Sammarcanda Project. Il progetto consiste di 4 installazioni (Volumes:Water, Se la liberta' avesse un peso, Tombini: Infanzia, Trap) e 4 performances (Unrestrainable Faith o Fede Incontrollabile, Flag: EU, Presumption of Innocence, Motherhood).
a cura di Gianluca Marziani
Samarcanda project nasce da un’idea elaborata dall'artista Matteo Peretti (Roma, 1975). Il progetto intende porsi come un crocevia di conoscenza sulle strade dell’arte: prenderà inizio dagli spazi dell’Isola della Certosa di Venezia, dove durante il periodo della Biennale (7 maggio-22 novembre 2015) verrà presentata l’opera Volumes:Water (già selezionata tra le opere finaliste del Premio Arte Laguna), per poi proseguire negli spazi tra i Giardini e l’Arsenale dove avranno luogo, nel corso del weekend di apertura della kermesse dell'edizione 2015 della Biennale di Venezia (6-10 maggio 2015), le performances e le altre installazioni del progetto. Inoltre, il progetto Samarcanda si inserirà all’interno della doppia retrospettiva dedicata all’artista a cura di Gianluca Marziani, dal titolo L’Ironia del Sapere volume uno e Volume due, che si svolgerà tra Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto (27 giugno-27 settembre) e Palazzo delle Arti, PAN di Napoli (8 luglio-30 luglio).
La città di Samarcanda, tra le più antiche al mondo, nacque come punto d’incontro tra culture differenti, data la sua particolare collocazione geografica al centro della via della Seta, la più importante via commerciale di terra tra l'Asia e l'Europa. Come l'antica Samarcanda, il progetto omonimo incarna una sorta di padiglione itinerante che, come le carovane che trasportavano la seta e altri beni preziosi nei tempi più antichi da una parte all'altra del mondo conosciuto, porterà l'arte in differenti punti della città, a contatto diretto con culture e situazioni eterogenee per creare scambi e sinergie sempre nuovi.
Il progetto consiste di quattro installazioni (Volumes:Water, Se la libertà avesse un peso, Tombini:Infanzia, Trap) e quattro performances (Unrestrainable Faith o Fede Incontrollabile, Flag:EU, Presumption of Innocence, Motherhood) caratterizzate, ad eccezione di Water, unica installazione fissa, dal fatto che verranno dislocate in punti diversi della città e saranno mobili, in grado di comunicare con i contesti più variegati della città. Attraverso l'interazione con gli spettatori, le opere e le performance del progetto intendono porre le basi per una riflessione, tanto artistica quanto più ampiamente sociale, sull'uomo e sulla condizione umana globalmente intesa.
L'opera dal titolo Volumes:Water è un'installazione composta in due parti: da un lato un cubo di due metri composto da 292 cassette contenenti 1764 bottiglie per un totale di 1323 litri di acqua minerale, dall’altro, a poca distanza, un fusto industriale contenente 55 galloni ovvero 208 litri di acqua potabile.
L'opera intende riflettere sull'importanza di un elemento particolare, l'acqua, fondamentale alla sopravvivenza umana: il cubo composto dalle cassette è equivalente al consumo medio annuale di una famiglia di quattro persone in Italia, mentre il fusto contiene un quantitativo d'acqua pari al consumo medio annuale di una famiglia di tre persone nella Repubblica democratica del Congo.
L'opera in questione propone una ponderazione più ampia, seppure non esclusiva, circa determinate implicazioni sociali e politiche: si colloca nell'alveo della produzione globale dell'artista per il suo utilizzo di materiali eterogenei tratti dal vivere quotidiano che, decontestualizzati dai propri riferimenti originari e successivamente riassemblati tramite un attento lavoro formale e in chiave talora ironica, creano inedite sinergie in grado di suscitare una più attenta riflessione da parte dello spettatore; un intento educativo che si propone di interrogare le nostre convinzioni di fondo, per migliorare sia il pensiero individuale che quello collettivo.
Water è stata selezionata tra le opere finaliste del concorso Premio Arte Laguna, tra i premi più prestigiosi a livello nazionale ed internazionale, presentata nella mostra appositamente allestita dal 21 marzo al 5 aprile presso gli spazi delle Nappe all'Arsenale di Venezia, verrà in seguito esposta negli spazi dell'Isola della Certosa durante tutto il periodo della Biennale di Venezia (7 maggio-22 novembre) e al museo PAN di Napoli (8-30 luglio 2015) in occasione della retrospettiva dedicata al lavoro dell'artista.
Inaugurazione 7 maggio
Isola della Certosa - Venezia