La nuova rosa - Arte, storia, nuova umanita'. La mostra, di carattere fotografico, documentario e audiovisivo, espone materiale inedito e gia' conosciuto riferibile alla storia familiare, all'impegno artistico, politico e sociale di Tina.
Udine rende nuovamente omaggio a una delle sue figlie più celebri a 36 anni di distanza (correva l'anno 1979) da quella che fino ad allora era considerata la più esauriente esposizione sulla vita e sull’opera di Tina mai realizzata.
Nel frattempo il mito di Tina Modotti è cresciuto e le sue fotografie più importanti sono state acquistate da privati collezionisti, esposte in prestigiosi musei e sono divenute note ad un pubblico più vasto.
La mostra, di carattere fotografico, documentario e audiovisivo, espone il patrimonio fotografico già conosciuto e che è stato ricostruito al meglio delle possibilità qualitative e filologiche e presenta una accurata contestualizzazione storica.
Arricchita dalle più recenti acquisizioni riferibili alla storia familiare, all’impegno fotografico, politico e sociale di Tina, presenta i nuovi documenti e materiali inediti provenienti dal lascito di Jolanda Modotti, sorella di Tina.
La mostra presenta, per la prima volta in Italia e in Europa la nuova documentazione fotografica di cui l’Istituto Nacional de Antropologia e Historia di Città del Messico è entrato recentemente in possesso, grazie alla donazione di Savitri Sawhney, figlia dell’esule indiano Pandurang Khankhoje, e di cui si è avuta anticipazione attraverso il numero monografico della rivista “Alquimia”, n. 50, 2014, intitolato Tina Modotti. Espediente inédito.
Tale documentazione contiene una serie di fotografie, scattate da Tina Modotti e rimaste in gran parte sconosciute fino a tempi recentissimi.
Esse si riferiscono al movimento delle “Scuole libere di Agricoltura Emiliano Zapata” e della “Lega delle comunità agrarie” fondate in Messico nel 1927, con il concorso determinate di esponenti del Soccorso operaio internazionale e del Partito comunista messicano, tra cui Diego Rivera e Xavier Guerrero. Queste fotografie, ritraggono gli incontri e le attività delle Scuole nei villaggi di Chiconcuac, Tocuila, Ocopulco e Chipiltepec, ubicati nella municipalità di Texcoco e sono molto importanti non solo per la loro qualità, ma anche perché documentano la fase di passaggio dell’arte fotografica di Tina dal rigore formale, legato all’apprendistato con Edward Weston, all’impegno politico sociale nel 1927-89.
La mostra si articola nelle seguenti sotto – sezioni:
L’ambiente familiare nel Friuli del primo ‘900
Il soggiorno e le relazioni sociali a San Francisco e a Los Angeles
Tina, Robo e dintorni: la famiglia allargata (originali forniti dal prof. Antonio Cobalti)
Il trasferimento in Messico, l’apprendistato con Weston e l’incontro con la politica e
il Rinascimento messicano
Le Escuela s Libres de Agricoltura (materiali forniti dall’Istituto Nacional de Antropologia y Historia di Città del Messico)
La militanza politica nel Soccorso rosso, l’antifascismo internazionale negli anni ’30, i Fronti popolari e la guerra di Spagna
Il ritorno in Messico e la morte di Tina
Esposizione di libri e opuscoli originali della Internazione Arbeiterhilfe e della Internazionale Rote Hilfe
Esposizione di originali, lettere, carteggi e fotografie relative alla riscoperta di Tina nel Friuli Venezia Giulia negli anni ’70, tratte dall’Archivio di Riccardo Toffoletti, e del Comitato Tina Modotti
Tina Modotti
La figura di Tina Modotti sarà anche al centro del convegno scientifico “Tina Modotti e la storia del ‘900”, promosso dall’Università di Udine e in programma nei giorni il 19 e 20 novembre con la partecipazione di alcuni tra gli studiosi più qualificati a livello nazionale e internazionale, di storici e storiche della fotografia, nonché delle più accreditate biografe di Tina Modotti negli Stati Uniti, nel Messico, in Spagna e in Italia.
L'esposizione è realizzata dall'assessorato alla Cultura - Musei Civici in partnership con il comitato Tina Modotti e in collaborazione con prestigiose istituzioni scientifiche a livello nazionale e internazionale con il il sostegno della Regione friuli venezia Giulia e la collaborazione dell'Università degli Studi di Udine e dell'associazione culturale Etrarte.
“La scelta operata con questa retrospettiva, prestigiosa anche perché si avvale di materiali fotografici inediti, è indicativa di una precisa volontà , cioè quella di far coincidere l'identità della città di Udine con Tina Modotti (così come con Arturo Malignani, un altro grandissimo), una donna della propria storia, moderna perché già allora internazionale, curiosa, aperta rispetto ai cambiamenti del mondo. Un orgoglio per Udine e per la sua amministrazione, senza retroguardie o giudizi di alcun tipo, ma con la convinzione di rendere merito innanzitutto a una propria concittadina davvero illustre.
Tutto questo è stato possibile a cominciare dall'attività instancabile ed encomiabile del comitato Tina Modotti e del suo fondatore e animatore principale,il compianto Riccardo Toffoletti, i quali non hanno mai smesso in questi ultimi quarant'anni di credere e amare Tina Modotti: a loro, anche per questa collaborazione che ha reso concreta e qualificata questa mostra, va il nostro sincero ringraziamento”
Federico Pirone - Assessore alla Cultura del Comune di Udine
Per informazioni:
Puntoinforma - Palazzo Morpurgo - via Savorgnana11 puntoinforma@comune.udine.it
Inaugurazione sabato 17 ottobre ore 18
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea - Casa Cavazzini
via Cavour, 14 Udine
La mostra resterà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17 (chiuso il lunedì).
Il costo di ingresso è di 5 euro per gli interi e di 2,50 euro per i ridotti.