Riconoscere e spiegare l'emozione. Opere 1959/2015. Una ricerca che tende ad una smaterializzazione dell'oggetto, attraverso la luce.
La Galleria Ferrarin, organizza per il prossimo 21 novembre 2015 alle ore 17.30 “Riconoscere e spiegare l’emozione”, 1959-2015, una mostra di opere dell’artista Jorrit Tornquist.
Jorrit Tornquist nasce a Graz (Austria) nel 1938. Nella sua città compie gli studi di biologia e d'architettura e muove i primi passi nel mondo artistico. Il suo approccio alla pittura è sempre di tipo scientifico: una ricerca che tende, soprattutto nelle ultime opere, alla materializzazione dell'oggetto attraverso la luce e che si rivolge non solo alla percezione del colore e al suo rapporto con la luce, ma anche alle sue funzioni in natura e agli effetti psicologici sull'uomo. Tornquist è anche un color designer: progetta l'aspetto cromatico di edifici e costruzioni affinché si inseriscano meglio nell'ambiente circostante.
Per l’occasione, la personale in onore dell’artista verrà presentata dal Prof. Giovanni Granzotto, grande studioso delle avanguardie italiane del dopoguerra, dello spazialismo, quindi dell’arte programmata e cinetica e di tutto il mondo della “percezione visiva”.
Fin dagli inizi, fin dalle opere degli anni settanta, la ricerca dell'accordo tra i colori apparentemente si risolve attraverso una ripartizione lineare che potrebbe far pensare alla rigorosa ricerca che fu perseguita in origine dalla ricerca astratto/geometrica. In realtà Tornquist si chiedeva come l'accordo tra colori diversi avrebbe potuto restituire una forma di energia che nascendo dalla superficie/piano si potesse liberare oltre la superficie stessa, cioè oltre l'apparenza. Non una ricerca quindi di carattere meccanico o razionale, ma neanche un'arte che scaturisca da un sentimento irrazionale.
Una ricerca che tende, e le ultime opere lo dimostrano, ad una smaterializzazione dell'oggetto, proprio attraverso la luce. Una ricerca che non è azzardato definire spirituale, ma a partire sempre dal dato sensoriale. E' la tela, che si deve trasformare da supporto a qualcosa di diverso che possa reggere il colore (la luce) come pura entità.
Inaugurazione: sabato 21 novembre 2015, alle ore 17.30
Libreria Ferrarin Mondadori
via De Massari, 10 Legnago
ingresso libero