Guerre Pace. In mostra sono esposti lavori recenti tra cui dipinti, un collage, una stampa e una scultura legati tra loro da un filo rosso, suggerito dal titolo.
SpazioA ha il piacere di presentare sabato 19 settembre, 2015, alle ore 18, "Guerre Pace", quarta mostra personale di Luca Bertolo in via Amati 13 a Pistoia.
Vi sono innumerevoli famiglie di bellissimi uccelli, in Ucraina. Volano a migliaia cinguettando tra le foglie delle acacie, si posano lievi sugli argentei rami delle betulle, sulle spighe di grano, sulle ciglia d’oro dei girasoli, per beccarne i semi nei loro grandi occhi neri. Cantano senza posa in fondo alla voce del cannone, nel crepitio delle mitragliatrici, dentro l’alto rombo degli aerei sull’immensa pianura ucraina. Si posano sulle spalle dei soldati, sulle selle, sulle criniere dei cavalli, sugli affusti dei pezzi, sulle canne dei fucili, sulle torrette dei Panzer, sulle scarpe dei morti. Non hanno paura dei morti. Sono uccelli piccoli, vispi, allegri, alcuni son grigi, altri rossi, altri ancora son gialli. Alcuni hanno rosso o turchino soltanto il petto, altri soltanto il collo, altri soltanto la coda. [Curzio Malaparte, Kaputt, 1944]
In mostra ci saranno lavori recenti – dipinti, un collage, una stampa e una scultura - legati tra loro da un filo rosso, cangiante, suggerito dal titolo. Da una parte le guerre, “l’infinita disponibilità degli esseri umani a fare soffrire i propri simili e l’evidente incapacità a trarre insegnamento dalla Storia”; dall’altra la pace, la quiete, “la gioia rimboscata in un’intimità famigliare”. Ma il mondo è contraddittorio: un pacioso paesaggio può diventare un teatro di sciagura, e una sciagura dare senso e dimensione alla meraviglia per un fiore.
Invitato da Bertolo, l’artista americano Jeremiah Day farà un intervento in dialogo con la mostra. Day, che da anni lavora regolarmente con Simona Forti – figura pioneristica della danza postmoderna – opera in termini di montaggio su forme narrative in cui la dimensione politica e quella personale si intrecciano, attraverso l’uso di più tecniche artistiche, tra cui la fotografia, il video e il movimento. Per l’occasione presenterà una nuova performance basata su materiali della sua attuale ricerca.
Luca Bertolo (1968, Milano, IT) frequenta dal 1987 al 1992 il corso di laurea in Scienze dell’Informazione all’Università Statale di Milano dove comincia a scrivere una tesi di logica matematica. Nel frattempo segue altri corsi d’arte e lavora come illustratore. Dopo un soggiorno a Londra torna in Italia e nel 1998 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nello stesso anno si trasferisce a Berlino, dove vi risiede fino al 2005. Tra le mostre personali recenti segnaliamo: "UFO", SpazioA, Pistoia (IT); "A Painting Cycle", a cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, Nomas Foundation, Roma (IT); "Six tips for ageing with grace", Arcade, London (GB). Tra le mostre collettive recenti segnaliamo: "Anna Barham , Luca Bertolo , John Wallbank", Galerie Tatjana Pieters, Gent, (B); "Souvenir", curata da Lucie Fontaine, Galerie Perrotin, Paris (FR); "Fig. 2: Natura Morta", curata da Cecilia Canziani & Ilaria Gianni, GNAM, Roma (IT); "La Figurazione Inevitabile", curata da Marco Bazzini e Davide Ferri, Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci, Prato (IT).Vive e lavora sulle Alpi Apuane.
Jeremiah Day (1974, Cape Cod, MA (US), si è laureato alla University of California, Los Angeles e ha frequentato la Rjiksakademie de Beeldende Kunsten di Amsterdam. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche tra cui quelle del Frac Champagne – Ardenne e dello Stedelijk Museum. Tra le mostre recenti si segnalano: Nonfictions con Fred Dewey e Simone Forti al Santa Monica Museum of Art di Los Angeles, The Promise allo Arnolfini - Centre for Contemporary Arts di Bristol, e la 5° Biennale di Salonicco (2015). Vive e lavora ad Amsterdam e Berlino.
Inaugurazione sabato 19 settembre ore 18
Spazio A
via Amati, 13 Pistoia
mar-sab 11-14 e 15-19 o su appuntamento
ingresso libero