Galleria Lanterna Magica
Palermo
via Goethe, 43
091 584193 FAX 091 584193
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Giappone 800
dal 12/11/2015 al 4/12/2015
360 775189

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Lanterna Magica Galleria




 
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12/11/2015

Giappone 800

Galleria Lanterna Magica, Palermo

Un'arte colorata: la fotografia. Una mostra e un libro per comprendere un universo fotografico che merita attenzione nella storia della fotografia delle origini.


comunicato stampa

Esce in questi giorni in libreria il volume Giappone ’800 - Un’arte colorata: la fotografia di Vincenzo Mirisola, pubblicato dalle Edizioni Lanterna Magica di Palermo.
Il libro contiene più di centotrenta fotografie stampate a tutta pagina con notizie e curiosità sulla società giapponese del Diciannovesimo secolo, agli albori della sua storia moderna, nel periodo Meiji corrispondente al regno dell’Imperatore Mutsuhito (1868-1912). In quell’epoca si attuò un intenso processo di modernizzazione e la trasformazione dello stato feudale in moderna potenza economica mondiale. Fiorirono i commerci e gli scambi con l’Occidente, l’industria e le arti. Tra queste anche la fotografia che, arrivata in ritardo a causa della chiusura all’Occidente dell’epoca Takugawa, aveva finalmente modo di svilupparsi anche nel paese del sol levante.

Il libro è un contributo importante alla comprensione di un universo fotografico che merita attenzione e, sicuramente, un posto di primissimo piano nella storia della fotografia delle origini.

L’isolamento da cui usciva il Giappone, intorno agli anni Settanta dell’Ottocento, aveva suscitato la curiosità del mondo intero, con grande richiesta di notizie e immagini di un popolo e una terra ancora sconosciuti. La fotografia pertanto, con la sua illusione di realtà, era il mezzo ideale per raccontare la società giapponese ancora incerta tra passato e futuro.

Ma questo mezzo tecnologico e moderno doveva forzosamente ancorarsi alla tradizione per suscitare l’interesse del mondo occidentale e soddisfare il suo bisogno di “esotico”. L’arte Ukiyo-e, letteralmente arte del mondo fluttuante (della vita che scorre), scuola pittorica fiorita fin dall’inizio del Diciassettesimo secolo, aveva sostituito via via agli elementi naturali e ai soggetti tradizionali dell’arte nipponica, gli elementi del mondo contemporaneo, della vita quotidiana, del teatro, delle case da thè, delle geisha e delle oiran dei quartieri di piacere. Era una pittura che aveva avuto una larghissima diffusione grazie anche allo sviluppo dell’incisione in legno colorata. Nel XIX secolo vennero realizzate in Giappone opere xilografiche a colori che contribuirono non poco a nutrire l’immaginario collettivo in ambito locale e all’estero.

Era logico che la fotografia nel muovere i suoi primi passi si appoggiasse a canoni estetici già consolidati e di larga diffusione e gradimento. Per questo i soggetti fotografici ripresero temi già diffusi dalla xilografia, come appunto le geisha, le case da thè, il giardino giapponese, le performance teatrali, i templi buddisti, le cerimonie pubbliche e private, il Sumo, ecc. Anche le pose, le inquadrature, i vestiti, le ambientazioni, insomma gli elementi formali delle immagini fotografiche, ricalcavano quelli già presentati negli anni precedenti nei woodblock (xilografie).

Ma soprattutto la colorazione delle immagini, iniziata da Felice Beato e proseguita da tutti i più grandi studi fotografici posteriori fino ai primi anni del Novecento, non fece altro che continuare una tradizione già ampiamente diffusa nel XIX secolo nella produzione di stampe a colori.

Inaugurazione venerdì 13 Novembre ore 18

Libreria Lanterna Magica
via Goethe 43 - Palermo
Ingresso libero

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