EASTanbul WESTanbul. Tele, disegni e collage
"Il lavoro di Babi Badalov si materializza dagli scontri culturali che testimonia nel suo spostamento tra geografie e lingue diverse. Apolidia, proveniente dell'Azerbaijan, paese nei confini tra l'occidente e l'oriente, tra post-comunismo e neo-capitalismo, il suo lavoro e' un piano d'articolazioni di situazioni di cultura. Calligrafie, immagine, oggetti, suoni e sogni, conformano il palinsesto di una Babilonia frammentata e stressata geopoliticamente. Il suo tragitto e' una critica constante all'omologazione culturale che frantuma in pezzi uguali l'eterogeneita' della vita. Il progetto proposto per CARico MAssimo, prevede un intervento pittorico a muro, tele, disegni e collage, articolando una critica a quest'omologazione culturale e all'abuso nei sistemi di legittimazione artistica. Spesso, nella frontiera tra l'Oriente e l'Occidente, la cultura opera come uno strumento per la diplomazia politica e clientelare. Di fronte a questo sterile status quo, Badalov propone un'esplosione di diversita' dialogica - ai limiti tra calligramma e slogan, poesia e politica - nell'unico linguaggio comune che tutti possono capire, la liberta' che rappresenta l'espressione artistica" (Juan Pablo Macias). Inaugurazione sabato 6 giugno ore 18.30.