Atelier 3+10
Venezia
via Cappelletto, 20
328 0496104

Cotte Crude Terre
dal 4/10/2015 al 24/10/2015
lun-ven 13-17

Segnalato da

Marija Markovic




 
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4/10/2015

Cotte Crude Terre

Atelier 3+10, Venezia

Una mostra di scultura all'insegna della terracotta, materia primigenia, elementare e basilare. Tra gli artisti Gianni Guidi, Zhongqi Geng, Marija Markovic, Valter Cerneka, Giovanni Scardovi e Sergio Monari.


comunicato stampa

Una mostra di scultura all’insegna della terracotta, materia primigenia, elementare e basilare. Antichissima, utilizzata in termini diffusi e capillari dagli Etruschi, nostri diretti antenati, anche per quanto riguarda l’arte. La scultura in terracotta diversamente da quella realizzata nel pregiato marmo, può essere concepita in aggiunta o in “levare”, nel senso di togliere o aggiungere materia. Subisce, inoltre, una metamorfosi che può essere assecondata o determinata sia in fase di lavorazione che in fase di cottura. E’ concepita nella manipolazione della materia in uno stato ancora plasmabile, e per tutti tali motivi, come opera d’arte finita, può dare vita a sempre inaspettate e inedite forme e sostanze.

La terracotta è stata molto usata in passato ma anche nel XX secolo ha costituito, ad esempio per Arturo Martini, uno dei più prestigiosi scultori italiani di tutti i tempi, il medium per eccellenza più utile per modellare la forma e concepire lo spazio, anche in termini intellettuali e poetici, rientrando a pieno titolo nello specifico della scultura. Pur in considerazione del grande contributo offerto da questo maestro, veneto di nascita ma romagnolo di origine per parte di madre nata a Bagnacavallo, con questa esposizione si vuole riunire il gruppo ferrarese/faentino composto dai più tenaci e rappresentativi artisti attivi in tale ambito di ricerca d’espressione quali Gianni Guidi, Giovanni Scardovi, Sergio Monari, gli iraniani Amir Sharif e Sima Shafti, questi ultimi due presenti a Bologna e ora soprattutto a Ferrara, Ilaria Ciardi, Sergio Zanni e Maurizio Bonora. Poi ci sarà Ampelio Zappalorto, artista a tutto tondo ma prevalentemente pittore, ultimamente però assai prolifico nell’utilizzo della terracotta di Nove, Sarah Marchetto e il più giovane Lorenzo Rumonato.

Certa anche la partecipazione di Albertini e Moioli, docenti di scultura a Brera con interessi e approfondimenti nel multimediale ma già autori di splendide opere realizzate utilizzando la terra refrattaria, in particolare quella di Albissola. A questi artisti da anni dediti a una ricerca sulla terracotta e che pure rappresentano tre tra le principali “sorgenti” più qualificate dell’argilla in Italia, si abbiamo voluto affiancare altri giovani esempi che in questo caso provengono dalla Cina con Zhongqi Geng ( in tal senso non si può non ricordare la grande tradizione cinese o perlomeno indicare l’esercito di terracotta di Xian), dalla Serbia con Marija Markovic, o dalla Croazia con Valter Cerneka. Venezia ancora come esemplare “porta” di arte e cultura aperta al mondo con tutte le sue analogie e le sue differenze in una prospettiva di un civile, costruttivo e sempre più indispensabile rapporto interculturale utile per una comune crescita tra innovazione e tradizione.

Saverio Simi de Burgis

Inaugurazione 5 ottobre ore 18

Atelier 3+10
via Cappelletto, 20 Venezia
lun-ven 13-17
ingresso libero

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