veni vidi Napoli. Knorr coglie la storia, generando forma e sostanza dal nulla. Le sue sculture traggono forza evocativa non dal loro aspetto, ma dall'intima aura di un passato che rapidamente svanisce.
La Galleria Fonti è lieta di presentare la terza mostra personale dell'artista Daniel Knorr. In mostra due gruppi di nuove opere: Depression Elevation e Capillaire.
Capillaire si compone di una serie di tubi in resina acrilica che contengono diverse tipologie di veleno e che si dispongono in cerchio nella prima stanza della galleria.
Il titolo si riferisce ai vasi capillari del corpo. L'architettura - la galleria - potrebbe essere vista come il prolungamento del corpo dello Stato. Infatti l'architettura corrisponde alla standardizzazione statale ed incorpora una struttura biopolitica. Un veleno può essere presente in un corpo per diverse ragioni. Può essere utilizzato come così detto anticorpo in modo da supportare il sistema immunitario e distruggere "corpi estranei" come virus o batteri pericolosi; ma allo stesso tempo può essere pericoloso in un corpo se la sua concentrazione è più alta di quanto è raccomandato. Proseguendo con l'analogia con lo Stato, mentre da un lato il veleno controlla la società, allo stesso tempo dall'altro lato può essere pericoloso se sfugge al controllo. (Il veleno si utilizza anche per le vene "cattive" nel corpo dello Stato, vale a dire i terroristi e le strutture anti governative: l'anticorpo come "vaccino" necessario nel gioco del governo.)
Il veleno utilizzato ha il ruolo di modellare la forma della storia in relazione al proprio contesto sociale, politico e culturale. I veleni sono stati usati per uccidere statisti (Napoleone con l'Arsenico), o per controllare i dimostranti durante le sommosse (Pompidou utilizzò il gas lacrimogeno contro gli studenti nel 1968), o per il controllo sulle nascite (Atropa Beladona come agente abortivo nell'est Europa), o Brugmansia come strumento educativo per bambini cattivi (West Amazone - Chile), giusto per citarne alcuni.
I veleni sono strumenti di progettazione e rappresentano un tipo di struttura biopolitica della nostra società: l'opera Capillaire ne esamina il grande utilizzo nel nostro comune "corpo storico".
In Depression Elevations, serie esposta nella seconda stanza della galleria, Daniel Knorr analizza la superficie del paesaggio urbano mediante una serie di calchi in resina presi dalle "impressioni" che si trovano sulle strade delle città.
L'interesse topografico di Knorr è biopolitico; se è vero che un'infrastruttura è realizzata dallo stato per facilitare i collegamenti, è anche vero che essa abolisce i movimenti sociali ed impone dei parametri su di una popolazione. La vasta e complessa rete stradale della città lascia un indelebile traccia sulla vasta, distesa pianta delle città, generando un paesaggio culturale dominato da macchine ed estensione urbana.
Gli avvallamenti delle strade, comunque, consumate dai segni del tempo e dall'utilizzo dell'uomo, forniscono una piccola impronta del passato della città. Nel fare i calchi di pozzanghere e buche, Knorr coglie la storia, generando forma e sostanza letteralmente dal nulla. Le sculture così prodotte traggono forza evocativa non dal loro innegabile bell'aspetto, ma dall'intima aura di un passato che rapidamente svanisce.
Inaugurazione 2 ottobre ore 17
Galleria Fonti
via Chiaia, 229 Napoli
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì ore 11-14 / 16–20
ingresso libero