L'opera di Mario Merz, maestro dell'Arte Povera tra i piu' riconosciuti a livello internazionale, si configura come un omaggio alla memoria dell'artista: un igloo di grandi dimensioni sara' posto in stretta relazione con il cortile interno del Castello, in modo da costruire un dialogo tra l'opera dell'artista e l'edificio, simbolo dell'identita' storico-culturale della citta' di Bari. Sulla medesima linea della spiritualita' si colloca il progetto concepito da Domenico Bianchi per la Sala Angioina del Castello: una composizione di undici quadri di grandi dimensioni, realizzati con i materiali tipici della ricerca dell'artista.
Art&Maggio 2004
Bari – Castello Svevo
dal 1 maggio al 30 giugno 2004
Il Comune di Bari – Assessorato alla Cultura e al Turismo propone nell'
edizione Art&Maggio 2004 le opere di due artisti contemporanei all'interno
della cornice di uno dei monumenti più significativi della città . Se l'
edizione del 2003 ha visto riunite le opere di Sol LeWitt e Mimmo Paladino,
appositamente realizzate per la città di Bari, a partire da 1 maggio
prossimo sarà la volta delle opere di Mario Merz (Milano, 1925-2003) e
Domenico Bianchi (Anagni, 1955), allestite all'interno della struttura del
Castello Svevo per la cura di Ludovico Pratesi, grazie alla collaborazione
della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della
Puglia e della Fondazione Merz.
L'opera di Mario Merz, maestro dell'Arte Povera tra i più riconosciuti a
livello internazionale, si configura come un omaggio alla memoria dell'
artista: un igloo di grandi dimensioni sarà posto in stretta relazione con
il cortile interno del Castello, in modo da costruire un dialogo tra l'opera
dell'artista e l'edificio, simbolo dell'identità storico-culturale della
città di Bari. L'igloo, che venne realizzato da Mario Merz nel 1998 per
essere esposto nel parco del Fundaçao Serralves di Porto (Portogallo), è
costituito da una doppia struttura in ferro, sormontata dalla figura di un
cervo, animale simbolico che sottolinea la dimensione spirituale dell'opera.
Nell'immagine: Igloo con albero, (1969-)2002
struttura in tubolare di ferro, vetri, mastice, arboscello
2 m. diametro
Sulla medesima linea della spiritualità si colloca il progetto concepito da
Domenico Bianchi per la Sala Angioina del Castello: una composizione di
undici quadri di grandi dimensioni, realizzati con i materiali tipici della
ricerca dell'artista (dal legno alla cera, dal palladio alla fibra di
vetro), e disposti lungo la parete di oltre venti metri della sala, a
comporre un segno simbolico in omaggio alla intima dimensione spirituale
dell'arte e della vita di Mario Merz.
Un catalogo Hopefulmonster Edizioni, a cura di Costantino D'Orazio,
documenterà i progetti di Art&Maggio 2004, e prenderà spunto dalla mostra
barese per ricostruire in un percorso cronologico alcune tra le esperienze
più significative realizzate da Bianchi in mostre per spazi interni e da
Merz con opere per spazi esterni.
Dal 1 maggio al 30 giugno 2004. Orario 10,00-19,00. Mercoledì chiuso.
Ingresso al monumento euro 2,00
Ufficio Stampa: Futuro – Annalisa Inzana tel. 06.77591443
Bari - Castello Svevo – p.zza Federico II di Svevia