di eventi dedicato al Cile e contro il fascismo incide la nostra recente
memoria come una tra le più esplicite
prese di posizione con cui un’esposizione della statura della
Biennale Arte abbia non solo reagito, ma abbia anche coraggiosamente tentato di condividere il
proprio palcoscenico storico con il contesto po
litico e sociale contemporaneo.
È superfluo osservare
che, nell’inquietudine dell’attuale scenario internazionale, gli
Eventi
della Biennale del 1974 sono
stati una fonte d’ispirazione per la Mostra di quest’anno.”
“
In risposta a quell’episodio così significativo e alla ricca documentazione che aveva
gener
ato, la 56. Esposizione Internazionale d’Arte:
All the World’s Futures
presenterà
ARENA, uno
spazio attivo nel Padiglione Centrale dei Giardini dedicato a una continua programmazione interdisciplinare
dal vivo. Il cardine di questo programma sarà l’imponen
te lettura dal vivo
dei tre
volumi di
Das Kapital
di Karl Marx
(Il
Capitale).
Das Kapital
diventerà
una sorta di
Oratorio
: per i
sette mesi di apertura dell’Esposizione la lettura dal vivo sarà un appuntamento che si svolgerà
senza soluzione di continuità.”
“Concepita dal
premiato architetto ghanese
-
britannico
David Adjaye, l’ARENA fungerà
da luogo di raccolta della parola parlata, dell’arte del canto, dei recital, delle proiezioni di film, e
diventerà il foro delle pubbliche discussioni. Prendendo spunto dal rito sikh dell’Akhand Path
(una recitazione ininterrotta del libr
o sacro per la quale si alternano più lettori nell’arco di diversi
giorni),
Das Kapital
sarà letto da attori come un testo drammaturgico, con la regia dell’artista e
regista
Isaac Julien
, per tutta la durata della Biennale Arte.”
“Sulla scia del concetto
di “Vitalità: sulla durata epica”,
la Biennale Arte ha
commissionato agli artisti diverse nuove partiture e performance
che saranno presentate
nell’ARENA in un’analoga modalità
–
senza soluzione di continuità. Qui sarà particolarmente
approfondito il conce
tto di canto, e la possibilità offerta dalla voce di essere lo strumento che
scandisce il ritmo di una narrazione.”
“
Olaf Nicolai
sta preparando una nuova performance, ispirata alla innovativa
composizione in due parti di Luigi Nono (
Un volto, e del mare
/ Non consumiamo Marx
, per voce e
nastro magnetico) e ai più recenti tentativi del compositore italiano di pronunciarsi criticamente e
politicamente attraverso il medium della musica e ispirandosi per i propri brani alle poesie di
Cesare Pavese, alle scrit
te sui muri di Parigi, e a voci registrate dal vivo e in modo casuale durante
manifestazioni cittadine.
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige
presenteranno una performance quotidiana di lettura del loro
libro d’artista
Latent Images: Diary of a Photographer
,
che costituisce la terza parte del progetto
Wonder Beirut
e contiene sia testi sia trentotto lastre fotografiche, selezionate tra le centinaia di
rullini mai sviluppati dal fotografo libanese
Abdallah Farah
tra il 1997 e il 2006.
Jason Moran,
con il suo
STAGED
, mapperà e approfondirà il tempo dei canti di lavoro nelle
prigioni, nei campi, nelle case. In una campionatura dei canti di una prigione statale della
Louisiana
(Angola), il tempo varia da 57 a 190 battiti al minuto.
Jeremy Deller
esplorerà il tem
a delle condizioni di vita e di lavoro nelle fabbriche, a partire dalla
fine del XIX secolo e fino ai nostri giorni, basandosi su materiali d’archivio.
Charles Gaines
presenta la sua nuova magistrale composizione originale per la 56. Biennale Arte,
tratta
dal corpus del suo lavoro più recente,
Notes on Social Justice
, una serie di disegni in grande
scala di partiture musicali di canti.
