Noli me tangere / Ama. Gli artisti interpretano, in modo assolutamente autentico e indipendente, il corpo e il suo essere umano, in tutte le sue pieghe, dettagli e perfezioni.
Sabato 30 Maggio 2015, la Pinacoteca d’arte contemporanea di Gaeta inaugura una mostra che ribadisce l’essenza della pittura e, attraverso un codice antico, racconta il tempo attuale. Gli artisti Mauro Maugliani e Carlo Alberto Palumbo interpretano, in modo assolutamente autentico e indipendente, il corpo e il suo essere umano, in tutte le sue pieghe, dettagli e perfezioni, in tutta la sua realtà e trascendenza. La potenza espressiva di questa pittura, intrappola la visione estatica nella sospensione dell’irraggiungibile, in quella intoccabile dicotomia vita/morte, sacro/profano.
L’inafferrabile diventa il punto di contatto delle due distinte cifre stilistiche di Maugliani e Palumbo, che partono entrambi dal realismo per arrivare alla metafisica pittorica; in un processo che, se per Palumbo affonda le radici nelle figurazioni di certa pittura simbolista dell’Europa di secondo Ottocento, per Maugliani giunge al cuore della metafora del sublime, delineando un enigma impossibile da descrivere.
Mauro Maugliani
"Noli me tangere" narra l’evocazione di un divieto, il gesto del toccare, la seduzione tattile della materia, il corpo che diviene reliquia dello sguardo. La pittura di Mauro Maugliani incarna un simile intreccio attraverso la perfezione tecnica di ogni minuzioso dettaglio fisionomico rappresentato, esegesi di una profonda lettura dell’uomo, come essere trascendente che detta le regole di un contatto che è esente da qualsiasi forma riconducibile al reale.
dal testo critico di Alessia Carlino
Carlo Alberto Palumbo
"Ama" è un ciclo pittorico dove le tele si inscrivono, l’una in rapporto all’altra, l’una all’altra sommandosi, in un racconto unitario; una scoperta di sé e un’agnizione che avvengono pelle a pelle, che abbisognano della concretezza dei corpi. Simulacri (…) i corpi, recuperati e ri-posseduti come valori residuali ancora umani in un deserto disumano stipato di disvalori; la fisicità dell’eros per raccontare l’umanità dell’amore, riflessa nello specchio nella morte.
dal testo critico di Marcello Carlino
Maugliani e Palumbo hanno già esposto nella Pinacoteca di Gaeta, durante diverse collettive e, con la mostra oggi dedicata ai due artisti, si chiude così un ciclo di collaborazioni e un progetto di ricerca condotto dall’associazione 900 che, con coerenza e sensibilità, cura la programmazione della Pinacoteca.
INFO
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Inaugurazione 30 maggio ore 19
Pinacoteca Comunale d'Arte Contemporanea Giovanni da Gaeta
via De Lieto, 2 Gaeta
tutti i giorni, lun chiuso 17-22. Sab e Dom aperto anche 11-13
ingresso libero