La mostra propone accosta una scelta di opere storiche e di lavori recenti dei due artisti, due modi, in nome dell'astrazione, di intendere il rapporto fra arti visive e tensione spirituale.
A cura di Ornella Mignone e Luca Pietro Nicoletti
La pittura di Valentino Vago (Barlassina 1931) e la scultura di Stefano Soddu (Cagliari 1946) si incontrano nella mostra presso Colleoni Proposte
d'arte di Bergamo. L'esposizione vuole proporre accostati, attraverso una
scelta di opere storiche e una selezione di lavori recenti dei due artisti,
due modi, in nome dell'astrazione, di intendere il rapporto fra arti visive
e tensione spirituale: due proposte che, pur con storie e linguaggi
distinti, possono efficacemente interagire con suggestivo effetto d'insieme.
Entrambi, da un punto di vista puramente concettuale, sono arrivati a
fondare il loro lavoro su una dimensione di forte vocazione ambientale, in
un caso per via di disseminazione (Soddu) nell'altro di rarefazione (Vago).
A monte è infatti un desiderio di ridurre il linguaggio ai suoi termini
essenziali e disadorni, necessari a una maggiore concentrazione spirituale
dell'immagine.
Non a caso, infatti, la pittura di Vago ha trovato la sua ideale compiutezza
nella pittura murale (specialmente nei luoghi di culto), mentre la scultura
di Soddu ha trovato la sua piena identità nella installazione.
Ma al contempo, mentre si allargano su spazi dilatati, sia il lavoro di Vago
sia quello di Soddu perdono limiti netti e definiti: per il primo la parete
è uno sconfinamento rispetto alla tela in uno spazio di cui altera la
percezione attraverso un'immersione cromatica; per il secondo, invece,
l'interazione con lo spazio lo porta di volta in volta a una reinvenzione e
ad un riadattamento dell'installazione al luogo.
Ma il punto fondamentale, che segnala la maggiore distanza fra i due, sta
sul problema della materia, che per Soddu ha una solida gravitazione al
suolo, senza smaterializzarsi come la pittura di Vago.
Questa distanza, tuttavia, non rende il dialogo fra due artisti di
generazione così distanti meno ricco e produttivo.
Valentino Vago è nato a Barlassina (Monza) nel 1931, vive e lavora a Milano.
Terminati gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera, nel 1955 espone
alla 'VI Quadriennale d'Arte' di Roma.
La sua prima personale è nel 1960, a Milano, al Salone Annunciata.
Nel suo lungo percorso artistico ha partecipato a numerose mostre personali
e importanti collettive in Italia e all'estero. Si ricordano le
partecipazioni a rassegne realizzate dalla Biennale di San Paolo, al
Kunstmuseum di Colonia, alla Hayward Gallery di Londra, al Grand Palais di
Parigi e, ancora, nei musei di Francoforte, Berlino, Hannover, Vienna.
Milano gli ha dedicato importanti antologiche, tra cui quelle a Palazzo
Reale, al Pac - Padiglione di arte contemporanea e al Museo Diocesano di
Milano. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private e
pubbliche italiane e straniere.
Dal 1979 si è dedicato, con continuità, alla pittura murale, dipingendo
ambienti pubblici e privati in Italia e all'estero. Oltre una decina di
opere abitabili sono all'interno di chiese. La prima, quella di San Giulio a
Barlassina, è del 1982, la più vasta (12.000 mq), dedicata a Nostra Signora
del Rosario, è stata consacrata nel 2008 a Doha, Qatar.
Nel 2011 è stato pubblicato il Catalogo Ragionato delle opere, edito da
Skira. I testi in catalogo sono a cura del comitato scientifico presieduto
da Flavio Caroli.
Per l'edizione 2012 del 'Premio Presidente della Repubblica' gli Accademici
di San Luca hanno segnalato Valentino Vago, al quale è andato il prestigioso
riconoscimento alla carriera.
Stefano Soddu
Nato a Cagliari nel 1946, Stefano Soddu si trasferisce a Milano con la
famiglia nel 1956. Qui, dopo aver effettuato gli studi classici e conseguito
la laurea in giurisprudenza, ancora oggi risiede e opera. Si è sempre
occupato di arti visive. Nel 1995 fissa in un libro dal titolo Risalendo la
Corrente una sua esperienza di land art compiuta insieme a Gianni Mininni
nei pressi di Canzo, sul torrente Lambro,. Le sue principali mostre
personali sono state effettuate alla Galleria Vismara Arte di Milano, al
Castello Visconteo di Trezzo sull'Adda, alla Warehouse Gallery di Orlando
(Florida), all'Oratorio della Passione di Milano, al Museo Pagani di
Castellanza, all'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, al Chiostro di
Voltorre, alla Galleria Blu di Prussia di Albissola, alla Pinacoteca
Comunale di Varallo Pombia, al Museo Nuova Era di Bari, alla Galleria
Ellequadro Documenti di Genova, alla Galleria Excalibur di Solcio, alla
Fusion Art di Torino, alla galleria Liba di Pontedera, alla Galleria Leo's
di Monza, allo Spazio Pisanello (fondazione Toniolo) di Verona, al Museo
della Permanente di Milano, alla galleria Trebisonda di Perugia e allo
Spazio Pestalozzi di Milano.
Dal 1998 partecipa attivamente, e fin dall’inizio, alle attività e alle
mostre del gruppo Caos Italiano, unitamente ad altri dodici artisti tra cui
Munari, Maggi, Barlusconi e Haebel. É socio vitalizio del Museo della
Permanente di Milano. Dal 2004 lavora inoltre la ceramica nelle fornaci San
Giorgio di Albissola. Scrive di arte e artisti contemporanei per varie teste
italiane, e ha curato per il periodico 'Arte Incontro in Libreria' la
rubrica Sul filo dell'arte.
Nel 2006 realizza il nuovo portale della chiesa di Santa Maria Entroterra a
Bolognano (Pescara).
Tra le numerose rassegne e mostre collettive si segnalano la Biennale della
Scultura di Gubbio, la mostra Nella Materia al museo della Permanente di
Milano, la presenza alla 52° e alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte
della Biennale Venezia, alla triennale dell'arte Sacra di Lecce e alla
biennale del libro d'artista alla Biblioteca Nazionale d'Alessandria
d'Egitto. Insieme a Enrico Cattaneo ha realizzato il progetto Ritratti di
studio, di cui sono usciti tre volumi nel 2006 (edizioni Signum, Bollate),
nel 2010 (edizione Artantide/Scoglio di Quarto, Verona-Milano) e nel 2015
(Milano-Cremona).
Catalogo in galleria con testi di Luca Pietro Nicoletti
Inaugurazione giovedì 5 novembre ore 18
Colleoni Proposte d'Arte
via Cristoforo Baioni, 19/21, 24123 - Bergamo