Dedicato a Uccia. Ricordi che riflettono in una forma altamente astratta gli sguardi dell'artista attraverso le finestre sbarrate.
Approda anche a Parma la mostra personale del Maestro Alfredo Chiapponi dopo l'esposizione in giugno 2015 a Berlino alla Galleria Box32. La serie di dipinti presenti è stata creata riportando i ricordi dell'artista degli ultimi giorni della moglie morente. Come ha detto il curatore tedesco Dieter Disturbo “sono ricordi che riflettono in una forma altamente astratta gli sguardi dell'artista attraverso le finestre sbarrate, che lo hanno portato al di fuori delle stanze buie dell'ospedale, verso la vita fiorente dall'esterno”.
Il Maestro Chiapponi ha avuto riconoscimenti sia in Italia sia all'estero e lo stesso critico Vittorio Sgarbi ha posto una attenzione al suo lavoro, sostenendo che “la sua ricerca artistica è un percorso verso il centro del cuore. Un paradosso romantico per un pittore che, pur restando appssionato, ha scelto con rigore estremo di essere astratto fino alla più rigida disciplina di Mondrian. Solo apparente è la ripetitività, perché Chiapponi non sceglie una formula di convenienza ma ambisce ritrovare il senso della necessità di dipingere. Essendo artista colto e raffinato, lui parte dalla madre di tutte le esperienze, sopratutto con l'ossessione della scomposizione geometrica di Mont Sainte Victoire: l'imporesa ordinata di Cézanne”.
Tanto romantico e raffinato è infatti anche l'intento di questa esposizione a Parma, per ricordare UCCIA, moglie, compagna di una vita, ed insegnante di grande forza educativa.
La mostra alla Galleria S.Andrea è pertanto anche un'occasione per presentare alla cittadinanza la FONDAZIONE UCCIA FIENI, istituita per volontà dell'artista in memoria della moglie scomparsa, e per sostenere attraverso l'Arte gli obiettivi di tale fondazione:
- per contribuire all'istruzione di bambini meritevoli ma in difficoltà economiche
- per fare in modo che al malato sia garantita una vita migliore attraverso un assistito dialogo tra medici e famiglia.
Per usare le parole della storica dell'arte Manuela Bartolotti “ il percorso intimo della perdita, della rassegnazione e della rigenerazione si manifesta dunque in strutture geometriche pure, in colori calibrati e studiati con assoluta precisione…. Allora le finestre sbarrate, le griglie nere diventano varchi di speranza dove la vita non sfugge più, ma entra nella luce. E come l'arte si fa eterna.”
Inaugurazione 21 novembre ore 17
Ex Chiesa di Sant'Andrea
via Cavestro, 6 Parma
mar-sab 10-12 e 16-19, dom 16-19
ingresso libero