Nella poetica di Huan il corpo diventa strumento di indagine fisica ed emozionale, attraverso articolate e suggestive performance di matrice teatrale.
a cura di Chiara Guidi
ZHANG HUAN (n. An Yang 1965) è un artista concettuale cinese. Dopo un’educazione classica in pittura all’Accademia di belle arti di Pechino, agli inizi degli anni Novanta ha preso parte alla scena avanguardista dell’ ‘east village’ della città, dedicandosi all’arte della performance come pratica artistica radicale.
Nella poetica di Zhang Huan il corpo diventa strumento di indagine fisica ed emozionale, attraverso articolate e suggestive performance di matrice teatrale, in cui l’artista fa emergere sia l’aspetto rituale e metaforico che l’aspetto filosofico orientale a cui è fortemente legato.
La retrospettiva vuole rendere omaggio al suo lavoro di ricerca e riflessione sui temi dell’identità culturale e del rapporto tra Oriente ed Occidente.
Fra le opere presentate negli spazi di ATELIER Les Copains, “My Rome” un ciclo dove l’artista si confronta con le antichità di Roma e del suo millenario patrimonio culturale, nell’importante complesso statuario dei marmi capitolini presso i Musei Vaticani.
Nella sequenza fotografica, l’azione di Huan, posizionato tra le statue, dà vita a una lenta improvvisazione corporea che richiama le tradizionali tecniche del Tai Ji Quan; e così, i 30 performer coinvolti diventano materiale umano in movimento per la costruzione di una gigantesca scultura vivente che prende forma sopra un tavolo ligneo. L’intensa fisicità della scena, pregna di rimandi alla cultura e alla sensibilità orientali, si mescola alla storia millenaria di Roma e alla marmorea bellezza dei calchi antichi, in un’ideale babele organica figlia della contemporaneità.
La mostra è realizzata in collaborazione con Galleria Pack Milano
Inaugurazione 25 settembre ore 18.30
Atelier Les Copains
via Alessandro Manzoni, 21 Milano
lun-ven 10-13 e 15-18
ingresso libero