La Collezione del Centre Pompidou. Le diverse sezioni della mostra consentono di attraversare l'insieme dell'opera di Matisse dai suoi esordi negli anni 1897-99 fino alla sua scomparsa, negli anni '60, quando altri artisti si sono ispirerati alle sue ultime carte dipinte e ritagliate.
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.”
Henri Matisse, Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908
Curata da Cécile Debray conservatore presso il Musée national d’art moderne-Centre Pompidou, la mostra Matisse e il suo tempo - dal 12 dicembre al 15 maggio 2016 a Palazzo Chiablese - per mezzo di confronti visivi rende possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione tra le opere di Matisse e quelle di artisti suoi contemporanei, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni Quaranta e Cinquanta.
Le diverse sezioni della mostra consentono di attraversare l’insieme dell’opera e del percorso di Matisse dai suoi esordi nell’atelier di Gustave Moreau negli anni 1897-99 fino alla sua scomparsa, quando altri artisti si ispireranno, negli anni Sessanta, alle sue ultime carte dipinte e ritagliate. Nove sezioni con un centinaio di opere, di cui 50 di Matisse, sono articolate secondo un filo cronologico scandito da approfondimenti tematici: sulle figure eminentemente matissiane delle odalische o sulla raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda guerra mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque, Picasso o Bonnard, in un dialogo invisibile con l’artista isolato a Vence.
La figura di Matisse domina l’arte della prima metà del XX secolo. Artista prolifico e curioso, durante tutta la sua carriera è stato al centro dei dibattiti sulla scena artistica: volta a volta capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo e amico dei suoi predecessori Signac, Renoir, Maillol, Bonnard, maestro di un’accademia e dell’intera generazione degli espressionisti europei, rivale di Picasso, precursore di un’arte astratta per giovani artisti come quelli dell’espressionismo astratto newyorkese o del movimento Supports/Surfaces in Francia.
Tra i dipinti Grande interno rosso (del 1948), Icaro (appartenente alla serie Jazz del 1947) e Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) dialogano con i protagonisti de Il tempo libero (1948-1949) di Léger, Nudo con berretto turco (1955) di Picasso e Toletta davanti alla finestra (1942) firmata da Braque.
Promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group
Immagine: Henri Matisse, L’Algérienne, 1909. Olio su tela, Collezione Centre Pompidou
Il catalogo è edito da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE.
Uffici stampa:
Arthemisia Group - Adele Della Sala 345 7503572 ads@arthemisia.it - press@arthemisia.it
Brbara Notaro Dietrich 348 7946585 b.notarodietrich@gmail.com
24 ore cultura - Gruppo 24 ore - Stefania Coltro 349 6108183 s.coltro@gmail.com
Comune di Torino - Luisa Cicero 011 442193 luisa.cicero@comune.torino.it
Conferenza stampa Venerdì 11 dicembre 2015 ore 13
Inaugurazione 11 dicembre 2015 su invito
Palazzo Chiablese
piazza Castello Torino
Orari di apertura al pubblico: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30; Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato e Domenica dalle 9.30 alle 19.30; Giovedì dalle 9.30 alle 22.30.
Biglietto: 13,00€ Intero (audioguida esclusa); 11,00€ Ridotto (audioguida esclusa)