Mathieu Kleyebe Abonnenc
presenterà alla Biennale Arte un memoriale temporaneo alla musica
e alla personalità del musicis
ta, cantante e straordinario compositore afroamericano Julius
Eastman (1940
-
1990), il cui singolare e inimitabile contributo alla musica classica, contemporanea e
d’avanguardia sarà esposto nell’ARENA per tutta la durata dell’
Esposizione.
the TOMORROW
punt
erà l’attenzione su
Das Kapital
, non solo come ambito astratto di apparati
economici e logici, ma piuttosto come potenziale ricettacolo di storie e figure.
Nella 56. Biennale
Arte, t
he TOMORROW cercherà di immaginare i personaggi e le figure che potrebbero utilizzare il
repertorio di Marx nel contesto contemporaneo.
Tales on Das Kapital
è una ricerca che si propone di
interpretare teatralmente il
Capitale
attraverso la partecipazione
di soggetti non moderni. The
TOMORROW organizzerà
dei
seminari, da tenersi nei weekend, con l’obiettivo di investigare la
dimensione narrativa ed epica del testo di Marx.”
“
Le performance e le azioni dal vivo si svilupperanno nel Padiglione Centrale attra
verso
l’ARENA, all’interno della Biblioteca della Biennale, dove sarà consultabile
NOA (Not Only Arabic)
di
Mounira Al Solh
, una rivista periodica in edizione limitata fondata nel 2008, per una consultazione individuale da concordare su appuntamento. Duran
te la vernice, dal 6 all’8 maggio,
Lili Reynaud Dewar
e i suoi studenti daranno vita a una lettura, anche questa nella Biblioteca, di
una selezione di testi che coprono un arco di tempo che va dalla metà degli anni ’90 a oggi: analisi,
testimonianze, manif
esti approfondiranno temi come l’intimità, la vulnerabilità e la promiscuità
correlati all’epidemia di AIDS.”
“
A collegare le due sedi principali della Mostra (Giardini e Arsenale) sarà
Saâdane Afif
con
The Laguna’s Tribute: A Corner Speaker in Venice
, performance che si svilupperà all’inizio di Via
Garibaldi (lato Canal Grande). Sarà allestito uno
speaker
corner
locale che presenterà al pubblico
letture e canterà canzon
i scritte da amici dell’artista.”
“Anche
l’Arsenale sarà il palcoscenico di divers
e performance
, a cominciare dal nuovo
progetto di
Jennifer Allora
e
Guillermo Calzadilla
,
In the Midst of Things,
che coinvolgerà un coro
nell’interpretazione di un arrangiamento di
Die Schöpfung
(La Creazione) di Joseph Haydn.”
“Le Corderie ospiteranno
Theaster Gates
con la sua nuova installazione multimediale
Martyr Construction. L’opera affronta la questione del ripetuto smantellamento e della scomparsa
di numerose chiese appartenenti a quartieri con etnie afroamericane e ispaniche in tutti gli Stati
Uniti.”
PRESENTAZIONI SPECIALI
“Mentre il cardine di
All the World’s Futures
rimane un corpus assai ampio di nuove
opere
commissionate specificamente agli artisti per la 56. Biennale Arte
–
una selezione senza precedenti
di progetti qui esposti per la prima volta
–
l’Esposizione dedicherà particolare attenzione anche a
una rassegna di prospettive storiche realizzate d
a artisti viventi e non. Queste rassegne,
organizzate in forma di
piccole antologie
, spaziano da una serie di neon testuali
–
realizzata da
Bruce Nauman
tra il 1972 e l’inizio degli anni ’80
–
a un atlante della filmografia di
Harun Farocki
che comprende c
omplessivamente 87 film. La Biennale
Arte presenterà inoltre le opere di alcune
figure magistrali, tra le quali ricordiamo il fotografo
Walker Evans
, con un set completo tratto
dall’edizione originale di
Let Us Now Praise Famous Men
; il cineasta
Sergej
Ejzenstejn
; l’artista
multimediale
Chris Marker
; l’installation artist
Isa Genzken
; lo scultore
-
compositore
Terry
Adkins
; l’autore
-
regista
Alexander Kluge
; l’installation artist
Hans Haacke
; l’artista concettuale
Teresa Burga
; il performance artist
Fabio M
auri
; lo scultore
Melvin Edwards
; la pittrice
Marlene
Dumas
; l’artista
-
attivista
Inji Efflatoun
; il land artist
Robert Smithson
; la pittrice
Emily
Kngwereye
; il regista
Ousmane Sembène
; lo scultore
Ricardo Brey
; l’artista concettuale
Adrian
Piper
, e altri
pittori come
Tetsuya Ishida
e
Georg Baselitz.”
