Il IV appuntamento di Surprise e' dedicato a un progetto fotografico e performativo di Giorgio Ciam. L'edizione 2015 di Vitrine, quest'anno e' intitolata Possibilita', il quarto appuntamento e' dedicato alle opere di Anna Franceschini. In 'Omaggio a Salvo' si presenta il dipinto San Martino e il povero del 1973.
Surprise: Giorgio Ciam
a cura di Gregorio Mazzonis, Maria Teresa Roberto
Il quarto appuntamento del 2015 di Surprise è dedicato a un progetto fotografico e performativo dell’artista Giorgio Ciam (Pont-Saint-Martin, 1941 – Torino, 1996).
Ciam ha costantemente focalizzato la sua attenzione sul tema dell’identità, utilizzando la fotografia e ponendola in relazione con la performance, il disegno, la scultura. È intervenuto spesso, soprattutto nei primi anni Settanta, sull’immagine del suo stesso volto, sottoposta a procedimenti di trasformazione o di cancellatura capaci di sottolineare il carattere problematico e aperto del processo di definizione di sé. Negli autoritratti a figura intera è in molti casi entrato in dialogo con altri soggetti, innescando meccanismi di sdoppiamento o di specularità.
La mostra alla GAM ha al suo centro Gli uomini neri del 1970 (collezione La Gaia, Busca), una grande tela emulsionata su cui campeggiano le fotografie di quattro figure maschili con il viso e le mani dipinti di nero. Esposta alla galleria Christian Stein di Torino nel 1972, l’opera divenne il fulcro di una performance, che viene in questa occasione ricordata attraverso un collage e una serie di 14 fotografie (collezione Luigi Franco), opere nelle quali Ciam ha fissato i singoli passaggi dell’azione.
La mostra è realizzata in collaborazione con Archivio Giorgio Ciam.
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Vitrine #4: Anna Franceschini
Prosegue alla GAM di Torino Vitrine, il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea che, per l’edizione 2015 intitolata Possibilità, pone l’attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l’arte ricalca la natura mutevole e fluida. Inaugura il 22 settembre alle 18.30 il quarto appuntamento dedicato ad Anna Franceschini.
Nella sua ricerca artistica Anna Franceschini compie una riflessione sul linguaggio filmico aprendosi a un dialogo con diversi ambiti culturali e discipline. Per Vitrine, in collaborazione con gli stilisti Marios, l’artista realizza alcuni screen dress, confezionati con tessuti tecnici per proiezioni cinematografiche, ricercando una continuità filologica e visiva con le immagini del video THE DIVA WHO BECAME AN ALPHABET. In occasione dell'apertura della mostra gli abiti verranno agiti ed animati dalle performers Sara Monari, Laura Pante e Marina Bertoni .
VITRINE
Un progetto della GAM con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte
Quarta edizione Possibilità | a cura di Anna Musini
Dal 10 febbraio 2015
Artisti:
Rä di Martino (10 febbraio – 6 aprile 2015)
Francesco Gennari (14 aprile – 7 giugno 2015)
Francesco Barocco (11 giugno – 30 agosto 2015)
Anna Franceschini (22 settembre – 15 novembre 2015)
Luca Trevisani (25 novembre 2015 – 17 gennaio 2016)
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Omaggio a Salvo
La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino desidera rendere omaggio al valore dell’opera di Salvo da poco scomparso. La rilevanza storica del suo lavoro è rappresentata in numerose opere che il museo conserva nelle proprie collezioni, dalle lapidi, del 1972, acquisite dalla Fondazione De Fornaris, alla scritta Salvo, 1977, in tricolore.
A partire da martedì 22 settembre, in occasione dell’inaugurazione dei cicli espositivi di Vitrine e Surprise, sarà visibile al pubblico nell’atrio del primo piano del museo il dipinto San Martino e il povero del 1973, acquisizione della Fondazione per l’Arte Moderna e
Contemporanea CRT.
L’opera è una delle prime prove di ritorno alla pittura dell’artista. Fu esposta in una delle mostre fondamentali per l’evolversi della sua ricerca, tenutasi nel 1974 presso il Museo Wallraf-Richardtz di Colonia. In quella occasione l’artista era stato invitato a partecipare a Project’74 presso la Kunsthalle della Città, ma scelse gli spazi del museo per comporre un percorso attraverso la storia dell’arte occidentale: un’opera per ogni secolo rappresentato dalle raccolte del museo, così che in una sequenza in cui comparivano massimi esempi della pittura di Simone Martini e Rembrandt, il suo San Martino e il
povero appariva come ultimo capitolo, a rappresentare il XX secolo.
In una foto di Giorgio Colombo scattata nel ’74 dentro le sale del museo di Colonia, Salvo osserva le opere storiche, mentre sulla parete alla sua sinistra compare il dipinto nella sua prima versione: San Martino ha il volto di Salvo stesso, volto al quale, poco più tardi, decise di sovrapporre quello di sua moglie Cristina, in un autoritratto congiunto.
San Martino e il povero è forse, tra quelle in collezione, l’opera che meglio può rappresentare l’intero percorso dell’artista perché, pur essendo un’opera seminale, presenta già compiutamente tutta la personalità e la freschezza pittorica di Salvo, la sua capacità di elaborare un linguaggio personalissimo, schiarendo e appianando la propria tavolozza, anche al cospetto dei più tormentati precedenti storici come l’opera di El Greco a cui il dipinto guarda, per raccontare con leggerezza e mente tersa il mistero e la ricchezza della pittura, i suoi non detti e le sue infinite possibilità.
Ufficio stampa Fondazione Torino Musei
t. 011 4429523 email ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it
Inaugurazione 22 settembre ore 18.30
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 – Torino
martedì ‐ domenica 10‐19.30, chiuso lunedì
ingresso libero