Immagini a stampa dalla Raccolta Bertarelli. La mostra racconta attraverso oltre 150 opere il mito del Paese di Cuccagna, un luogo immaginario in cui la vita scorre senza doveri e preoccupazioni.
A cura di: Giovanna Mori e Andrea Perin, in collaborazione con Alberto Milano e Claudio Salsi
Dal 9 luglio all’11 ottobre 2015 apre al pubblico, nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco, la mostra “Il MITO
DEL PAESE DI CUCCAGNA. Immagini a stampa dalla Raccolta Bertarelli”. Inserita nel programma ExpoinCittà, la
rassegna è organizzata dal Comune di Milano (Direzione Cultura – Soprintendenza Castello, Musei Archeologici
e Musei Storici), Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” in collaborazione con l’Associazione Amici della
Raccolta delle Stampe A. Bertarelli.
La mostra curata da Giovanna Mori e Andrea Perin, in collaborazione con Alberto Milano e Claudio Salsi,
racconta, attraverso oltre 150 opere databili dal XVI al XX secolo, il mito del Paese di Cuccagna, un luogo
immaginario in cui la vita scorre senza doveri e preoccupazioni, fra tavole imbandite e abbondanza di cibi
prelibati, in un mondo alla rovescia dove i vizi diventano virtù.
L’esposizione si fonda su un nucleo espositivo costituito da immagini che testimoniano la fortuna di tale mito da
cui si sviluppa un racconto attraverso immagini a stampa a larga diffusione, accompagnate da preziose e rare
grafiche d’arte di autori quali Dürer, Aldegrever, Solis.
Il percorso della mostra si sviluppa in nove sezioni e ha lo scopo di analizzare le origini, i nuclei tematici e gli
sviluppi del Paese di Cuccagna in un racconto che, seguendo la traccia della tradizione letteraria viene narrato
attraverso modelli iconografici a stampa, spesso autonomi rispetto ai testi. Colpisce il successo del soggetto che
si ripropone invariato lungo i secoli a testimonianza del perdurare di questo immaginario.
Il Paese di Cuccagna nasce come risposta sociale alle condizioni precarie delle classi inferiori. Esso narra di un
paese in cui tutti sono ricchi e hanno a propria disposizione qualsiasi cosa desiderino: abiti, cibo, bellezza,
giovinezza. Lavoro, fatica e gerarchia sono aboliti. L’aspetto più duraturo di tale tradizione è quello legato
all’immaginario culinario: cibi e bevande costituiscono la stessa natura del paesaggio caratterizzato da fiumi di
vino, monti di ricotta, pioggia di capponi arrosto e architetture commestibili di lasagne, formaggi e prosciutti.
Nel corso dei secoli gli altri temi vengono meno e rimane l’idea di una sovrabbondanza culinaria e di un luogo
di piaceri e delizie ormai privo di ogni connotazione di critica sociale.
Alle opere appartenenti alla Raccolta Bertarelli, si affiancano incisioni provenienti dalla collezione privata di
Alberto Milano, storico consulente dell’Istituto e profondo conoscitore della stampa a larga diffusione. A
queste stampe si aggiungono volumi di riferimento, conservati in importanti Istituti milanesi, quali l’Archivio
Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, la Biblioteca Nazionale Braidense, la Biblioteca Comunale Centrale
Palazzo Sormani e APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale).
La Raccolta delle Stampe Bertarelli fu aperta al pubblico nel 1927, per valorizzare l’eccezionale raccolta di
300.000 stampe che il collezionista Achille Bertarelli (1863-1938) aveva donato al Comune di Milano alcuni anni
prima. Achille Bertarelli, soprattutto attraverso l'innovativo criterio collezionistico, fu l'iniziatore delle indagini
italiane riguardo l'iconografia popolare e la stampa documentaria quale formidabile strumento di conoscenza.
Oggi la Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, grazie a numerose donazioni ed acquisti, conta circa un
milione di esemplari e rappresenta un’istituzione unica al mondo per la varietà degli esemplari che coprono
tutti gli aspetti della storia dell’incisione.
"Una mostra suggestiva e accattivante che, attraverso una ricca rassegna di immagini a stampa, permette di
scoprire il mito del Paese di Cuccagna, un mondo immaginario in cui tutti i desideri sono realizzati – dichiara
l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Ancora una volta la Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” offre
un'occasione di conoscenza e valorizzazione del suo prezioso patrimonio".
La pubblicazione che accompagna la mostra, per le Edizioni ETS, contiene saggi di Giovanna Mori, Andrea Perin,
Alberto Milano e uno specifico intervento di Claudio Salsi che presenta un’inedita geografia delle Cascine
milanesi dai nomi bizzarri, evocanti sia l’abbondanza e la miseria (da”Cuccagna” a “Mancatutto”).
Immagine: invito
Ufficio Stampa:
Alessandra de Antonellis, alessandra.deantonellis@ddlstudio.net
Inaugurazione: mercoledì 8 luglio 2015 alle ore 18.00
Castello Sforzesco
piazza Castello, 1 Milano
dal martedì alla domenica 9.00 / 19.30
giovedì chiusura alle 22,30