19.06_26.08.1945. L'artista ricostruisce la storia del nonno internato dai nazisti in un libro d'artista, attraverso una ricerca di immagini su internet e la riproduzione di documenti. Un progetto che articola una profonda riflessione sul tema della memoria collettiva.
a cura di Ilaria Bonacossa
in collaborazione con Associazione Culturale MiramART
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Primo Benedetti, nonno materno dell’autore, torna a casa dopo due anni di prigionia, vissuti nei campi di lavoro in Germania come Militare Italiano Internato.
Con sé ha un piccolo taccuino sul quale annota le città attraversate durante il lungo viaggio. Quasi settant’anni dopo, Andrea Botto ricostruisce quell’itinerario in un libro d’artista, pubblicato nel 2014 da Danilo Montanari Editore, attraverso una ricerca di immagini su internet e la riproduzione di vari documenti appartenuti a suo nonno.
Questo progetto articola una profonda riflessione sul tema della memoria e sull’uso delle immagini nella società contemporanea mettendo a confronto la virtualità del nostro rapporto con i luoghi lontani e l’intima fisicità dei documenti estratti dal taccuino del nonno. Nella sua rievocazione silente del dramma di un singolo Botto porta ognuno a riflettere sul dolore e la brutalità della storia e sulle modalità di racconto che le immagini possono offrire.
Dopo aver ricevuto diversi riconoscimenti internazionali (Premio Ponchielli, Le Prix du Livre Rencontres d’Arles, Paris Photo-Aperture Foundation PhotoBook Award) il progetto viene presentato per la prima volta in una mostra, con un’installazione appositamente pensata per il Museo di Villa Croce ed un’edizione limitata di stampe d’artista.
Press:
Luisa Mazier tel. 010 580069 / 585772 luisa.mazier@gmail.com
Inaugurazione: 20 ottobre, ore 17.30
Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce
via Jacopo Ruffini, 3 Genova
Orari:
Fino al 31 ottobre: da martedì a domenica: 11-19
lunedì chiuso
Da novembre:
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 8.30-18;
sabato e domenica 9.30-18.30;
lunedì chiuso