VisionQuesT contemporary photography
Other Places. I due artisti sono legati al tema del paesaggio ed entrambi, con mezzi differenti sia per tecnica sia per contenuto, affrontano questo tema 'storico' della Fotografia in modo particolare e innovativo.
VisonQuesT Contemporary photography presenta, come ultimo progetto di fine stagione, “Other Places” di Mario Daniele e Marco Maria Zanin. I due artisti sono legati al tema del paesaggio ed entrambi, con mezzi differenti sia per tecnica sia per contenuto, affrontano questo tema “storico” della Fotografia in modo particolare e innovativo, staccandosi dagli schemi, scavando oltre quello che vediamo e facendoci entrare in luoghi dove i paesaggi continuano oltre i margini della fotografia.
Mario Daniele con “Quel sentiero per il lago” ci conduce subito a uno spazio aperto, a una vastità non precisamente misurabile, dove l’uomo sente il potenziale eterno della natura. È un sentiero quasi non visibile, più esistenziale che fisico, che porta in un posto connotato soggettivamente e non in un luogo. Osserviamo delle piccole porzioni di terra bagnata da grandi laghi, dove anche noi spettatori ci confrontiamo con il nostro sguardo, dove il soggetto non è il singolo: il lago, la persona o la terra, ma la loro relazione.
Marco Maria Zanin sviluppa la sua ricerca progetto “Sicilia” nell’analisi e confronto tra due poli : da una parte ciò che appartiene al mondo dalle radici e dall’altra i fenomeni delle sovrastrutture dell’epoca contemporanea.
Come un vecchio emigrante, alla ricerca delle sensazioni provate da generazioni che lasciavano il Veneto in cerca di fortuna, Zanin prima parte per il Brasile, poi decide, accettando una proposta, al tempo stesso una sfida, di spostare il suo interesse verso sud. Attraversa il mare e parte per la Sicilia dove realizza questo lavoro, ancora una volta affrontando la storia di una terra dura, contadina, dove ritrova gli stessi temi e gli stessi elementi che hanno caratterizzato la sua ricerca.
Entrambi gli artisti ci suggeriscono che non ha importanza sapere dove siano questi posti, perché essi sono dappertutto, dentro e fuori, archetipi di un possibile paesaggio spirituale, tappe di un “atlante delle emozioni”, sono appunto “altri luoghi”.
Schede tecniche
Mario Daniele “Quel Sentiero per il lago”
Stampe Fine Art Giclée - carta cotone Museum Hahnemuhle
dibond, cornice in legno, plexiglass
cm 60 x 80, cm 101 x 180, cm 80 x 110, cm 60 x 101
edizione di 7 esemplari + 1 p.a.
Marco Maria Zanin ”Sicilia”
Stampe ai pigmenti di colore su carta cotone Canson
dibond e cornice in legno
cm 100 x 125
Edizioni di 5 esemplari
Biografie
Mario Daniele,
Dal 2006 inizia le sue ricerche sul tema del paesaggio. Nel 2008, con la serie Océan, dedicata all
coste atlantiche della Francia, riceve il primo premio al LuccaPhotoFest; in concomitanza con i
festival, la serie viene esposta a Palazzo Guinigi (Lucca). Nel 2010, durante il SI Fest a Savignano, il lavoro Inverno, realizzato tra le colline innevate delle Langhe, è visto e apprezzato dal
collezionista Fabio Castelli. Da quell'incontro nasce l'invito a partecipare, l'anno successivo, alla prima edizione di MIA Fair (Milan Image Art Fair) di cui Castelli è ideatore e direttore artistico. La ricerca sul paesaggio continua con Quel sentiero per il lago, indagine poetica sui laghi alpini e le montagne, cheviene presentata a MIA Fair 2013. In parallelo, dal 2010 porta avanti la serie Nei musei, dedicata amomenti di vita all'interno di spazi museali.Il suo lavoro è rappresentato da diverse gallerie in Italia all’estero. Ha partecipato a numerose fiere d’arte e fotografia, tra cui The Others a Torino, MIA Fair a Milano, ArtVerona, Off-Contempory Art Fair a Bruxelles, Catlog e Fotofever a Parigi.
Marco Maria Zanin
Nasce a Padova nell'ottobre 1983.
Umanista eclettico, si laurea prima in Lettere e Filosofia e poi in Relazioni Internazionali, ottenendo un master in psicologia. Sviluppa contemporaneamente l'attività artistica, e compie numerosi viaggi e soggiorni in diverse parti del mondo, mettendo in pratica quell'esercizio di 'dislocamento' fondamentale per l'analisi critica dei contesti sociali, e per alimentare la sua ricerca tesa a individuare gli spazi comuni della comunità umana.
Mito e archetipo come matrici sommerse dei comportamenti contemporanei sono il centro della sua indagine, che si snoda sull'osservazione della relazione tra l'uomo, il territorio e il tempo.
Sceglie come strumento privilegiato la fotografia, che è spesso usata mescolando tecniche diverse e superando i confini di altre discipline artistiche, come l'installazione e la scultura.
Vive e lavora tra Padova e San Paolo del Brasil
Inaugurazione 11 giugno ore 18
VisionQuesT gallery
piazza Invrea, 4 r Genova
mer-sab 15.30 - 19.30 e su appuntamento
ingresso libero