Tra il Dire e il Fare. Una ventina di opere, su carta e su tela, affrontano un soggetto molto attuale, legato alla grande letteratura del viaggio, della migrazione e dell'approdo.
a cura di Chiara Gatti e Silvia Agliotti
Gioxe De Micheli presenta a Gli eroici furori arte contemporanea un ciclo recente di lavori dedicati al tema eterno del viandante. Una ventina di opere, su carta e su tela, affrontano con garbo un soggetto molto attuale, legato alla grande letteratura del viaggio, della migrazione e dell'approdo. Inesausti camminatori, uomini apolidi, forestieri senza fissa dimora, i personaggi di De Micheli abitano un non-luogo, metafora di tutti i luoghi, fisici e mentali. Sospeso in bilico fra cielo e terra, questo non-luogo è il mare, un abisso senza confini, cui allude con velata ironia il titolo della mostra.
L'acqua attutisce i rumori del mondo, il mare è calmo e senza turbolenze, come i volti delle figure che danzano sul bagnasciuga e disperdono, sulla spiaggia, oggetti colorati, allegorie di ricordi felici. Esperto narratore di visioni poetiche, De Micheli mette in scena un popolo di viaggiatori immersi in un'atmosfera metafisica, a metà strada fra il dolore sottile dell'abbandono e la leggerezza necessaria ad affrontare i passaggi dell’esistere. Qualcosa di errante alberga in questi viandanti del mare, icone di precarietà che reagiscono ai tempi dell'attesa con balli ed evoluzioni funamboliche, piccoli sberleffi e versi desueti agli occhi di chi – come noi – li osserva sorpreso e silenzioso.
Gioxe De Micheli
È nato a Milano il 27 gennaio 1947. Gioxe è la voce dialettale genovese per Giuseppe. A Brera, sotto la guida di Gianfilippo Usellini, ha frequentato i corsi di decorazione e affresco. Segnalato dalla critica come uno degli artisti più significativi della sua generazione, le sue opere sono state accolte in rassegne nazionali e internazionali. Di lui hanno scritto Raffaele De Grada, Giovanni Paganin, Raffaele Carrieri, Giovanni Testori, Dino Buzzati, Antonello Trombadori, Rossana Bossaglia, Giorgio Seveso, Giovanni Raboni, Giorgio Luzzi, Elena Pontiggia, Vivian Lamarque, Tiziano Rossi. La sua prima mostra personale, presentata da Raffaele De Grada, risale al 1963. Tra le numerose personali: nel 1969 alla Galleria 32 di Milano; nel 1978, 1981, 1984 alla galleria La Gradiva di Roma. Del 1985 è l’importante personale al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nel 1989, nella stessa città, su invito della Facoltà di Magistero, espone il ciclo di dipinti dedicati a Thomas Müntzer. Nel 1992 allestisce la prima antologica alla Fortezza Medicea di Grosseto, la seconda è ordinata presso il Museo Bandera di Busto Arsizio. Tra le più recenti: nel 2001 al Centro di Studi Italiani di Zurigo; nel 2005 al Museo Archeologico di Grosseto; nel 2006 alla Galleria Ca’ d’Oro di Roma; nel 2008 al Centro dell’incisione di Milano dove torna nel 2012. Tra le principali rassegne: nel 1980 la Triennale della grafica in Permanente a Milano; nel 1986, Un panorama di Tendenze, al Castel Sant’Angelo di Roma; nel 1989 la XXX Biennale Nazionale d’Arte in Permanente; nel 1999 la XIII Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni di Roma; nel 2000, Figurazione a Milano dal secondo dopoguerra ad oggi a La Posteria di Milano; nel 2001, La pittura in Lombardia nel XX secolo al Castello di Vigevano; 2007; nel 2013, Peintres d’aujourd – France/Italie, VIII edizione, alla Promotrice di Torino. Nel 1994 ha realizzato un grande trittico per il Palazzo di Giustizia di Milano. Dal 2013, il suo Polittico della Maternità trova collocazione nella piccola chiesa romanica di San Biagio a Camaiore. Vive e lavora a Milano.
Inaugurazione mercoledi 14 ottobre 2015, ore 18,30
Gli Eroici Furori
via Melzo, 30 Milano
orari: martedì-venerdì 15.30- 19 | sabato 15–18 | mattina su appuntamento
ingresso libero