Forno San Ferdinando - Museo delle Arti in Ghisa della Maremma MAGMA
Follonica (GR)
via Bicocchi (Comprensorio ex Ilva)
0566 590027 FAX 0566 44340
WEB
Due mostre
dal 3/7/2015 al 10/9/2015
mar - dom 17.30-23.30
WEB
Segnalato da

Davis & Franceschini




 
calendario eventi  :: 




3/7/2015

Due mostre

Forno San Ferdinando - Museo delle Arti in Ghisa della Maremma MAGMA, Follonica (GR)

Un'incursione nell'arte contemporanea con due interventi di videoarte dedicati al tema delle migrazioni: Dove va tutta 'sta gente di Studio Azzurro e The Orwell Project dell'artista bengalese Hasan Elahi. Gli allestimenti proseguono nelle sale della Pinacoteca Civica.


comunicato stampa

All’interno del progetto TOSCANA ‘900 PGM 2015

HASAN ELAHI
The Orwell Project

a cura di Karin Gavassa

“Dove si trovava l’11 settembre?”. Questa è la domanda che un agente dell’FBI ha rivolto all’artista Hasan Elahi all’aeroporto di Detroit al ritorno di un viaggio oltreoceano, scambiandolo per errore con un uomo sospettato di attività terroristiche. Dopo essere stato trattenuto all’Ufficio Immigrazione, e nove test della verità che lo hanno scagionato da ogni accusa, Elahi ha deciso di dimostrare la propria estraneità ai fatti con un progetto che ha reso la sua vita continuamente tracciabile.

L’artista ha infatti reso disponibile sul suo sito Internet i dettagli della sua quotidianità: migliaia di informazioni in tempo reale su orari, spostamenti, viaggi, carte di imbarco, foto dei pasti consumati durante i voli, movimenti bancari. Un’enorme mole di dati condivisibile da chiunque abbia un accesso a Internet, un database multimediale pubblico, iniziato ben prima della diffusione dei social network come Facebook.

Dopo la prima mostra alla Biennale di Venezia nel 2007 e la tappa a Torino negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi, The Orwell Project arriva al MAGMA e alla Pinacoteca di Follonica con nuove installazioni site specific. La mostra, curata da Karin Gavassa, si inserisce all’interno della manifestazione “Toscana ’900″ Piccoli Grandi Musei, curata da Antonio Paolucci e Carlo Sisi, sostenuta e promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, di cui la città di Follonica è capofila: un progetto interamente dedicato ai linguaggi artistici in Toscana che coinvolge oltre 100 musei con mostre, eventi, visite guidate e attività didattiche attraverso cui raccontare la storia di una regione e le sue molteplici espressioni culturali.

Il lavoro di Hasan Elahi - presentato nei principali musei internazionali come Centre Pompidou, Site SantaFè, e in conferenze al TEDGlobal e alla Tate Modern - tocca i temi della migrazione, dei confini fisici e culturali, dell’utilizzo delle nuove tecnologie e del loro impiego nella nostra quotidianità. Si tratta di opere propriamente caratterizzate da una prospettiva glocal, che parte dall’elemento locale per parlare un linguaggio globale. I luoghi, le persone, le atmosfere entrano a far parte della mole di informazioni che il percorso artistico di Elahi contiene, diventano riconoscibili nel contesto in cui le immagini sono raccolte traducendosi in installazioni site specific.

Negli spazi del MAGMA – Museo delle Arti in Ghisa della Maremma, The Orwell Project dialoga con gli allestimenti multimediali del museo da poco insignito del prestigioso premio DASA promosso dal Micheletti Award e dall’EMA (European Museum Accademy). Nato con la volontà di testimoniare la storia tecnologica, artistica e umana degli stabilimenti siderurgici di Follonica, il Magma è ospitato nei restaurati spazi del Forno San Ferdinando, l’edificio più antico della città, e si presenta come una scatola magica dove muri secolari convivono con moderne tecnologie multimediali. Un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio in uno straordinario monumento di archeologia industriale dove il lavoro e i conseguenti flussi migratori ad esso legato hanno fatto la storia della produzione toscana.

L’allestimento prosegue nelle sale della Pinacoteca Civica con la videoinstallazione di Studio Azzurro Dove va tutta ‘sta gente sotto il denominatore comune del tema delle migrazioni, sui cui è impostato tutto il programma culturale di Follonica per il 2015: “190 milioni: secondo la World Bank tante erano le persone che nel 2005 vivevano in un paese diverso da quello di origine. Le grandi migrazioni sono forse la caratteristica più imponente dell’età contemporanea. La globalizzazione dei mercati riguarda anche quella merce specialissima che sono i/le lavoratori/trici, ovvero donne, uomini e, spesso, bambini, che si spostano alla ricerca di condizioni di vita e di lavoro migliore”.

