Ufficio Stampa Comunicare Organizzando
Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino. Tornano a 'casa' dopo oltre 100 anni i venti arazzi medicei raffiguranti le storie di Giuseppe Ebreo e realizzati dai piu' importanti artisti del Rinascimento.
Tornano a ‘casa’ dopo oltre 100 anni i venti arazzi medicei raffiguranti le storie di Giuseppe Ebreo e realizzati dai più importanti artisti del Rinascimento. Pensati e commissionati per la
Sala dei Duecento a Palazzo Vecchio da Cosimo
I de Medici, furono espo
sti per l’ultima volta
tutti insieme in occasione dell’Unità d’Italia e
smembrati negli anni successivi. Sottoposti a
restauro, sono stati protagonisti
di una mostra itinerante che ha fatto tappa a Roma e Milano
e che adesso li riporta a Firenze, in es
posizione da domani fino al 15 febbraio.
La serie di 20 arazzi raffiguranti le “Storie
di Giuseppe Ebreo”, commi
ssionati nel Cinquecento
(Firenze 1545-1553) da Cosimo I de’ Medici, r
appresenta una delle più alte testimonianze
dell’artigianato e dell’arte rinasci
mentale. Il prezioso nucleo, tessuto dai fiamminghi Jan Rost
e Nicolas Karcher su cartoni realizzati da alcu
ni dei più importanti ar
tisti del Rinascimento -
Agnolo Bronzino, Jacopo Ponto
rmo e Francesco Salviati – è
stato esposto per più di un
secolo nella Sala dei Duecento
di Palazzo Vecchio, per poi essere conservato nei depositi
fino al secolo scorso quando è stato esposto al pub
blico all’indomani del
l’Unità d’Italia. Della
serie completa sono oggi conservati a Firenze di
eci pezzi mentre gli al
tri dieci sono stati
portati a Roma, alla fine del secolo scorso (
1882) per volere dei Savo
ia, per adornare i saloni
del Quirinale. Nel 1983
gli arazzi furono definit
ivamente rimossi dalle
pareti della Sala dei
Duecento per essere sottoposti ad
indagini sul loro stato di c
onservazione e per avviarne il
restauro cominciato nel 1985. L’intervento è stato
affidato e concluso all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, col sostegno finanziario de
lla Cassa di Risparmio di Firenze prima e
dell’Ente Cassa poi.
La mostra, dal titolo “Il Principe dei sogni. Giuseppe negli ar
azzi medicei di Pontormo e
Bronzino”, è nata grazie all’impegno condiviso
dal Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano e poi Sergio Mattarella, e dal sindac
o di Firenze Dario Nardella. A febbraio c’è
stata la prima tappa a Roma, al Palazzo del Qu
irinale; poi a Milano,
a Palazzo Reale, in
occasione di Expo2015. Adesso
la mostra approda a Firenze, do
ve per la prima volta dopo
133 anni tornano tutti insieme, nel luogo per
il quale erano stati ideati gli arazzi.
La mostra, realizzata con il determinante contri
buto di Gucci, è quindi il degno coronamento
dell’impegno che la città di Fi
renze ha profuso per rendere
nuovamente fruibili queste opere
d’arte. I dieci arazzi portati a
Roma dai Savoia nel 1882 si affi
ancano di nuovo ai dieci arazzi
“fiorentini” restituiti all’antica
bellezza dall’Opificio delle Pietre
Dure grazie ai finanziamenti di
Cassa di Risparmio di Firenze ed Ente Cassa di
Risparmio di Firenze, con un eccellente
lavoro di restauro durato 27 anni.
L’esposizione, a cura di Louis
Godart, Consigliere per la Co
nservazione del Patrimonio
Artistico del Presidente della Repubblica Ita
liana, è promossa dalla Presidenza della
Repubblica Italiana, dal Comune
di Firenze e dal Comune di Mi
lano in collaboraz
ione con il
Ministero dei Beni e delle Atti
vità culturali e del Turismo,
Expo 2015 e la Fondazione Bracco.
Main sponsor Gucci, con il sostegno di Acea, Ente
Cassa di Risparmio di Firenze, Camera di
Commercio, Poste Italiane. Sponsor tecnico:
Trenitalia. L’organizzazione generale e la
realizzazione sono di Comunica
re Organizzando. Collaboratori uffi
ciali: Mus.e, InPiù Broker,
Lloyd’s, Gondrand.
Docufilm e touchscreen:
storia e tecnologia
La mostra “Il Principe dei Sogni
” presenta un’accurata sezione
multimediale realizzata da
Mus.e col determinante contributo
di Ente Cassa di Risparmio di
Firenze. Prima di entrare
nella Sala dei Duecento, i visitatori poss
ono vedere un docufilm con immagini in alta
definizione per approfondire
i contenuti della mostra
e la storia degli arazzi
medicei. Al centro
della sala, con quattro tavoli multimediali di
ultima generazione, i visitatori possono
immergersi nei particolari degli arazzi grazie a innovative soluzion
i di fruizione interattiva: su
touch-screen, è possibile selezi
onare il singolo arazzo per osservarne i dettagli e le schede
descrittive.
La storia degli arazzi
Gli arazzi con le Storie di
Giuseppe vennero commissionati da Cosi
mo I de’ Medici tra il 1545
e il 1553. I disegni prepar
atori furono affidati ai maggiori
artisti del tempo, primo fra tutti
Pontormo. Ma le prove predisposte da quest’ulti
mo non piacquero a Cosimo I, che decise di
rivolgersi ad Agnolo Bronzino, al
lievo di Pontormo e già pittore
di corte, a cui si deve parte
dell’impianto narrativo della serie. Tessuti al
la metà del XVI seco
lo nella manifattura
granducale, tra le prime istituite
in Italia, furono realizzati dai
maestri arazzieri fiamminghi Jan
Rost e Nicolas Karcher sui cartoni forniti da Agnolo Bronzino,
Jacopo Pontormo e Francesco Salviati. Sugli ar
azzi è rappresentata la storia di Giuseppe,
figlio di Giacobbe, odiato dai fratelli perché pr
ediletto dal padre. Cosimo de’ Medici nutriva
una particolare predilezione
per la figura di Giuseppe, nelle cu
i fortune vedeva rispecchiate le
alterne vicende dinastiche medic
ee: Giuseppe, tradito e venduto
come schiavo dai fratelli,
fatto prigioniero in Egitto, riesce comunque, grazie alle sue rare doti inte
llettuali, a sfuggire
alle avversità, a perseguire una brilla
nte carrier
a politica e a raggiungere
posizioni di potere.
Abile parlatore, consigliere e interprete dei
sogni del Faraone, mette in salvo un’intera
popolazione dalla carestia e, infine, dà pr
ova di clemenza e magnanimità, perdonando i fratelli che lo avevano tradito.
L’organizzazione generale è di Zètema Progetto Cultura e di Comunicare Organizzando.
Ufficio Stampa Comunicare Organizzando:
Paola Polidoro tel. 06/3225380, cell. 328/4116985 p.polidoro@comunicareorganizzando.it
Palazzo Vecchio
piazza della Signoria Firenze
Orari:
fino al 30/9 tutti i giorni escluso il giovedì 9-23; giovedì 9-14; dal 1/10 tutti i giorni escluso il giovedì 9-19; giovedì 9-14
Biglietto Mostra: euro 2,00
Biglietto Museo+Mostra: intero euro 12,00 – ridotto euro 10,00
Possessori biglietto treni FRECCE e Carta FRECCIA con destinazione Firenze (data emissione antecedente max 5gg data visita) 2 biglietti al costo di 1