Riflessioni. Pur adoperando indifferentemente olio e acrilico, le sue tele mostrano come realta' ed introspezione si incontrino nell'arte.
La tensione tra la realtà oggetto del dipinto e la realtà creata dal dipinto stesso traspare tutta nell'opera di Luciano Strollo, medico napoletano, pittore figurativo e musicista per passione.
Affascinato dai colori forti adoperati da Alberto Sughi, dalle sue scene in cinematografo, che ritraggono il pubblico al limite tra la pittura ed il fumetto, Strollo ne riprende le atmosfere trasportandole in teatro, metafora della vita per eccellenza. Sono altresì evidenti le influenze di Lucian Freud e della Nuova Oggettività tedesca, ravvisabili nel processo di rielaborazione della realtà: spesso, partendo da immagini fotografiche raffiguranti soggetti umani, tra cui la moglie, Strollo ne utilizza il realismo contaminato dal gusto espressionista, mettendone in risalto l'emotività.
Pur adoperando indifferentemente olio e acrilico, ottenendo il medesimo risultato pittorico mediante la poca materia utilizzata, le sue tele mostrano come realtà ed introspezione si incontrino nell'arte.
Le linee, la forma, le luci e la loro posizione all'interno dei dipinti sono solo espedienti per spingersi all'analisi interiore e indurre l'osservatore ad una serie di ragionamenti su se stesso e sulle fasi della propria vita. L'equilibrio dei colori diviene costante ricerca della pacifica convivenza tra ciò che appare e ciò che è.
Claudia Del Giudice
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galleria@ginoramaglia.it
Inaugurazione 15 ottobre dalle 19
Artisti in Vetrina
Gino Ramaglia
via Broggia, 10 Napoli
ingresso libero