Renata Fabbri arte contemporanea
Sofia Bteibet
Giuseppina Giordano
Kwangwoo Han
Luisa Turuani
Lorenzo Zuccato
Vittorio Corsini
Maurizio Guerri
Vita Lerner
I lavori di 5 giovani artisti del Biennio di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Brera, selezionati dalla gallerista e dal docente Vittorio Corsini. La mostra e' caratterizzata da un gioco di continui rimandi.
Sofia Bteibet
Giuseppina Giordano
Kwangwoo Han
Luisa Turuani
Lorenzo Zuccato
a cura di Vita Lerner
con un testo di Maurizio Guerri
Renata Fabbri arte contemporanea è lieta di presentare “Nel deserto cresce la ginestra” una mostra collettiva dei lavori di cinque giovani artisti del Biennio di Scultura, dell’Accademia di Belle Arti di Brera, selezionati dalla gallerista e da Vittorio Corsini, docente del corso.
Una mostra, come si evince dal titolo di leopardiana memoria, ideata per superare i confini dell’individualismo, per generare una coscienza d’insieme, per costruire un’alleanza umana e artistica. Come la ginestra fu per Leopardi il simbolo della vita, il fiore che abbellisce le lande aride e desertiche con i suoi cespugli profumati, così sono oggi i giovani artisti.
Essi si contrappongono all’aridità del mondo donando vita attraverso le proprie opere.
La
mostra
è
caratterizzata
da
un
gioco
di
continui
rimandi
e
alleanze
tra
le
opere,
seppur
prodotte
da
artisti
con
filosofie
e
modalità
di
lavoro
diverse,
ma
che
sono
fioriti
insieme
negli
spazi
della
galleria.
Tale
gioco
è
percepibile
fin
dalla
prima
sala,
dove
si
assiste
al
dialogo
tra
le
opere
Rosetta
di
Sofia
Bteibet,
Movement
Atom
#15
di
Kwangwoo
Han
e
Pantone
286
c
di
Giuseppina
Giordano.
Rosetta
è
un
assemblaggio
che
usa
le
immagini
scattate
dalla
sonda
Rosetta
alla
cometa
per
creare
nuovi
paesaggi
attraverso
la
rielaborazione
con
la
tecnica
della
cianotopia:
un’antica
tecnica
di
stampa
fotografica,
in
cui
la
carta
fotosensibile
si
impressiona
al
sole
creando
una
connessione
con
l’universo.
La
superficie
cartacea
si
tinge
di
blu
,
colore
della
distanza,
della
profondità,
dei
confini
del
mondo.
Lo
stesso
blu
che
si
riflette
in
Pantone
286
c
,
opera
con
la
quale
l’artista
ha
voluto
rendere
omaggio
a
Yves
Klein
attraverso
un
quadro
interamente
in
vetro,
trasparente,
dove
la
potenza
de
l
Blue
Klein
è
tanto
forte
quanto
più
deriva
dal
ricordo
e
dall’immaginazione
dello
spettatore.
L’uomo,
misura
di
tutte
le
cose,
misura
dello
spazio
e
della
mente,
è
in
stretto
rapporto
anche
con
l’opera
Movement
Atom
#15
,
scultura
poggiata
sulla
terra
ma
connessa
al
movimento.
Movimento
come
felicità,
volontà
e
casualità
dell’essere
umano.
Proseguendo
la
visita
si
entra
in
una
dimensione
più
intima
dove
le
opere
analizzano
il
concetto
della
vita,
del
ricordo,
della
casa.
Casa
come
famiglia,
calore,
legna
,
camino,
riconciliazione
di
elementi
dapprima
resi
cenere
e
poi
ricompattati
nell’opera
Unità
Famigliare
I
(
100kg
di
legna:
12
giorni
di
combustione
=
1,2kg
di
cenere:
12
giorni
di
creazione
del
mattone)
di
Lorenzo
Zuccato.
Casa
come
binomio
tra
nido
e
c
appio,
tensione
tra
protezione
e
senso
di
soffocamento
in
I
poeti
hanno
sempre
ragione
di
Giuseppina
Giordano.
Infine
casa
d’artista,
casa
come
luogo
simbolo,
casa
come
aria
in
22/2/2014
-
Via
Fiori
Chiari
16
di
Sofia
Bteibet.
Al
piano
inferiore
della
galleria,
una
serie
di
lavori
di
Luisa
Turuani
raccontano
l’attenzione
che
l’artista
dedica
ai
piccoli
oggetti,
al
dettaglio,
a
ciò
che
nella
vita
di
tutti
i
giorni
ci
circonda,
alle
nostre
emozioni.
Ciascun
lavoro,
seppur
ridotto
nelle
dimensioni,
espand
e
intorno
a
sé
una
forte
intensità,
genera
riflessioni,
quasi
a
voler
urlare
silenziosamente
la
propria
presenza.
Nell’ultima
sala,
Luisa
Turuani
con
00:00
,
penna
rossa
su
carta
velina,
indaga
il
tempo
e
le
molteplici
strade
che
si
possono
intraprende
re,
dettate
dalla
casualità
delle
scelte
e
dall’assenza
di
un
disegno
predefinito.
“
Seguire
una
piega
e
tracciare
un
percorso.
Il
tentativo
di
curare
in
una
maniera
sbagliata.
Il
tempo
di
perdere
la
strada
e
ritrovare
la
linea
già
dentro
l’altra”.
“Nel
d
eserto
cresce
la
ginestra”
sottolinea
la
volontà
della
galleria
di
sostenere
I
molteplici
linguaggi
dell’arte
contemporanea,
aprendosi
al
confronto
con
giovani
artisti.
dove
l’a
rte
tende
a
diventare
un
elemento
di
unificazione
tra
linguaggi
e
filosofie
dif
ferenti,
un
trait
d’union
tra
il
mondo
contemporaneo
e
il
mondo
dell’arte
che
sarà.
Inaugurazione: lunedì 13 luglio - 18.00
Renata Fabbri arte
via Stoppani 15C - Milano
Orari:
martedì – venerdì dalle 15.30 alle 19.30