From Cage
dal 16/4/2004 al 25/4/2004
Segnalato da
16/4/2004
From Cage
Teatrino di Villa Gonzaga, Olgiate Olona (VA)
''Our intention is to affirm this life, not to bring order out of chaos…'' Un tribute to Cage che e' una conferma della vitalità di un pensiero che continua ad essere fecondo. Mostra collettiva.
Fluxus Artisti Contemporanei
Our intention is to affirm this life, not to bring order out of chaos…
Vi sono individualità in grado di rappresentare un’epoca; per questo accompagnano l’esistenza dando senso a chi tenta a sua volta di viverla ponendo ad essa interrogativi, John Cage, (1912-1992) è innegabilmente fra queste. Il suo pensiero, le sue sperimentazioni, non cessano di essere infinitamente innovativi, punti di riferimento anche per tutti quegli artisti visivi che hanno fatto della ricerca una pratica inquieta. Così le indagini, la musica di Cage, si connotano come dati di portata epocale, capaci di far ancora oggi apparire, certe sperimentazioni contemporanee irrimediabilmente accademiche. Dopo l’avvio alla composizione impartitogli da A. Schonberg, distinsero l’attività di Cage, l’assimilazione del Buddismo Zen con il filosofo D. T. Suzuki e dell’estetica indù nell’apprendimento dell’opera di A. K. Coomaraswamy e R. Guenon, la frequentazione di M. Duchamp e M. Cunnigham, l’incontro nel 1949 con Boulez e Schaeffer, la realizzazione, nel 1952 di un mixed-media event, il primo happening, l’amicizia con Rauschenberg e J. Johns, i lavori sperimentali con l’impiego della divinazione degli I-Ching nell’incontro tra Oriente e Occidente; riferimenti divenuti topici delle ricerche culturali delle neoavanguardie a partire dagli anni cinquanta del secolo appena concluso e tutt’oggi imprescindibili.
Ipotesi teoriche del lavoro di Cage, che consideravano tutte le associazioni razionali che la nostra mente effettua stabilendo delle relazioni in accadimenti, e il convincimento che vi sia una logica in ciò che accade, come concezioni estremamente semplici in rapporto a ciò che realmente avviene e che non facciano che minimizzare l’effettiva natura di ciò di cui si sta facendo esperienza, comportavano, nel lavoro di Cage, la conseguente metodica prassi dell’irruzione dell’aleatorio, dell’indeterminato, dell’indefinito, della variabilità , del non convenzionale, del caso, dell’alogicità , dell’unicità e irripetibilità degli accadimenti, sino all’affermazione, in 4’33’’, dell’asistematicità della vita nel silenzio, e hanno sotteso la definitiva cancellazione di ogni pretesa di oggettività ed il distacco definitivo da ingombranti soggettività - responsabili entrambe delle catastrofi del secolo - con effetti espressivi inusitati e non solo per l’arte.
Questo tribute to Cage con opere di J. Cage, da Fluxus di G. Chiari, A. Hansen, W. Vostel, D. Spoerri, e opere di artisti contemporanei quali: A. Bonoli, M. Corona, D. D’Oora, A. Fettolini, A. Morandi, A. Nakamya, G. Orazio, G. Pellegrini, L. Scarabelli, F. A. Ukrufi, A. Verdi, è una conferma della vitalità di un pensiero che continua ad essere fecondo.
Non è detto che guardando nel nulla della nostra epoca non si possa scorgere ancora un tutto: è probabile invece che la sua quotidianità possa risultare ancora banale e bannale, per la semplice ragione che, dopo Cage, non sempre l’arte e stata all’altezza della sua contemporaneità .
Marginalia: accidentalmente le composizioni musicali di J. Cage, alla nostra sensibilità , risultano, lo diciamo senza nascondere la nostra inadeguatezza, di una straordinaria, inarrivabile, enigmatica bellezza; nel tempo delle contrapposizioni, la musica di Cage non e mai stata nichilista così come non ha mai inteso essere propositiva, essa, avendo nell’assenza, approssimata l’essenza del fluire della vita, non può che essere bella in sé.
Domenico D'Oora
Teatrino di Villa Gonzaga
via L. Greppi, 4
Olgiate Olona (VA)
0331- 640369