Die – Dye and Die. Nella mostra presso la galleria Folini arte Contemporanea, Sandro Martini, presentera' una selezione di importanti opere recenti su di notevole dimensione, alcuni delle sue rinomate tele libere e tese poste per l'occasione in bacheche di plexiglas, una sequenza di opere grafiche di particolare pregio e valore ed una installazione che animera' coinvolgendolo lo spazio della galleria.
DIE – DYE and DIE
La galleria Folini Arte Contemporanea di Chiasso dopo le importanti esposizioni di prestigiosi maestri internazionali quali De Dominicis, Perilli, Vedova, presenta ora Sandro Martini artista di vasta notorietà sulle due sponde dell'Atlantico.
Nella mostra presso la galleria Folini arte Contemporanea, Sandro Martini, presenterà una selezione di importanti opere recenti su di notevole dimensione, alcuni delle sue rinomate tele libere e tese poste per l'occasione in bacheche di plexiglas, una sequenza di opere grafiche di particolare pregio e valore ed una installazione che animerà coinvolgendolo lo spazio della galleria.
Fin dagli appassionati anni Sessanta Martini espone nel circuito delle maggiori gallerie europee e internazionali, è però con il 1978 che il suo lavoro viene consacrato negli Stati Uniti dove inizialmente è invitato dalla University of Massachuttes per una mostra ove presenterà la sua prima installazione in America, da lì inizierà una intensissima attività con mostre installazioni il luoghi pubblici e privati. Il diffuso riconoscimento dell'attività di Sandro Martini, in Europa e soprattutto negli Stati Uniti, ove l'artista da trent'anni tiene, dividendolo con quello di Milano, studio, prima a New York, e poi a S. Francisco, e dove è attivo con innumerevoli presenze nelle più prestigiose gallerie private, con installazioni in luoghi pubblici, collaborazioni e docenze con fondazioni private, dipartimenti d'architettura, musei d'arte moderna e università , collezioni private, a cui si aggiungono le lezioni al Politecnico e l'insegnamento alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, è evidente dimostrazione del prestigio che essa riscuote e della sua consolidata collocazione nel quadro generale dell'arte contemporanea.
Cosi scrive Alberto Nessi nella lettera 'In attesa della primavera' a Sandro Martini '...Ci eravamo visti in casa di amici, una casa di campagna piena di luce, e tu mi parlavi delle tue fughe, della tue navigazioni solitarie. Tu, metropolitano e cosmopolita, così parlavi a me, attaccato alla periferia tra Milano e Zurigo, ai miei paesi. E nonostante le differenze delle nostre storie personali e delle nostre poetiche, sentivo dietro le tue parole comparire, un po' come le cuciture negli stracci dei tuoi collages, quel filo che ha tenuto insieme le esperienze culturali di chi si è formato negli anni Cinquanta e Sessanta: l'esistenzialismo, l'Action Painting, l'Ecole du regard, i dibattiti sulle riviste. Sono andato a rivedere una di quelle riviste, 'il menabò 2' del 1960. Mi sembrava di prendere in mano un incunabolo: quanti secoli sono passati?.....'
Scrive D'Oora: '...L'infinita costruzione e decostruzione della composizione operata dal segno è l'aspetto immediatamente riconoscibile di quest'azione interminabile di alludere alla ricerca di possibili soluzioni, di sperimentazioni, d'accumulo di nuove eventualità di percorso, di nuove illimitate traiettorie, nuovi distacchi, imminenti affinità ; il mistero che essa sa portare in dono è che, nell'irrequieto sovrapporsi, intersecarsi, frantumarsi, comprende la necessità del vuoto, dell'assenza. ... '
La mostra è accompagnata, da un catalogo con un saggio critico di Elena Pontiggia, una digressione critica di Domenico D'Oora, riflessioni e contributi poetici ed estetici, attestati di amicizia e stima di personalità di particolare rilievo in campo culturale, quali Maurizio Medaglia, Bruno Monguzzi, Alberto Nessi.
Dell'opera di Sandro Martini hanno scritto i maggiori critici fra cui: Renato Barilli, Francesco Vincitorio, Vittorio Fagone, Paolo Fossati, Carlo Bertelli, Elena Pontiggia, Marisa Vescovo, Tommaso Trini, Miklos Varga, Marcelin Pleynet, Luigi Cavadini, Tory Hughes, Stacy Belkind, Filiberto Menna, Alberto Veca, Pat Steger, Francesco Vincitorio, Sebastiano Grasso, Vittorio Sgarbi, Filippo Abbiati, Carlo Arturo Quintavalle, Everardo Dalla Noce, Giovanni Joppolo, Germano Beringheli, Adriano Antolini, Martina Corgnati, Paolo Levi.
Presentazione:
catalogo con testo critico di Elena Pontiggia e contributi di: Domenico D'Oora, Maurizio Medaglia, Bruno Monguzzi, Alberto Nessi, Paul Vangelisti.
Inaugurazione 23 aprile ore 18
Periodo: dal 23 aprile al 29 maggio 2004
Monografia:
Nel corso della mostra verrà presentato la monografia 'Opere 1957-2001', Edizioni Scheiwiller, Milano, 2002 interverranno l'autrice Nathalie Vernizzi e Carlo Bertelli.
Orario: da martedì a Venerdì 14.00 – 18.30 sabato 10.00 – 12.00 14.00 – 18.30 o su appuntamento.
FOLINI ARTE CONTEMPORANEA
Via Livio 1, CH-6830 Chiasso
Tel./Fax +41 (0)91 683 01 88
GSM +41 (0)76 38 58 116