Galleria d'Arte 2000 & Novecento
Reggio Emilia
via Sessi, 1f
0522 580143 FAX 0522 496582
WEB
Gianfranco Ferroni
dal 7/5/2004 al 8/6/2004
0522 580143 FAX 0522 496582
WEB
Segnalato da

Erika Rossi



approfondimenti

Gianfranco Ferroni



 
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7/5/2004

Gianfranco Ferroni

Galleria d'Arte 2000 & Novecento, Reggio Emilia

L'esposizione propone 40 lavori, compresi fra il 1956 e il 2000, che evidenzieranno le principali tematiche toccate dall'artista livornese. Il titolo della mostra, L'ombra cancella il passo, intende descrivere le atmosfere solitarie e meditate degli interni ferroniani, dove le ombre degli oggetti e dei pensieri cancellano le presenze e si dichiarano invece come manifesto poetico estremo per forza linguistica e suggestione.


comunicato stampa

prossimo 8 maggio, la Galleria d'Arte 2000&NOVECENTO di Reggio Emilia inaugurerà una mostra dedicata alle opere di Gianfranco Ferroni, tra le più autorevoli voci della nuova figurazione italiana. Curata da Gianfranco Rossi, l'esposizione – aperta fino all' 8 giugno - propone 40 lavori, compresi fra il 1956 e il 2000, che evidenzieranno le principali tematiche toccate dall'artista livornese, a partire dalla celebrata stagione del Realismo esistenziale, che lo vide impegnato insieme agli amici e colleghi Bepi Romagnoni, Giuseppe Banchieri, Mino Ceretti, Tino Vaglieri, Giuseppe Guerreschi nella disamina della società postbellica, fino alle più recenti produzioni incentrate sulla visionarietà intima e delicata; il titolo della mostra, L'ombra cancella il passo, intende descrivere le atmosfere solitarie e meditate degli interni ferroniani, dove le ombre degli oggetti e dei pensieri cancellano le presenze e si dichiarano invece come manifesto poetico estremo per forza linguistica e suggestione.
L'ombra cancella il passo, racconta il proposito intimo della pittura ferroniana d'individuare il sentimento collettivo però passando attraverso l'indagine minimale dei particolari, siano il tavolo da lavoro, l'atelier, un lettino o gli altarini laici tanto ricorrenti nella sua ultima produzione. L'ombra, nei quadri di Ferroni, sembra prendere il posto dell'uomo, universalizzando un messaggio che non è soltanto lamento personale, bensì gemito dell'intero genere vivente: il passo dell'uomo, perciò, si fa silenzio e le situazioni luminose divengono la vera caratteristica della sua pittura.

Cenni biografici
Gianfranco Ferroni (Livorno, 22 febbraio 1927 - 12 maggio 2001)
Livornese di nascita, nel 1944 si trasferisce a Milano dove, verso la metà degli anni Cinquanta, ritrovando una libertà perduta, entra a far parte del gruppo dei realisti esistenziali (Banchieri, Ceretti, Guerreschi, Romagnoni, Vaglieri). Fin dagli esordi la sua arte denuncia un'attenzione privilegiata a un'umanità intimamente sofferente, comunque gravata dal peso di un'esistenza che si incide nella memoria. È da queste constatazioni, risolte nei quadri con un gusto, secondo una definizione del 1955 di Mario De Micheli, 'tra il fiabesco chagalliano e il grottesco espressionista', che Ferroni enuclea quel realismo fortemente connotato in senso drammatico, di un'incisività violenta che tanta parte della critica gli riconoscerà negli anni a venire. Dal 1957 si dedica all'acquaforte e all'incisione, che gli frutta nel 1963 il Premio Biella. Fra le numerose presenze in mostre in Italia e all'estero si ricordano: le Biennali di Venezia del 1950, '58, '64, '68, '82, le Quadriennali di Roma del '59, del '72 e del '99, dove gli è stato assegnato il premio per la pittura.

2000 & Novecento Galleria d'Arte
Via Emilia San Pietro, 21
Reggio Emilia

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