Fondazione Giorgio Amendola
Torino
via Tollegno, 52
011 2482970 FAX 011 2482970
WEB
Propaganda
dal 3/11/2015 al 26/12/2015
lun - ven 9.30-12.30 e 15.30-19.30

Segnalato da

Associazione Carlo Levi



approfondimenti

Carlo Miccio



 
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3/11/2015

Propaganda

Fondazione Giorgio Amendola, Torino

Artefatti digitali di Carlo Miccio. Rielaborazioni di manifesti di propaganda sovietica post-rivoluzionaria, assemblate con materiale scaricato da internet a cui e' abbinata una video-installazione.


comunicato stampa

Propaganda è un’esposizione che nasce dal bisogno di parlare di sentimenti alle masse in una forma nuova, colorata e rivoluzionaria. Per farlo abbiamo scelto il linguaggio della Rivoluzione d’Ottobre, così come venne creato e diffuso dall’AgitProp, il Dipartimento per l’Agitazione e la Propaganda voluto da Lenin nel 1919. Il Padre della Rivoluzione nominò gli artisti Ingegneri dell’Anima e li incaricò d’istruire il popolo al bello, cioè al giusto, cioè al comunismo. Il più dirompente strumento di quello straordinario sforzo creativo fu il manifesto rivoluzionario, nato da una visione improntata a un’indomabile fiducia nel futuro e all’eterno ottimismo nelle capacità del popolo in lotta.
E così noi oggi. Abbiamo campionato e assemblato immagini e particolari di manifesti AgitProp e sostituito gli slogan con nuovi messaggi che invitano le masse ad innamorarsi, a non temere la paura, a reclamare il proprio diritto alla felicità in una società nuova e più giusta. Una società dove tutti devono essere in grado di esprimere i propri sentimenti, dove si mangia meglio e di più, dove si lavora meglio e di meno. Una società dove si è più felici, realizzati, liberi.

Le opere esposte sono stampe digitali allestite su telaio in alluminio. I lavori sono rielaborazioni digitali di manifesti di propaganda sovietica post-rivoluzionaria, assemblate con materiale legalmente scaricato da internet. Alla mostra è abbinata un’installazione video, un filmato di 25 minuti che scorre in loop. Il video è una dichiarazione d’intenti sullo spirito con cui è stato affrontato il lavoro della Propaganda. Attraverso un filo che unisce il dadaismo alla cultura hip hop (ovvero la capacità di campionare materiale pre-esistente e adattarlo in contesti diversi attribuendogli nuovi significati) si arriva a definire natura, storia e caratteristiche del Manifesto Rivoluzionario Bolscevico.

Il vernissage di apertura della mostra si terrà mercoledì 4 novembre alle ore 18:00

Sale Espositive della Fondazione Giorgio Amendola e Associazione lucana Carlo Levi
via Tollegno, 52 a Torino.
Orari:
dal lunedì al venerdì: 9.30 – 12.30; 15.30 – 19.30
sabato: su appuntamento

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