“
Questa raccolta di pratiche artistiche provenienti da Africa, Asia, Australia, Europa, Nord
e Sudamerica
costituisce
la ricerca di nuove connessioni nell’impegno con cui gli artisti indagano
la condizione umana, o esplorano idee specifiche e aree di produzione all’interno della loro opera.”
“The Invisible Borders Trans
-
African Project
è un’organizzazione fondata nel 2009 in Nigeria che riunisce artisti africani
–
soprattutto fotografi, scrittori e cineasti
–
con l’impegno e la
passione del cambiamento sociale, per riflettere sulla questione delle frontiere e sulle implicazioni
connesse nell’Africa del 21° secolo. Invisi
ble Borders presenterà
alla 56. Esposizione il suo
Trans
-
African Worldspace
, una panoramica della produzione fotografica e audiovisiva più recente e
attuale realizzata dalla piattaforma. Tale produzione sarà generata e inclusa nella presentazione
con una cadenza regolare, durante i sette mesi di apertura dell’Esposizione. Inoltre, il gruppo
presenterà nell’ARENA il documentario
Invisible Borders 2011, The Film, che sarà seguito da una discussione sullo stato delle cose nella scena dell’arte contemporanea
trans
-
africana e le idee
critiche poste al centro dell’attività.”
Abounaddara
è un collettivo anonimo di cineasti siriani che lavora su documentari estemporanei,
altrimenti conosciuto come “cinema di emergenza”, e che ha riflettuto a lungo sul diritto
all’
immagine. Il gruppo impiega un’estetica di disorientamento e
do
-
it
-
yourself
, autoproducendo i
propri film e distribuendoli online per evitare la censura politica e i costrittivi dettami
dell’industria dei media e dell’entertainment. Dalla sua fondazione, n
el 2010, Abounaddara ha
realizzato una serie di brevi documentari che celebrano la vita quotidiana della gente comune in
Siria. In seguito alla sollevazione popolare del marzo 2011, il collettivo ha iniziato a produrre un
breve film ogni venerdì, un’inizia
tiva tuttora in corso, realizzata grazie a una rete di cineasti
volontari che operano in segreto per motivi di sicurezza. Nell’ARENA della 56. Esposizione
Abounaddara presenterà ogni venerdì, in prima rappresentazione, un’installazione video di una
selezio
ne di film tratti dall’ampio corpus dei lavori già realizzati dal collettivo e anche una nuova
pellicola.
Biennale Sessions, il progetto per le Università
Si rinnova per il sesto anno consecutivo, e dopo il successo degli anni precedenti, il progetto
Biennale Sessions
che la Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione
nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie di Belle Arti. L'obiettivo è quello di
offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate p
er gruppi di almeno 50 tra
studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare seminari in luoghi di
mostra offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno.
Educational
Anche per il 2015 è prevista l’
attività Educational
che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle
scuole di ogni ordine e grado, delle università e delle accademie d'arte, professionisti, aziende,
esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative mirano a un coinvolgimento attivo dei pa
rtecipanti e
si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
L'offerta editoriale
Il
catalogo
della
Biennale Arte 2015
si compone di due volumi.
