Marino Marini
Giorgio Morandi
Virgilio Guidi
Filippo De Pisis
Massimo Campigli
Gastone Novelli
Carla Accardi
Piero Dorazio
Enrico Castellani
Leoncillo
Ettore Colla
Mario Ceroli
Gio' Pomodoro
Giulio Paolini
Jannis Kounellis
Michelangelo Pistoletto
Giacomo Balla
Alberto Fiz
Marco Meneguzzo
Maurizio Calvesi
Oltre sessanta grandi opere, che costituiscono il nucleo delle collezioni d'arte moderna e contemporanea attualmente presenti al palazzo della Farnesina a Roma. Un'occasione per rileggere le vicende dell'arte italiana in un excursus che dal Futurismo giunge sino alla Transavanguardia attraverso una serie di testimonianze di particolare rilievo, mai viste prima d'ora in una sede espositiva pubblica. Le differenti anime del Novecento italiano dagli anni Trenta al 1993, a cura di Marco Meneguzzo
Cento anni di arte italiana alla Farnesina
Nelle sale al piano terra della Triennale di Milano, progettate da Gae Aulenti, verranno esposte, dall'11 al 30 maggio 2004, oltre sessanta grandi opere – con la cura di Marco Meneguzzo – che costituiscono il nucleo delle collezioni d'arte moderna e contemporanea attualmente presenti al palazzo della Farnesina, a Roma, sede del Ministero agli Affari Esteri. Si tratta di un'occasione particolarmente interessante per rileggere le vicende dell'arte italiana in un excursus che dal Futurismo giunge sino alla Transavanguardia attraverso una serie di testimonianze di particolare rilievo, mai viste prima d'ora in una sede espositiva pubblica.
La collezione d'arte moderna e contemporanea, curata da Maurizio Calvesi con l'assistenza di Lorenzo Canova, visibile sulle pareti del palazzo della Farnesina progettato dagli architetti Morpurgo, Foschini e Del Debbio negli anni Trenta/Quaranta, si avvale del sistema del prestito a breve e medio termine da parte di istituzioni, gallerie, collezionisti, in una delle possibili accezioni del tanto auspicato rapporto tra pubblico e privato. Di fatto, attualmente la collezione comprende circa centocinquanta opere, molte delle quali di grande impegno, di artisti italiani attivi tra l'inizio del Novecento ed oggi. Tuttavia, le necessarie restrizioni alla visita, collegate agli attuali sistemi di protezione del palazzo ai fini della sicurezza, non ne consentono una ampia fruizione da parte del pubblico. E' per questo che il Ministro degli Esteri Franco Frattini, tramite il Suo Capo Segreteria dott. Fabio Schettini, l'Ambasciatore Achille Vinci Giacchi e l'architetto Luciano Calosso, responsabili dell'Unità Collezione Farnesina, in collaborazione con MiArt, con la Triennale di Milano e con Banca Intesa, hanno fatto in modo che la collezione fosse esposta, in molti dei suoi pezzi più prestigiosi, in un luogo espressamente deputato.
Il visitatore si troverà di fronte ad autentiche sorprese, che vanno da un grande ritratto a pastello di Boccioni ai progetti decorativi di Balla sino a Senza titolo, 1993, una grande scultura in bronzo policromo di Mimmo Paladino che misura 300x100x240 centimetri (in questa occasione ci si è limitati cronologicamente alla Transavanguardia, ma la raccolta comprende anche numerose opere di artisti più giovani).
Ma le opportunità per confrontarsi con le differenti anime del Novecento italiano non mancano di certo e nello spazio della Triennale si potranno ammirare importanti testimonianze di alcuni maestri della figurazione tra cui Marino Marini, Giorgio Morandi, Virgilio Guidi, Filippo De Pisis e Massimo Campigli. Di quest'ultimo viene esposto Donne e Idoli, mosaico del 1940 ca. Per quanto riguarda l'esperienza del dopoguerra, Afro è presente con una storica composizione del 1952 Le città d'America. Ma spicca anche Alberto Burri con Architettura con cactus n.1 del 1991-92, pannello in acrilico su cellotex di 250x375 centimetri.
Il comparto astratto è rappresentato, inoltre, da Gastone Novelli, Carla Accardi e Piero Dorazio e Enrico Castellani. Nell'ambito della scultura, vanno segnalate le rare testimonianze di Leoncillo, Ettore Colla, Mario Ceroli oltre a Giò Pomodoro di cui viene proposto in mostra Grande Ghibellina n.2 , un lavoro particolarmente impegnativo realizzato tra il 1965 e il 1969.
Fanno parte, invece, del nucleo dell'arte povera Giulio Paolini, Jannis Kounellis e Michelangelo Pistoletto con L'etrusco del 1976, specchio e bronzo di 230x320 centimetri.
Il filo conduttore della mostra, che mira soprattutto a far conoscere un'importante realtà istituzionale, è l'imponenza monumentale delle opere, che possono trovare posto soltanto in una sede istituzionale altrettanto imponente. Ma è anche, secondo le intenzioni del curatore Marco Meneguzzo, l'occasione per aprire una discussione sui nuovi modi del collezionismo pubblico.
Un catalogo edito da Silvana Editoriale, con riproduzioni delle opere esposte e l'elenco dei lavori in collezione, oltre ai testi del curatore e di Alberto Fiz, accompagna l'iniziativa.
Immagine: Leoncillo, Madre romana assassinata dai fascisti a viale G. Cesare, 1944, cm.13x48x23, ceramica policroma
L'inaugurazione avrà luogo il 10 maggio 2004 alle ore 18.30
Triennale di Milano, Palazzo dell'Arte
Viale Alemagna 6, Milano
Orari: dal martedi' alla domenica ore 10.30 - 20.30