Paul Harbutt
Fiorella Rizzo
Federica Di Carlo
Alessio Ancillai
EPVS
Marco Brianza
Andrea Ruffolo
La collettiva si presenta come una sintesi del lavoro svolto dalla galleria nel suo primo anno di apertura: sono esposte opere di 7 artisti tratte dalle mostre Magnetismo della luce e Irradiazione.
BEAARTE artisticonlaluce celebra la conclusione dell’anno della luce con
la collettiva Segni di Luce.
La mostra, che si presenta come una sintesi del lavoro svolto dalla
galleria stessa nel suo primo anno di apertura, ospita alcune delle opere
presenti nelle doppie personali Magnetismo della luce e Irradiazione e
quelle di altri artisti che trovano la loro espressione attraverso il
mezzo luce.
I molteplici linguaggi utilizzati dagli artisti tracciano segni che
guidano lo spettatore in un viaggio, tra il reale e l’immaginario, alla
scoperta della luce, rivelandone l’essenza.
Di grande impatto le due opere, inedite per Roma, “sos” e “xox” di Paul
Harbutt, grandi composizioni realizzate con un mix di pittura ad olio,
tecniche miste e neon.
Di Fiorella Rizzo sono presenti tre lavori Raggio di sole con gancio |
Raggio di sole | Luce e ombra, frutto di una ricerca sulla trasparenza e
sull’inganno visivo. Attraverso la sovrapposizione di acetati, con un
gioco di pieni e vuoti, si materializzano, infatti i raggi di luce, che
emergono dall’oscurità. K12 è, invece, il titolo dell’opera luminosa dove
centinaia di lampadine sono disegnate su fogli di plastica trasparenti e
inseriti aggrovigliati poi in tubi di plexiglass con led.
Federica Di Carlo ci conduce nel suo immaginario poetico con la serie
fotografica Hold Infinity nata dalla volontà dell’artista di cogliere i
pochi istanti dove l’invisibile si mostra nel mondo sotto forma di veri
frammenti di arcobaleni. Lo sconfinamento tra mondi vicini si ritrova in
Riflessione diffusa, in cui l’elemento naturale incontra il quotidiano
svelando i confini che ci circondano. In Ogni cosa è illuminata#2, Di
Carlo gioca con l’elemento naturale invitando lo spettatore ad immergersi
in uno spazio sensoriale, oltre i confini emotivi, che supera i limiti
della realtà.
Alessio Ancillai ha composto appositamente per questa occasione quattro
opere ispirandosi al quartetto d’archi di Franz Schubert “La morte e la
fanciulla”, rivisitando il tema re-intitolandolo “EROS …E LA FANCIULLA”
dove i due quadri olio su lino vedono la presenza del LED con
l’apposizione di seta, cifra stilistica che sta distinguendo A. Ancillai
nel panorama artistico. Le due opere fotografiche stampate su carta
Hanemule sono frutto dell’incontro che A. Ancillai cerca tra la luce e la
materia pittorica.
Con Firework, EPVS parla al bambino che c’è dentro ognuno di noi,
rievocando, attraverso i fuochi d’artificio, gioco, libertà, il meccanismo
della scoperta e dell’apprendimento.
Marco Brianza, presente con i suoi SpaceLapse, ci guida alla scoperta
della struttura di immagini statiche, che variano in relazione alla luce e
allo spazio. La sua è un’osservazione e riflessione su come è fatta la
realtà, coinvolgendo anche i concetti di memoria, di trasformazione ed
elaborazione dell’informazione. La serie creata appositamente per
l’occasione, riguarda il mondo vegetale, mentre, la sequenza fotografica
Six Sunrises in Sesto, ci mostra infiniti fotogrammi di luce che catturano
un’alba in progressione.
Andrea Ruffolo lascia allo spettatore la libertà di investigare i singoli
particolari dei sui racconti luminosi che si presentano come un puzzle,
quello della vita, da ricostruire incessantemente. Si tratta di veri e
propri labirinti sapientemente strutturati che, grazie all’uso del
disegno, dei colori e delle parole, lasciano spazio a nuove dimensioni.
Ufficio stampa
MlC COMUNICAZIONE Maria Letizia Cassata 3389701502
mlc.comunicazione@gmail.com
Opening mercoledì 9 dicembre 2015 ore 19
Beaarte
via Belsiana, 92 - 00187 Roma
dal lunedì al sabato, 10.00-13.00 e 16.00-19.00