L'azienda come oggetto d'arte. Un'esposizione volta a valorizzare la relazione tra il mondo del business e la creativita' artistica insieme al lancio di una nuova piattaforma di crowdsourcing.
“Il buon business è l’arte migliore”
Andy Warhol
La
Galleria n
azionale
d’
arte m
oderna
e contemporanea
, in collaborazione con
pptArt,
prima piattaforma di
crowdsourcing di arte,
e con LUISS Creative Business Center,
ha lanciato un invito
ad artisti e aziende
per
un’esposizione sul tema
Corporate Art
volta a valorizzare la relazione tra il mondo del business e la creatività
artistica.
L’obiettivo dell’esposizione
è
quello di recuperare la tradizione di collaborazione e interazione tra
i due mondi
,
valorizzando i
segnali recenti
di una riscoperta delle potenzialità artistiche all’int
erno dei processi di marketing,
responsabilità sociale e
comunicazione aziendale.
Molte
aziende
hanno risposto all’appello
selezionando
una o più
collaborazioni con il mondo dell’arte
aventi
per oggetto la Mission o la Corporate Image aziendale
.
La G
alleria
, in collaborazione con pptArt,
ha
selezionato
le proposte in base
al valore artistico e alla r
ispondenza dell’opera d’arte
con il DNA
dell’impresa,
escludendo opere commissionate in
un’ottica di mecenatismo che non hanno legami con l’immagine aziendale.
Tra le proposte selezionate segnaliamo le seguenti:
artisti storici italiani:
-
L’immagine aziendale di
Esso
nelle opere di
Afro Basaldella
,
Paolucci,
Santomaso, Vespignani
-
Le opere realizzate da
Guttuso, Mafai, Guzzi
per arredare il caffè
Strega
di Via Veneto
dove nacque il
Premio Strega
-
Bacardi Martini
con due cartelloni pubblicitari di
Cappiello
e
Riccobaldi
artisti contemporanei internazionali
-
Tre opere realizzate
dall’artista neo-pop americano
Romero Britto
per
Absolut Vodka
-
Due gift card realizzate da
Peter Max
per
American Express
-
“The Turbine” del Corporate Artist inglese
David Harber
artisti contemporanei italiani
-
Una
Vespa
personalizzata dall’artista torinese
Ugo Nespolo
, realizzata in occasione della mostra “La Vespa
e il Cinema” organizzata dalla Fondazione Piaggio
-
American Express
con un’opera di
Gianluigi Colin
-
Cappelli di Borsalino
dipinti a mano dall’artista
Willow
-
Una scultura luminosa di
Marco Lodola
per
Fabbri
-
Una Vespa dell’artista neo-pop
Marcello
Reboani
, ideatore del concetto dei
Must
-
Have
Tra le aziende partecipanti:
American Express, Bacardi
-
Martini, Banca Ifis, Caffarel, ESSO, Perfetti,
Piaggio, Poste Italiane, Sisal, Strega
Alberti
, Telecom
Italia.
Arte e business: un rapporto di amore-odio lungo un secolo
Nel pieno del fermento artistico degli anni 60, all’apice di un rapido sviluppo economico che aveva portato gli
Stati Uniti a diventare la prima potenza mondiale, Andy Warhol esprimeva l
a sua critica della società dei consumi
riproducendo in serie scatole di zuppa e confezioni di Corn Flakes. Avendo costruito il suo successo personale
sui meccanismi dei mass
-
media, Warhol sapeva apprezzare e riconoscere la complessità del mondo aziendale
tanto da affermare di aver iniziato la carriera come uno dei tanti “commercial artist” e di averla finita come
“business artist” di successo.
Prima della Pop Art, già all’inizio degli anni 20, in un contesto pervaso dall’entusiasmo per la nascente società
dei
consumi e dalla ventata di creatività che la comunicazione aziendale stava introducendo nel mondo dell’arte, il
manifesto dada di Tristan Tzara affermava provocatoriamente che “anche la pubblicità e gli affari sono elementi
poetici”.
Una parabola, qui
ndi, che si apre con l’entusiasmo dada e futurista per il mondo della pubblicità e si chiude,
mezzo secolo più tardi, con la Pop Art e la sua feroce critica della massificazione e del livellamento sociale.
Spenti ormai i fuochi e le passioni intorno alla società dei consumi e al sistema produttivo, oggi l’impresa è
tornata ad essere una scatola fredda e impersonale, relegata al ruolo di mecenate passivo di eventi culturali. Si è
andata progressivamente ampliando la contrapposizione tra l’arte, tempio indiscusso della libertà e della
creatività, e il mondo aziendale, arido tentativo della mente umana di introdurre un ordine razionale nel caos dei
mercati e dei desideri umani. Raramente si considera il business come una fonte di complessità e bellezza in
grado
di fornire nuovi spunti all’arte stessa.
Il mondo dell’arte, nel rifiutare a priori questo confronto, si è privato di un interessante campo di esplorazione
Press contacts:
Chiara Stefani e Laura Campanelli con Maria Elena Croci Ufficio Stampa Gnam tel. 06-32298328 gan-amc.uffstampa@beniculturali.it
Grazia Miracco Press and Community Manager-pptArt Cell.: +39-393-4278917 Email: gm@pptart.org
Inaugurazione giovedì 25 giugno, ore 18.00
Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea
viale delle Belle Arti, 131 – Roma
dal martedì al sabato: 8.30 - 19.30
domenica e i festivi dalle ore 14,00 alle ore 19,30
Ultimo ingresso: 45 minuti prima della chiusura
biglietto: 8 euro (museo+mostra); Riduzioni: 4 euro; gratuità di legge