Dialoghi del silenzio. Angoli ottusi, acuti, diagonali, verticali, sono la proiezione di cornici di legno, tagliate, smussate e adagiate sul supporto che a sua volta funge da baricentro per tutta la composizione artistica.
a cura di Massimiliano Bisazza
“…a volte i dialoghi d’intesa intellettiva o addirittura i dialoghi del silenzio sanno essere molto più diretti e percepibili”. (Massimiliano Bisazza, curatore della mostra).
Pedro Zamora è un artista a tutto tondo che ha in cuor suo l’intento di voler sperimentare molteplici tecniche incrociandole tra loro. Angoli ottusi, acuti, diagonali, verticali che sono la proiezione di cornici di legno, tagliate, smussate e adagiate sul supporto che a sua volta funge da baricentro per tutta la composizione artistica. Lo stesso accade con i lavori che l’artista spagnolo Zamora ci propone su supporti di cartone e materiale ready made, dove l’equilibrio sembra intonare una sinfonia tra materia, colore e sentimento.
L’angolarità e l’idea delle linee spezzate mi fanno soffermare sul pensiero della vita, a volte complessa (come un angolo appunto), a volte spezzata, a volte continua e lineare.
La potente metafora applicata dall’artista funziona molto bene, arriva diretta al cuore e senza necessariamente romperlo in più pezzi, sussurra quanto sia caduca la nostra esistenza.
Notevoli sono gli omaggi di Pedro Zamora a nomi di artisti italiani che sicuramente echeggiano nella memoria collettiva del nostro Paese - per fare alcuni esempi: “omaggio a Massimo Campigli, Michelangelo Antonioni e a Rino Gaetano - oltre al ricordo dedicato al grande maestro dell’espressionismo astratto Philip Guston, tanto caro all'artista Pedro Zamora.
Inaugurazione 1 luglio 2015 dalle 18,30
Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato
ingresso libero