I funghi del guru. Performance e mostra. "Una corda che penzola fino al pavimento. La corda del guru. Poco distante un tappeto di funghi. Un incipit per far si' che si possa parlare e raccontare la storia del guru".
O’ è felice di presentare “I funghi del guru” una performance (e mostra) di Arianna Carossa, lunedì 28 settembre alle ore 19:00 Gli elementi del lavoro saranno in mostra sino a sabato 3 ottobre in orario 12.00-19.00, o su appuntamento.
Una corda che penzola fino al pavimento. La corda del guru. Poco distante un tappeto di funghi. Un incipit per far si che si possa parlare e raccontare la storia del guru.
L’occasione di questo “evento” di e con Arianna Carossa - nato grazie alla collaborazione con Alessandra Piolotto - è la ristampa del libro The aesthetic of my disappearance, edito da blisterZine nel 2014 e originariamente prodotto in sole cento copie numerate. La nuova pubblicazione che sarà qui presentata, si arricchisce di due nuovi contenuti e differisce dalla precedente anche per il colore rosso della copertina. Il libro consiste in una serie di interviste all’artista da parte di curatori internazionali, aventi per oggetto opere che l’artista non ha mai realizzato.
“Cosa è un evento? C’è per definizione qualcosa di ‘miracoloso’ in un evento, che si tratti dei miracoli della vita quotidiana o di sfere più elevate come quella divina. (…) E’ solo quando credo, che comprendo le ragioni della fede (…) e così nell’evento c’è sempre un elemento che sfugge al nostro controllo e alla comprensione, qualcosa di misterioso. (…) E’ l’effetto che sembra eccedere le proprie cause..(…).”
(da Slavoj Žižek. Event: A Philosophical Journey Through a Concept, Penguin, New York 2014)
In sostanza l’evento è anche un atto di fiducia.
Arianna Carossa è nata a Genova nel 1973 e da diversi anni vive e lavora a New York. Il suo lavoro si concentra sulla ricerca e la decostruzione di un pensiero e la sua ricostruzione attraverso nuove regole del tutto proprie. Ha esposto, tra gli altri, a Documenta 11 (Souvenir aus Genua, Kunstbalkon Kassel), Guggenheim Museum (James Turrel and Me, Story of Love Affairs, NYC), Frieze NY 2013, MACRO (Road of Contemporary Art, Roma), Museo Galata (Doing Things Going Places, Genova), Fondazione per l’Arte Castello di Rivara (Sound Of My Soul, Torino), Museo Spallanzani (Ketos 2.0, Reggio Emilia), Vittoriano (Ente Comunale di Consumo, Roma), Museo Archeologico Castel San Giorgio (Prima c’erano gli altri, La Spezia), Centro per l’Arte Luigi Pecci (Volterra teatro, Prato) Rooster Gallery (Gattopardo e Waters NYC), Lower Manhattan Council (Spectacular Failure, NYC), Antinori Fondazione per l’Arte (Still life remix, Bargino), Galleria Giuseppe Pero (About practice, Milano), Manage of Hermitage ( Biennal St. Petersburg). E’ stata ospite in residenza in diversi programmi internazionali tra i quali, LMCC, NYC; Candelieri 4 Residences, SS; NeS Artist Residency, e Sim Residency, Rejavik, Daunia Land art, FG; V Biennale artisti del Mediterraneo Tunis; Ecume, (Estaque Marseille) ISCP, NYC.
The aesthetic of my disappearance (2015 ed. Blisterzine, red cover, 100 hand numbered copies) è disponibile da FOLDER il bookshop di O’, insieme ad un ampia selezione di materiali e progetti editoriali indipendenti e d’artista.
Inaugurazione e performance lunedì 28 settembre ore 19
O’
via Pastrengo 12 Milano
12-19 o su appuntamento
ingresso libero