Segno e Materia. La materia cromatica, appositamente limitata nelle sue varianti (quasi solo bianco, nero, rosso, ocra), definisce superfici, estensioni, spessori del corpo pittorico.
Massimo Viretti appartiene con tutta evidenza all'area informale, che
ha mantenuto la sua vitalità ben oltre i limiti cronistici.(...)
Una funzione strutturante non secondaria ha la materia cromatica,
appositamente limitata nelle sue varianti (quasi solo bianco, nero,
rosso, ocra), che definisce superfici, estensioni, spessori del corpo
pittorico, cioè il territorio con le sue principali articolazioni;
peraltro la compattezza satura del corpo viene graffiata, ferita da
accidenti di varia natura che ne rivelano la struttura discontinua, ma
, ancora, ordinata. Analogamente, per certi aspetti, funziona la carta:
non solo la superficie cartacea, ma i frammenti ritagliati o strappati
che vi si giustappongono.(...)
L'unità dell'opera complessiva non consiste tanto in una dichiarata
coerenza di stile, quanto nella persistenza del tema materiale e
nell'energia sottesa.
Perciò la luce è un tema costante nella pittura di Viretti, una luce
che parte da lontano e filtra attraverso sipari interposti facendo
corpo con le materie interessante. E' la luce - le sue quantità,specie,
articolazioni - a costruire lo spazio illusorio, che, dal campo dove si
depositano le materie e i gesti, dilaga riattizzando le materie e i
gesti.
Anche questo permette a Massimo di costruire l'immagine, di
architettarla pur essendo il suo lessico di eredità informale, e di
restare peraltro rigorosamente fuori dalla rappresentazione, anche solo
evocative, di figure antropomorfe.(...)
La figura è proprio lo spazio, anzi i percorsi che ne sperimentano la
consistenza, la densità, la profondità.
Pino Mantovani
Inaugurazione: mercoledì 10 giugno dalle ore 18.00
Mutabilis associazione
via dei Mille, 25/c Torino
mar-ven 15.30-19.30, sab 10.30-13 e 15.30-19.30, chiuso dom e lun
ingresso libero