20 anni in bianco e nero. La mostra racconta la storia della Cecoslovacchia, dal 1969 al 1989, attraverso una raccolta di fotografie dedicate alla vita quotidiana.
Quello che succedeva nell´arena politica dietro la cortina di ferro nella Cecoslovacchia degli anni Settanta e Ottanta è ormai storia nota. Dopo la Primavera di Praga si rafforza il regime comunista e alla metà degli anni Settanta nasce Carta 77, guidata da illustri firmatari come Václav Havel, Jan Patočka e lo scrittore Pavel Kohout. Gli anni Ottanta rappresentano un periodo di persecuzioni e allo stesso tempo di lento scioglimento del regime di ferro.
Poco nota è invece la vita quotidiana delle persone sulla quale ricadevano gli impatti negativi del regime. Questi aspetti sono al centro della mostra fotografica "Dietro la cortina di ferro: 20 anni in bianco e nero. La storia della Cecoslovacchia in una raccolta di fotografie (1969-1989)" organizzata dal Centro Ceco a Milano. La mostra della collezione dell´ex Casa della fotografia di Praga – che oggi fa parte delle collezioni della Galleria della Città di Praga – ripercorre la lunga storia di due decenni di vita dietro la Cortina di ferro (1969 - 1989), fino alla sua "caduta" nei primi anni '90. La mostra presenterà opere ancora inedite in Italia di fotografi importanti come Jaroslav Kučera, Dana Kyndrová, Jindřich Štreit, Karel Cudlín e molti altri.
La mostra racconta la storia della Cecoslovacchia, dal 1969 al 1989, attraverso una raccolta di fotografie in bianco e nero di famosi autori cechi e slovacchi. Queste immagini riescono a catturare in modo affascinante e accurato l'atmosfera della società e la storia del periodo. La realtà viene restituita dalle immagini di Dana Kyndrová e Zdenek Lhoták, dai dettagli di un ambiente militare di Karel Cudlín. Questi autori, tutti ideologicamente esposti dato l'alto livello di politicizzazione della vita a quei tempi, riescono comunque a dare testimonianze storicamente precise e artisticamente pregevoli degli eventi politici di quel periodo. La stessa storia, da una prospettiva più quotidiana, viene raccontata dalle immagini crude e realistiche di Viktor Kolář, Jindřich Štreit, Vladimír Birgus, Jiří Hanke, Jaroslav Kučera e Pavel Dias. L’estetica distintiva del paesaggio, sfregiato – come i suoi abitanti – dall’approccio del regime totalitario, è presentata da Jaroslav Beneš, Jan Ságl e Viktor Kolář. La rivoluzione del novembre del 1989 e il nuovo inizio della società cecoslovacca sono catturati dalle istantanee di delicata ironia di Pavel Štecha e Dagmar Hochová; queste foto coincidono con l'inizio della carriera del presidente Václav Havel e l´insediamento del nuovo governo e del parlamento.
Inaugurazione: 22 settembre, 18.30
Galleria del Centro Ceco
via G. B. Morgagni 20 a Milano
lun-gio 13-18, ven 10-16
ingresso libero