Colos. Dipinti e sculture rappresentano le molteplici sfaccettature del suo percorso artistico, basato principalmente sulla resa del colore in rapporto con la luce.
Formatosi nell’ambito dell’industria cinematografica, grazie soprattutto alla collaborazione con suo prozio, il celebre regista David Lean, e perfezionatosi in tutti gli ambiti della cultura artistica figurativa, il pittore e scultore Simon Lean presenta, per la prima volta in Italia, una selezione dei suoi migliori lavori.
Proveniente da una famiglia di artisti, nipote del celebre regista David Lean (Dottor Zivago - Lawrence d’Arabia - Il Ponte sul Fiume Kwai) di cui fu anche stretto collaboratore, Simon Lean presenta, per la prima volta in Italia nella Galleria ART G.A.P., una scelta dei suoi lavori più prestigiosi. Una miscellanea di scultore e pitture sono state selezionate per rappresentare le molteplici sfaccettature del suo percorso artistico, basato principalmente sulla resa del colore in rapporto con la luce che i vari materiali e superfici ricevono.
Il rapporto tra forma e luce, appunto, crea il colore: la luce è la protagonista delle due serie presentate in mostra: i dipinti, infatti, sono tutti su fondo bianco, simbolo di luce zenitale e neutra che esalta il colore che viene apposto sopra; le sculture, a loro volta, sono concepite come una sorta di trama attraverso cui la luce filtra riscaldando di riflessi il metallo. In merito alla serie delle sculture, le forme sinuose create da Lean danno l’impressione di essere sfumate nello spazio, come si suole usare in pittura, ma su uno spazio tridimensionale: questo strabiliante effetto è il risultato di uno studio approfondito sui materiali, in particolare sull’utilizzo di una lega metallica a basso punto di fusione che permette una manipolazione più lenta e dettagliata della materia.
I dipinti, la cui iconografia astratta rappresenta vari sentimenti umani, sono stati realizzati attraverso la tecnica della serigrafia materica utilizzando inchiostro acrilico su tela per ottenere una elevata saturazione del colore, effetto che l’occhio umano percepisce quando, appunto, la materia è bagnata da un potente e zenitale fascio di luce.
Il titolo della mostra, “Colos”, parola latina che indica “colore”, ma anche “aspetto esteriore”, è stato scelto per rappresentare i molteplici aspetti del percorso artistico di Lean: le sculture, così come le pitture, le opere figurative e i temi astratti, le linee sinuose ma anche i repentini scarti cromatici.
Inaugurazione 26 settembre ore 19
Galleria ArtGAP
via di San Francesco a Ripa, 105/a Roma
tutti i giorni 15.30-19.30
ingresso libero