Il primo
descrive la
Mostra
Internazionale
attraverso un ampio saggio del curatore, articolato i
n capitoli che scandiscono le
biografie narrative degli Artisti invitati e le immagini delle loro opere.
Il secondo volume
è
dedicato alle Partecipazioni Nazionali e agli Eventi Collaterali. Una
guida breve
della Mostra
è lo
strumento indispensabile per la
visita contenendo informazioni su tutti gli Artisti, i Padiglioni
Nazionali e gli Eventi Collaterali. Il progetto grafico dell'Esposizione e dei prodotti editoriali
è
firmato da
Chris Rehberger
e dal suo studio Double Standards di Berlino.
Tutti i volumi
sono
realizzati da
Marsilio Editori.
La 56. Esposizione Internazionale d’Arte è realizzata anche con il sostegno di
Swatch
, partner della
manifestazione.
ENEL
main sponsor,
Japan Tobacco International
,
Vela
-
Venezia Unica, illycaffè
e
VEDE
-
Venice
Excellence Design
. Ringraziamenti a
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP,
Adecco e Ferrovie
dello Stato Italiane.
Si ringrazia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la
finanza pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo
sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione del
Veneto. Si estende il ringraziamento alla
Marina Militare
e
alle Soprintendenze veneziane.
Un ringraziamento va ai numerosi Donors, particolarmente importanti nella realizzazione della 56.
Esposizione.
In particolare i nostri ringraziamenti vanno a Okwui
Enwezor
e a tutto il suo team.
Grazie infine
a tutte le grandi professionalità della Biennale
applicate con grande dedizione alla
realizzazione e alla gestione della
Mostra
nei 6 mesi e mezzo di durata.
Ufficio Stampa Arti Visive della Biennale di Venezia
Tel. +39 041 5218-846/716
infoartivisive@labiennale.org
Vernice 6, 7 e 8 maggio 2015
Arsenale e Giardini
Riva dei Partigiani Venezia
Orario: 10.00 - 18.00
orario: 10.00 – 20.00 sede Arsenale – venerdì e sabato fino al 26 settembre
chiuso il lunedì (escluso lunedì 11 maggio, lunedì 1 giugno e lunedì 16 novembre 2015)
Biglietti d’ingresso Regular:
(tipologia di biglietto valido per un solo ingresso per ciascuna sede, Giardini + Arsenale, da utilizzare anche in giorni diversi e non consecutivi)
Intero € 25
Ridotto € 22
COOP, CTS, ISIC, ITIC, FAI, Touring Club, Cinema Più, Venezia Unica city pass (buono d’ordine servizi), Rolling Venice Card, Carta Giovani, ACI, Trenitalia con biglietto Frecciargento/Frecciabianca con destinazione Venezia (antecedente max. 3 gg.) e soci CartaFRECCIA
Ridotto € 20 (over 65, militari, residenti Comune di Venezia, su presentazione di un biglietto del 43. Festival Internazionale del Teatro, del 59. Festival Internazionale di Musica Contemporanea e dell’abbonamento alla 72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica)
Studenti / Under 26 € 15 (con tessera o libretto universitario e con carta d’identità)
Ridotto € 15 Biennale Card Gold e Platinum
Formula Family € 42 (2 adulti + 1 under 14 + 14 € ogni biglietto aggiuntivo under 14)
Gruppo adulti € 16 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Gruppo studenti scuole secondarie € 10 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Gruppo studenti università € 14 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Gruppo studenti università convenzionate € 20 (min. 50 persone, prenotazione obbligatoria, il biglietto/accredito dà diritto a visitare entrambe le sedi espositive per 3 giorni consecutivi)
Ingresso gratuito: fino a 6 anni (inclusi), accompagnatori di invalidi
Sono ammessi animali al guinzaglio di piccola taglia nell'area verde dei Giardini