Venire alla Luce. Le opere della giovane artista sono caratterizzate dall'interazione tra pittura e psicologia. In mostra i Ritratti Emotivi e rielaborazioni di fotogrammi del cielo.
a cura di Fortunato D'Amico
La galleria Fabbrica Eos riprende la stagione espositiva con l’organizzazione di tre mostre personali che si susseguiranno da maggio a luglio, in concomitanza con l’ EXPO a Milano.
Il primo appuntamento è con la giovane artista Raluca Andreea Hartea nella cui ricerca confluiscono i due aspetti principali della sua formazione: le opere, infatti, sono caratterizzate dall’ interazione tra arte visiva e psicologia. Sarà presentato il progetto “Ritratti Emotivi” che Hartea sta sviluppando e che prevede il coinvolgimento finale di circa 40 artisti contemporanei oltre la possibilità per chiunque di farne esperienza personale; il “Ritratto emotivo” (“Emotive Portrait”), tecnicamente tempera su mdf, è infatti un’opera che nasce dal rapporto diretto tra l’artista e la persona rappresentata; è il risultato di un incontro e precisamente di un’intervista nella quale, attraverso l’uso della tecnica dell’ipnosi, vengono portati alla luce i tratti interiori della persona associati a colori ed i suoi ricordi vengono proiettati all’esterno.
Dietro ad ogni colore scelto si cela infatti un’esperienza e la parte emotiva ne individua tra tutte una più significativa; il colore che ne è associato sarà quello assegnato allo sfondo dell’opera stessa; gli altri elementi risultanti sono la dimensione del quadro, che riflette l’idea che il soggetto ha del proprio ego e la scelta di una delle proprie impronte digitali.
Saranno esposti a completamento della presentazione i Ritratti emotivi di Luca Pignatelli, Luca Vitone e del maestro Michelangelo Pistoletto.
In mostra, inoltre, le opere più recenti: rielaborazioni di scansioni dell’Universo nelle ventiquattro ore e di fotogrammi che catturano istanti temporali del cielo; l’alternarsi continuo tra la luce ed il buio, la notte ed il giorno in queste immagini rappresentano, nella poetica di Hartea, un interessante parallelo tra le attività mentali dell’inconscio e quelle del conscio e suggeriscono inoltre corrispondenze tra l’universo interiore e quello esteriore.
Il lavoro di Raluca Andreea Hartea, si avvale dell’applicazione di regole e strumenti derivati dal mondo della psicanalisi e rispecchia la condizione a cui è giunta la sua ricerca, osservando le dinamiche interiori del Sé. “Venire alla Luce” è quindi una mostra che propone soluzioni tematiche diverse a raccontare lo stesso soggetto: l’inconscio. Ma come suggerisce il curatore, Fortunato D’amico, la missione affidata a questi lavori sarà stata raggiunta se “ l’osservatore si sentirà stimolato ad approfondire l’esplorazione dell’inconscio […] e accetterà di esaminare se stesso sotto una nuova luce”.
Dopo questo appuntamento Fabbrica Eos organizzerà altre due mostre personali: quella di Barbara Nicoli a cura di Manuela Gandini (co-prodotta con la 29 Artsinprogress London) dal 11 giugno 2015 e quella di Sonja Quarone, a cura di Fortunato D’Amico, dal 2 luglio 2015.
Inaugurazione 12 maggio ore 18.30
Fabbrica Eos
piazza Baiamonti, 2 Milano
lun- ven 10-19
ingresso libero