Giacomo Guidi Arte Contemporanea
'Roma II' presenta un lavoro di grandi dimensioni, site-specific di Ulrich Hakel. 'Andy Warhol's dust' e' la mostra fotografica di Gerald Bruneau. 'Layers' presenta una serie di opere inedite all'interno dell'Alchemy Room di Edoardo Dionea Cicconi. Duskmann in 'Prelude' attraverso la fotografia evidenzia porzioni di realta'. In Drawings, Maurizio Donzelli riflette sui temi dell'immaterialita' e della temporalita' dell'immagine.
Ulrich Hakel - Roma II
Giacomo Guidi è lieto di presentare ROMA II, prima personale in galleria di Ulrich Hakel (Monaco, 1973).
La mostra presenta un lavoro di grandi dimensioni, site-specific, tramite cui sarà possibile esplorare l'universo dell'artista. Il lavoro di Hakel è caratterizzato dal dialogo interdisciplinare: combinando elementi pittorici e scultorei, prendono vita opere che sono bassorilievi, sculture e dipinti al tempo stesso. Le cardobards sono composte da cartoni colorati, acciaio galvanizzato, tavole, colla e chiodi organizzati su livelli, collocandosi così tra il collage, il dipinto e la scultura e permettendo una forte e diretta esperienza visiva. Il processo di produzione dell’opera gioca un ruolo più importante dell’opera finita che permette una transizione diretta dalla produzione alla percezione e interpretazione. Ciò che rivela l’opera sono livelli della realtà che vanno oltre l’oggetto estetico ma che si rivelano solo attraverso la propria forma. La ricerca artistica di Ulrich Hakel si muove liberamente tra figurazione e astrazione, tra arte classica e cultura pop. Ecco quindi che il classico viene rielaborato in chiave astratta anche attraverso l’uso di colori accesi caricando di potere visivo le opere.
Ulrich Hakel nasce a Monaco nel 1973. Attualmente vive e lavora a Berlino. Si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco (1995 – 2001) – Master class Prof. Olaf Metzel.
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Gerald Bruneau
Andy Warhol's Dust
Giacomo Guidi è lieto di presentare Andy Warhol's dust, mostra fotografica a cura di Agnieszka Zakrzewicz. Il sottile filo di scambio di esperienze creative e di vita che unisce il fotografo “ritrattista" Gerald Bruneau e il padre della Pop Art per la prima volta viene raccontato in una mostra fotografica "Andy Warhol's dust" (La polvere di Andy Warhol) a cura di Agnieszka Zakrzewicz, nella galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea a Roma, dal 10 Giugno al 30 Agosto 2015. Nella Hallway della galleria saranno esposte otto fotografie scattate nel periodo tra 1978 e 1988. Gerald per due anni (1978-80) ha fatto “l’operaio” della Factory di Andy Warhol, e da questo periodo provengono due scatti del “maestro” mentre dipinge da solo. Nel 1982 Bruneau tornò da Warhol per fotografarlo. I suoi ritratti hanno la magia del realismo pittorico dei dagherrotipi degli anni Quaranta del 1800, che ritraevano gli uomini in un atteggiamento di sicurezza e dignità che derivava loro dal raggiunto status sociale: Andrew Warhola (il suo nome originale) seduto sulla sedia, serio e solenne. Un’inquadratura che ne mostra la figura intera in una sequenza psichedelica. Un ritratto quadruplo a mezzo primo piano, virato in blu, che richiama il “Self Portrait“ del 1963. Un campo totale dove in una grande stanza buia la faccia chiara e il parrucchino grigio del soggetto fotografato diventano un forte contrappunto. In queste tre opere il ritrattista francese è riuscito a catturare l'aura di Andy Warhol per la quale così tanti volevano sempre pagare molto. Dopo la morte del padre della Pop Art nel 1987, Gerald è tornato a fotografare la sua casa e gli oggetti di sua proprietà venduti poi all'asta da Sotheby's. Questa serie è diventata oggi preziosa perché ci riporta nell'intimità warholiana: la camera da letto di Andy, il salotto della sua casa con i quadri di pittori contemporanei famosi, un cavalluccio di legno che teneva in scantinato; anche uno slide show life col fotoreportage di Bruneau sul Chelsea Hotel e sul nightclub Tunnel di New York degli anni Ottanta. Edoardo Dionea Cicconi ha supervisionato l’editing fotografico e collaborato artisticamente al progetto. In occasione della mostra Andy Warhol’s Dust è stato realizzato un vinile dalla band The Language come sonorizzazione per le foto inedite dell’artista Gerarld Bruneau.