“Con questa affermazione il professor Marco Armiero, componente della commissione scientifica del MAGMA, presentava una bozza di progetto sul tema della Migrazione, – sottolinea Barbara Catalani, Assessore alla Cultura del Comune Di Follonica – rispondendo alla nostra richiesta di avviare un processo di ricerca, sviluppo e approfondimento su un tema così delicato, ripreso poi dalla doppia mostra di Studio Azzurro e Hasan Elahi. Un progetto ambizioso, che spinge Pinacoteca e Magma verso una visibilità internazionale”.

La mostra è accompagnata da una ricca offerta di laboratori didattici mirati a svilupparne e approfondirne i temi portanti, tra cui Watching the Watchers condotto dallo stesso Elahi, in cui i partecipanti saranno stimolati a riflettere su questioni legate alla privacy e all’impiego delle nuove tecnologie, Mappature di Franco Ariaudo, legato agli attraversamenti urbani della quotidianità, mentre attraverso il metodo Munari di Mille Modi, condotto da Paola Cappelletti, i più piccoli realizzeranno mappe immaginarie tattili.

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STUDIO AZZURRO
Dove va tutta ‘sta gente?

Dove va tutta ‘sta gente è un progetto di Studio Azzurro che è stato presentato per la prima volta a Dortmund nel 2000. Nasce da una riflessione teorica, che a ridosso di un confine simbolico come quello tra due millenni, s’impone anche traumaticamente: nel campo della geografia dei popoli, delle etnie, delle culture, nel campo della scienza, della tecnologia, della morale, della sessualità, si stanno spostando, infrangendo, superando dei confini cristallizzati da millenni. Se ne creano dei nuovi a velocità impressionante, senza sufficienti spazi e tempi di elaborazione. Sotto la pressione inarrestabile dell’innovazione tecnologica e dell’universalizzazione economica saltano, si ridefiniscono o si relativizzano i punti cardinali e le direzioni di movimento.

Nel villaggio tecno-globale, multilinguistico e interetnico del 2000, proliferano ed esplodono i confini di rinnovati separatismi, fanatismi e razzismi, e si spostano anche, nello stesso tempo, i confini tra naturale e artificiale, tra mondo reale e mondo virtuale, fino a modificare sensibilmente le coordinate percettive umane. In un pianeta che sembra sempre più piccolo, perché si percorre sempre più in fretta ed è sempre più affollato, aumentano in modo esponenziale le opposte tentazioni di creare e disfare confini, muri barriere, visibili e invisibili.

In questa opera il confine è rappresentato da uno schermo – soglia oltre il quale non c’è il trionfo della merce, né la geometrica eleganza dei soldi, ma il supermercato dell’umanità che spinge, che si scontra, che non riesce a varcare senza rischio, rinuncia, sofferenza. Ci si trova di fronte ad una serie di immagini di figure videoproiettate che si agitano, si impattano con i loro corpi, le voci, gli odori, i propri miseri oggetti sulle solide barriere di una civiltà diversa e seducente ma che non prevede divisione di previlegi. Viene da chiedersi: dove va tutta ‘sta gente? Ma è una domanda troppo grande e già formularsela, imprigionato tra una soglia, in mezzo a una massa di corpi che spinge senza scalfirti, aiuta a chiedersi dove vai tu stesso e quale confine, quale barriera stai tracciando.

Negli spazi del MAGMA – Museo delle Arti in Ghisa della Maremma, Dove va tutta ‘sta gente dialoga con gli allestimenti multimediali del museo da poco insignito del prestigioso premio DASA promosso dal Micheletti Award e dall’EMA (European Museum Accademy). Nato con la volontà di testimoniare la storia tecnologica, artistica e umana degli stabilimenti siderurgici di Follonica, il Magma è ospitato nei restaurati spazi del Forno San Ferdinando, l’edificio più antico della città, e si presenta come una scatola magica dove muri secolari convivono con moderne tecnologie multimediali. Un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio in uno straordinario monumento di archeologia industriale dove il lavoro e i conseguenti flussi migratori ad esso legato hanno fatto la storia della produzione toscana.

L’allestimento prosegue nelle sale della Pinacoteca Civica con il progetto di Hasan Elahi, The Orwell Project, sotto il denominatore comune del tema delle migrazioni, sui cui è impostato tutto il programma culturale di Follonica per il 2015.

Il progetto rientra nell’ambito del progetto Toscana’900 PMG 2015, promosso e sostenuto da Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Comune di Follonica, University of Maryland, Associazione culturale Passepartout.

All’interno del progetto TOSCANA ‘900 PGM 2015

Ufficio Stampa:
Davis & Franceschini – Lea Codognato/Caterina Briganti Tel. 055 2347273 info@davisefranceschini.it

Noemi Mainetto, Comune di Follonica Tel. 056659455 – n.mainetto@comune.follonica.gr.it

Inaugurazione 4 luglio 2015 ore 17.30

Pinacoteca Civica
piazza del Popolo Follonica
dal martedì alla domenica 17.30 – 20.00 / 21.00 – 23.30 Lunedì chiuso

MAGMA – Museo delle Arti in Ghisa della Maremma
Area Ex Ilva, Follonica
Orario d’apertura: da martedì a domenica 17.30-23.30 lunedì chiuso

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