Ivano Boselli
Valentina Carrera
Simone Casetta
Siberiana Di Cocco
Rank Ferro
Claudio Santambrogio
Mor Talla Seck
I lavori di Valentina Carrera in 'Fire Paintings'. La collettiva About food espone le opere di Ivano Boselli, Valentina Carrera, Simone Casetta, Siberiana Di Cocco, Rank Ferro, Claudio Santambrogio, Mor Talla Seck.
Valentina Carrera
Fire Paintings
+
About food
Collettiva con Ivano Boselli, Valentina Carrera, Simone Casetta, Siberiana Di Cocco, Rank Ferro, Claudio Santambrogio, Mor Talla Seck
Parlare di cibo, come parlare d’arte, non è semplice. Ci troviamo a lottare contro gusti e tendenze, idee preconcette o vuoti discorsi filosofeggianti che tentano di nobilitare qualcosa di informe e impreciso. Nel mondo contemporaneo tutto viene inglobato in una visione sincretica esasperata per cui si sperimentano esteticamente tutte le cucine del mondo, seppur annacquate secondo i gusti regionali, e si fruisce in maniera ingorda di tutti i tipi di arte, spesso imbastardita e quasi mai compresa nel suo ruolo di rappresentazione del reale.
Il fascino rinnovato per le culture e le filosofie orientali antiche, con termini come ‘zen’ o ‘yoga’ entrati ormai nel linguaggio comune, congiuntamente all’esplodere di agriturismi che fanno riscoprire le cucine tradizionali italiane sono il segno che consapevolmente o meno l’uomo comune contemporaneo tenta di resistere a idee tanto irraggiungibili come europeismo o globalizzazione che confondono una struttura mentale che naturalmente riesce a comprendere un limitato mondo intorno a sé.
La mostra ‘About food’, con il titolo provocatoriamente in inglese, lingua globalizzata, si colloca al centro di questo discorso. Le opere presentate sono semplici e dirette: dalla materialità tattile di una crema di Siberiana Di Cocco alla stilizzazione assoluta di un albero di Rank Ferro, dalla frutta caravaggesca di Ivano Boselli alla mensa aziendale di Simone Casetta, fino all’estremo estetizzante di opere come quelle di Valentina Carrera o Claudio Santambrogio.
L’individualismo non è necessariamente in antitesi ad una visione globale del Mondo. Il suggerimento di questa mostra è che essere in pace con sé stessi e il proprio mondo culturale, linguistico, ideologico e religioso ci può condurre felicemente all’incontro con altre realtà, senza creare attrito o lotta o resistenza. Nutrirsi con sapienza e nutrire la propria anima nella Pace della Bellezza è la via.
Alessandro Baito
In collaborazione con
Zamenhof Art – Milano
Cooperativa Letteraria – Torino
Inaugurazione 27 giugno ore 17
Spazio E
Alzaia Naviglio Grande, 4 (Spazio E secondo cortile - Spazio E2 primo cortile) Milano
Orari:
dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Ingresso libero