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Edoardo Dionea Cicconi
Layers
Giacomo Guidi è lieto di presentare Layers, la mostra personale in galleria di Edoardo Dionea Cicconi. Si muove tra simbolismo e psichedelia la ricerca artistica di Dionea che presenta una serie di opere inedite all’interno dell’ Alchemy Room, spazio espositivo dedito alla ricerca. Le farfalle, soggetto delle opere ed emblema di bellezza e caducità, vengono catturate in diversi luoghi del mondo, e private, ante tempo, della loro vita fugace mettendo in atto un sacrificio: eternizzare la loro bellezza con la morte. Attraverso teche in vetro e fotografie su lastre trasparenti Dionea rappresenta sotto forma visiva il suo universo tramite la stratificazione, leitmotiv delle opere. Veri insetti vengono posizionati creando, attraverso la stratificazione dei fogli in vetro, effetti caleidoscopici che rimandano, insieme alle dimensioni delle teche, a una geometria quasi mai casuale, quella della natura, raffigurata anche nella geometria sacra. Le opere rappresentano un mondo, dentro una teca o uno scrigno, in cui un insetto è il punto tridimensionale che si distingue all’interno dello spazio.
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Duskmann
Prelude
Giacomo Guidi è lieto di presentare la prima mostra di DUSKMANN. DUSKMANN nasce da un movimento di persone che, unite dalla stessa visione di stile, creano un mondo trasversale che unisce arte e design. Attraverso la fotografia si evidenzia una porzione di realtà in cui viene svelato un mistero. La natura è fonte di ispirazione e diventa, come missione, una continua ricerca al simbolismo. La sala è un’installazione dove i quadri vengono assemblati, in modo da formare incastri a parete, con la consapevolezza che possono essere anche scomposti. La magia dell’unione tra elementi, la sua possibile divisione. Tutte le linee nascono in modo radiale dalla stessa radice, una forza energetica esplosiva e creativa. Big bang.
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Maurizio Donzelli
Drawings
Giacomo Guidi è lieto di presentare Drawings, la mostra personale in galleria di Maurizio Donzelli. Il disegno, tecnica con cui l’artista ha realizzato le opere in mostra, è lo strumento intellettuale e tecnico che permette la riflessione artistica e filosofica sui temi dell’immaterialità e della temporalità dell’immagine, della trasfigurazione e della trasformazione. Gli elementi poetici del lavoro di Donzelli sono da sempre concentrati su alcuni punti focali del processo artistico: il disegno, la rivelazione dell’immagine, l’ineluttabilità dell’osservatore nella definizione dell’opera e la relazione tra luce e colore. Negli acquerelli prende vita un segno mobile, fluttuante, che si espande sovrapponendosi a se stesso lungo tutta la superficie del foglio, facendo perdere così allo spettatore ogni idea di centralità dell’opera; in altri soggetti i disegni sembrano comporsi di gocce di colore puro, che si condensano concentrandosi sulla carta, generando nell’accostamento tra l’una e l’altra forma, nuove e inedite immagini. A proposito di disegno si ricordano le performance della sua Macchina dei disegni che tra il 1999 e il 2004 sono state ospitate in varie città italiane, in Germania e negli Stati Uniti; la performance intitolata Il contorno delle cose presso la GAMeC di Bergamo, 2003; la mostra intitolata La natura delle cose a cura di Francesco Poli alla galleria Caterina Tognon di Venezia, 2009. Maurizio Donzelli è nato nel 1958 a Brescia, dove vive e lavora. Ha insegnato per sette anni Teoria della percezione, Psicologia del colore, all’Accademia NABA di Brescia. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni tra cui: Spettacolo di niente, Mazzotta, 2003, stampato in occasione della sua omonima mostra presso la Calcografia Nazionale di Roma, a cura di Luigi Ficacci; Lo sguardo del disegnatore, edizioni l’Obliquo, 2003; Metamorfosi, Mousse Publishing, 2012; Maurizio Donzelli, Shin edizioni, 2014
Inaugurazione ore 18.30
Giacomo Guidi (nuova sede)
largo Cristina di Svezia, 17 Roma
Aperto dal martedì al sabato 10.30 - 13.30 | 15.00 - 19.30
ingresso libero